Achillea Millefoglie Sommità - Infuso/Tisana
Origine: Balcani
Allergeni: lattoni sesquiterpenici.
Costituenti chimici: alcaloidi (achilleina), flavonoidi, lattoni sesquiterpenici, olio essenziale, polifenoli, triterpeni, acido salicilico, tannini e cumarine.
Nome famiglia: Asteraceae
Parte della pianta utilizzata: sommità
Conservazione: conservare in luogo fresco ed asciutto, lontano da fonti dirette di luce.
Utilizzo in breve: uso interno, infusione di 3--5 gr di droga per tazza di acqua; uso esterno, impacco cicatrizzante, semicupio.
Proprietà in breve: cicatrizzante ed emostatica, digestiva, antiacida, spasmolitica, antinfiammatoria, emmenagoga, antidepressiva, tonica.
Controindicazioni in breve: non utilizzare in gravidanza, né in allattamento, non somministrare ai bambini, non esporsi al sole dopo il suo impiego. Prestare attenzione alle allergie dirette ed incrociate verso i suoi componenti.
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La tisana di Achillea si ottiene dall’estrazione in acqua dei principi attivi delle sommità della pianta Achillea millefolium. Da un uso millenario come erba cicatrizzante prende il nome, nella tradizione popolare, di erba dei tagli.
Oltre alle leggende che narrano di un uso nell’antica Grecia ed anche nella Galilea ai tempi di Gesù, la storia racconta che i nativi dell’America del nord avevano scoperto la capacità cicatrizzante della pianta e che la impiegavano anche per curare le dispepsie, mentre gli inglesi la sceglievano per le capacità digestive date dal suo sapore amaro. Con le foglie applicate sulla pelle si lenivano le eruzioni cutanee e le piaghe e con i fiori si abbassava la temperatura corporea nella febbre.
La scienza medica ed erboristica del XIX secolo fece impiego della pianta per trattare la diarrea grazie all’azione astringente, le è stata riconosciuta un’azione depurativa che la predilige come coadiuvante nelle diete dimagranti. Impiegata contro il raffreddore e la sintomatologia influenzale, la pianta agisce sull’organismo come tonico ed antidepressivo.
L’Achillea ed i suoi estratti possono essere impiegati sia per uso interno, con l’ingestione ed il consumo orale che per applicazioni topiche e locali sulla pelle, anche in estratti acquosi.
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Emostatica: L'esperienza millenaria, la fitoterapia e la medicina popolare concordano nel considerare la pianta capace di bloccare il flusso di sangue in uscita da tagli e da ferite, per l’azione dell’alcaloide dal nome achilleina capace di coagulare il sangue. Da uno studio su questa proprietà si rileva che le piastrine dell’aria coinvolta dalla ferita riparano dall’aggressione di batteri esterni, che potrebbero provocare l’insorgere di infezioni. L’efficacia cicatrizzante è infatti sinergica alla capacità antisettica degli oli essenziali della pianta, tale che l’uso dell’estratto è un utile ed efficace rimedio per guarire le ferite.
Antinfiammatoria: Grazie ai flavonoidi della pianta l’estratto agisce sugli stati infiammatori interni, viene impiegata anche in caso di lesioni e tagli esterni. Le applicazioni topiche dell’estratto svolgono una benefica azione sull'’acne, della quale lenisce lo stato di infiammazione e cicatrizza le lesioni purificando la pelle da agenti patogeni. Analogamente efficace nelle screpolature delle dermatiti e nei rossori degli eczemi.
Spalmolitica: Tra le attività della pianta si annovera anche la capacità dei componenti di rilassare la muscolatura liscia, responsabile delle contrazioni involontarie. La droga è impiegata negli stati infiammatori dell’intestino e nei disturbi allo stomaco. Un uso molto specifico lo si ritrova nella sindrome premestruale femminile, quando la pianta ed il suo estratto seda le contrazioni addominali e quelle lombari, rilassa la tensione a livello mammario e calma gli spasmi pelvici.
Digestiva: Appartiene alle erbe amare, caratterizzata dalla funzione di stimolazione della secrezione biliare, per una buona digestione. L’uso della pianta è legato alla sua capacità di stimolare l’appetito in coloro che manifestano disinteresse per il cibo. La pianta è in grado di dare sollievo all’organismo nei disturbi che interessano sia lo stomaco che l’intestino, il primo protetto riducendo la produzione di acido cloridrico che aggredisce le mucose, il secondo nella sindrome dell’intestino irritabile. Svolge dunque un’azione antiacida, l’Achillea è un efficace normalizzatore delle secrezioni, utile in caso di gastrite e di ulcere.
Emmenagoga: Impiegata da decenni per la sua azione sulle mestruazioni, l’infuso di Achillea aiuta per regolarne la cadenza e ad aumentare il flusso scarso. Utilizzata anche nella menopausa, agisce sulla diminuzione delle vampate di calore. Aiuta le donne con mestruazioni dolorose, può essere impiegata come rimedio per la dismenorrea, in quando spasmolitico ed antinfiammatorio.
Tonico: L’elevata concentrazione di minerali rendono la pianta un ottimo ricostituente, da impiegare nel sostegno all’organismo specialmente nelle stagioni intermedie, primavera ed autunno, per la preparazione al freddo ed al caldo.
Antidepressiva: Gli alcaloidi ed i flavonoidi dell’Achillea sono capaci di ridurre le secrezioni del corticosterone, un ormone che si produce in risposta allo stress di tipo cronico. Utile rimedio per contrastare l’ansia.
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L’Achillea ed i suoi estratti possono essere impiegati sia per uso interno, con l’ingestione ed il consumo orale che per applicazioni topiche e locali sulla pelle, anche in estratti acquosi. In molte azioni terapeutiche è valido l’utilizzo in sinergia, con un consumo orale dell’infuso e le applicazioni topiche.
Uso interno
Infuso di Achillea
Dosi: 3-5 grammi di droga, una tazza di acqua (150 – 200 ml).
Preparazione: Portare l’acqua ad ebollizione e versarla sulla droga, lasciare in infusione per 10 minuti, filtrare e bere.
Consumare dalle due alle tre tazze al giorno.
Per il ciclo irregolare: Impiegare con costanza per regolarizzare il ciclo mestruale, oppure assumerla se il ciclo non arriva nei giorni previsti. Utilissima anche per placare le contrazione durante il ciclo stesso.
Come antiacido: Assumere l’infuso a fine pasto, eventualmente insieme ai capolini di Camomilla.
Uso esterno
Infuso di Achillea per uso esterno
Dosi: 5-7 grammi di droga per 100 ml di acqua.
Preparazione: Portare l’acqua ad ebollizione e versarla sulla droga, lasciare in infusione per 10 minuti, filtrare e impiegare.
Impacchi cicatrizzanti: Imbibire una compressa di garza sterile nell’infusione per uso esterno, praticare dei leggeri e delicati tamponamenti sulla zona interessata. Ripetere l’impacco anche più volte al giorno.
Bagno semicupio: Preparare un’infusione con 100 gr di droga in 1 litro di acqua bollente, lasciare in infusione e poi diluire in 19 litri di acqua tiepida o calda. Versare nella vasca dove si resta seduti, inserirsi nell’acqua fino alla regione pelvica ed ai fianchi, restando in immersione per 10-20 minuti.
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Tisana per i dolori mestruali
- 1 cucchiaio di Achillea
- ½ cucchiaio di foglie di Melissa
- 1 cucchiaio di radice di Angelica
Portare l’acqua di una tazza ad ebollizione, versarla sulle erbe e lasciare in infusione dai 10 ai 15 minuti, filtrare e bere anche 3 volte nella stessa giornata.
Tisana per disturbi gastrici ed intestinali
- 1 cucchiaino di sommità di Achillea
- 1 cucchiaino di capolini di Camomilla
- 1 cucchiaino di foglie di Menta piperita
Preparare una tazza di acqua bollente, versarla sulle erbe ed attendere 5-10 minuti di infusione, filtrare e consumare dopo i pasti.
Tisana per la dispepsia gastrica
- 30 gr di sommità di Achillea
- 15 gr di foglie di Tarassaco
- 15 gr di radice di Tarassaco
- 20 gr di rizoma di Curcuma
- 20 gr di foglie di Menta piperita
Preparare una tisana con 5 grammi della miscela in una tazza di acqua bollente. Consumare più volte al giorno.
Tisana dimagrante
- 40 gr di sommità di Achillea
- 40 gr di sommità fiorite di Spirea ulmaria
- 10 gr di foglie di Salvia officinalis
- 10 gr di foglie di Betulla
Preparare una tisana con 5 grammi della miscela in una tazza di acqua bollente. Consumare più volte al giorno.
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Non utilizzare in gravidanza, e in allattamento. Evitare la somministrazioni ai bambini in età pediatrica. L’estratto della pianta è fotosensibilizzante, pertanto vanno evitati gli impieghi in caso di immediata esposizione al sole. Valutare l'eventuale ipersensibilità ai lattoni sesquiterpenici della pianta e alle allergie incrociate per l'appartenenza alla famiglia delle Asteraceae.
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Linneo scelse per la pianta il nome di Achillea in onore dell’eroe greco Achille che si prodigò nella cura dei guerrieri feriti nella guerra di Troia con la pianta applicata sui tagli.
Prima ancora delle documentazioni storiche gli scavi hanno documentato che la pianta veniva usata dall’uomo di Neanderthal. Una leggenda raccolta di Giuseppe, il padre terreno di Gesù, che ferito fu curato da suo figlio con un bendaggio fatto di foglie di Achillea.
In Europa i rametti della pianta erano oggetto di pratiche magiche, raccolti sulla tomba di un giovane del sesso opposto al proprio e sistemati sotto al cuscino procuravano sogni propiziatori con il proprio amato.
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L’Achillea Millefoglie origina in Europa, preferisce il sole o le zone semi ombreggiate, un clima temperato e terreni senza ristagno di acqua. Ha una buona diffusione in Asia, resiste alle temperature fredde nel nord America.
La pianta è un’erbacea perenne, si sviluppa fino al mezzo metro di altezza, con un fusto eretto su cui spunta il fiore nella fase di fioritura. Presenta foglie lunghe, con numerose divisioni nella pagina. I fiori sono infiorescenze raggruppate in capolini ad ombrello, con una colorazione rosata, spesso anche bianchi.
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Achillea Millefolium