Aneto Semi
Costituenti chimici: olio essenziale (anetolo), carvone, limonene, α-fellandrene, cumarine, mucillaggini, tannini, proteine, olio grasso (β-sitosterolo), flavonoidi, acidi fenolici e steroidi
Nome famiglia: Apiaceae
Aspetto: semi di forma ovale
Colore: marrone chiaro
Sapore: aromatico, simile al finocchio selvatico e all’anice
Conservazione: conservare in luogo fresco ed asciutto al riparo dalla luce.
Utilizzo in breve: utilizzare come aromatizzante per conserve, prodotti in agrodolce, piatti a base di carne, pesce, uova, formaggi e verdure o nella preparazione di infusi, tisane, liquori e vini digestivi.
Proprietà in breve: digestive, carminative, antiacide, rinfrescanti, aromatizzanti, antispasmodiche. Utile per favorire la digestione e prevenire la formazione di gas intestinali, contrasta l’alitosi, allevia coliche e spasmi, singhiozzo e vomito.
Controindicazioni in breve: non ci sono particolari controindicazioni sul consumo di semi di aneto. Si consiglia di verificare eventuali allergie alla pianta prima dell’uso.
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I semi di aneto sono in realtà i frutti dell’Anethum graveolens, una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere) di cui fanno parte anche finocchio, cumino, anice, coriandolo e carota.
Della pianta si utilizzano sia le foglie che i semi, freschi o essiccati, poiché entrambi presentano proprietà organolettiche molto spiccate, che li rendono utili aromatizzanti in cucina, nonché un’ottima base per realizzare dei rimedi fitoterapici dall’azione benefica sull’apparato digerente.
I semi di aneto, dalla forma ovale e di colore beige, hanno spiccate capacità aromatiche e sono caratterizzati da un gusto fresco ed aromatico ed un retrogusto agre che potrebbe ricordare l’aroma di finocchio selvatico e di anice, due erbe aromatiche con le quali condivide soprattutto proprietà digestive e carminative.
I benefici sui processi digestivi, sono dovuti principalmente al contenuto di un olio essenziale, l’anetolo, un composto aromatico largamente usato nell’industria farmaceutica per le sue proprietà vermifughe e carminative.
Consumati sotto forma di tisane, liquori o infusi, oppure aggiunti direttamente alle pietanze, i semi di aneto possono favorire i processi digestivi, prevenire la formazione di gas intestinali attraverso il rilascio di sostanze antifermentative, profumare l’alito ed alleviare gli spasmi intestinali, risultando utile anche in caso di coliche, dispepsia, disbiosi e perdita di appetito.
Anche se in Italia sono poco noti, i semi di aneto rappresentano un ingrediente indispensabile in molte cucine del Nord Europa, dove vengono impiegati soprattutto come aromatizzanti per sottaceti in agrodolce, salse e conserve, ma anche marmellate, verdure e prodotti di pasticceria, nonché per la produzione di liquori digestivi. Nella tradizionale cucina tedesca sono frequentemente usati all’interno dei cetriolini sott’aceto, mentre in altre regioni nord europee si utilizzano per insaporire prodotti da forno come pane e salatini, oppure aggiunti alle marinature soprattutto di pesce.
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I semi di aneto vengono impiegati principalmente come aromatizzante di molte preparazioni sia dolci che salate, tuttavia risultano anche validi alleati della salute gastro intestinale, poiché agiscono direttamente sul sistema digerente.
La fitoterapia li impiega infatti nella preparazione di tinture madri, infusi ed estratti fluidi dalle capacità aperitive, carminative e digestive, nonché come antisettico intestinale.
Ad essi vengono attribuite proprietà:
Carminative: il consumo di aneto previene la formazione dei gas intestinali per cui risulta utile in caso di flatulenza ed aerofagia, dovute spesso a fermentazioni di cibo nel tubo digerente. Come carminativo, può essere impiegato anche in caso di colon irritabile e nel trattamento delle dispepsie.
Antispasmodiche: utili per rilassare la muscolatura liscia dell’apparato digerente ed alleviare in modo naturale spasmi intestinali, crampi allo stomaco, coliti e bruciori. Tradizionalmente si consuma l’aneto anche per contrastare il singhiozzo e come coadiuvante per alleviare i fastidi causati da coliche intestinali di natura nervosa, vomito nervoso o coliche dei bambini (sotto forma di infuso leggero).
Antialitosi: grazie all’aroma molto piacevole e non pungente, l’aneto risulta un buon rimedio casalingo per rinfrescare l’alito ed agire contro l’alitosi, spesso causata da una cattiva digestione. A questo scopo può essere assunto sia al naturale, masticando qualche seme (utile anche per digerire meglio), che sotto forma di infuso o tisana. In entrambi i casi agisce anche come disinfettante sulle gengive e sul cavo orale.
Digestive: una delle principali proprietà attribuite ai semi di aneto è quella di favorire i processi digestivi, andando a stimolare la produzione di succhi gastrici. Utile quindi in caso di digestione laboriosa e lenta o disbiosi intestinale, favorisce la peristalsi intestinale e stimola l’appetito.
Altre proprietà: ai semi di aneto vengono attribuite anche capacità diuretiche e depurative, poiché sembrerebbero favorire l’eliminazione di scorie e tossine nonché il ristagno di liquidi agendo contro la cellulite e la ritenzione idrica. In passato erano inoltre usati per stimolare la produzione di latte materno, sedare gli stati ansiosi, regolare il ciclo mestruale ed alleviare i sintomi della menopausa.
In cucina: i semi di aneto presentano un gusto aromatico, fresco e dolce con un retrogusto più agro e pungente, che li rende ottimi per insaporire soprattutto le conserve sott’olio e sott’aceto. In questo caso, oltre che come aromatizzante, agisce anche come conservante naturale poiché capace di inibire lo sviluppo di alcuni batteri tipici delle conserve casalinghe. Risultano inoltre utili per preparare liquori o vini liquorosi dall’azione digestiva e sedativa.
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I semi di aneto sono ottimi aromatizzanti, da usare in tantissimi abbinamenti, sia all’interno di piatti a base di carne che di pesce, ma anche per insaporire verdure, formaggi e conserve.
Per un gusto più morbido e delicato si possono aggiungere all’inizio della preparazione, mentre se si preferisce mantenere il sapore agre e piccantino dei semi, è preferibile aggiungerli poco prima di servire il piatto.
In particolare possono essere usati in:
- Prodotti da forno (pane, taralli, grissini ecc)
- Zuppe di verdure e legumi
- Conserve di ortaggi in agrodolce
- Insalate
- Salse, formaggi, tartine
- Brasati
- Verdure alla griglia, in umido o al forno (ottimi sulle crucifere)
- Verdure in salamoia (carota, cetrioli, barbabietole ecc.)
- Ripieni di carne e verdure
Inoltre, sia con i semi che con le foglie si può preparare un aceto o un olio aromatico da usare come condimento.
Le dosi giornaliere consigliate sono di 1-3 gr al giorno.
Infuso di semi di aneto
Dosi: 5 gr di semi in 200 ml di acqua bollente
Versare i semi in acqua bollente e lasciare in infusione per 15 minuti. Filtrare e consumare dopo i pasti o durante la giornata. Se bevuto prima di andare a letto può aiutare a conciliare il sonno. La bevanda può essere consumata sia calda che fredda, con l’aggiunta di un po’ di miele se si preferisce dolce.
Gargarismi: fare dei gargarismi con l’infuso di aneto può donare sollievo in caso di laringite e mal di gola.
Per rinfrescare l’alito: masticare mezzo cucchiaino di semi dopo i pasti per contrastare l’alitosi e rinfrescare la bocca
Contro la nausea: portare a bollore 1 litro di acqua e versare 30 gr di semi; spegnere la fiamma e lasciare in infusione per 10 minuti. Infine filtrare il liquido e consumare al bisogno.
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Tisana contro l’aerofagia
- 40 gr di semi di finocchio
- 15 gr di semi di anice
- 15 gr di semi di coriandolo
- 10 gr di semi di angelica
- 10 gr di semi di aneto
- 10 gr di semi di carvi (cumino dei prati)
Mescolare tutte le erbe ed usare 5 gr di miscela per 100 ml di acqua, lasciandola in infusione per 10-15 minuti. Filtrare e consumare dopo i pasti principali.
Vino di aneto
Per preparare un vino digestivo occorrono:
- 35 g di semi di aneto
- 1 litro di vino bianco secco
Versare il vino in un contenitore con chiusura ermetica ed aggiungere i semi di aneto. Lasciare macerare in un luogo fresco per circa 8 giorni. Al termine filtrare ed imbottigliare. Consumare un bicchierino dopo i pasti per agevolare la digestione.
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Non ci sono particolari controindicazioni sul consumo di semi di aneto. Si consiglia di verificare eventuali allergie alla pianta prima dell’uso.
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L’uso dell’aneto risale a tempi remotissimi, alcune documentazioni attestano come già gli Egizi impiegavano i semi a scopo medicinale, soprattutto come carminativo e digestivo.
I Romani erano soliti masticare i semi per favorire la digestione, coltivavano inoltre la pianta nei loro giardini, usandola per onorare gli eroi che tornavano a casa.
Si narra che in Grecia, un’usanza prevendeva di coricarsi coprendosi gli occhi con rametti di aneto poiché ritenuti capaci di conciliare il sonno; gli anglo-sassoni invece attribuivano alla pianta la capacità di allontanare gli spiriti maligni e proteggere dal malocchio.
Al termine anethum vengono attribuite diverse origini; probabilmente deriva dal greco Anethon ovvero anice, per l’attinenza a questa pianta. La parola gravedens invece viene dall’unione di gravis e olens, due parole latine tradotte come “forte” ed “odore”, ad indicare la sua caratteristica fragranza.
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L’Anethum graveolens è una pianta erbacea annuale molto simile al finocchio selvatico.
Può raggiungere un’altezza di 50-60 cm circa ed è caratterizzata da fiori piccoli e gialli, riuniti in infiorescenze ad ombrella, dall’odore molto aromatico. Le foglie (usate in cucina sia fresche che essiccate), di colore verde, sono composte da piccole foglioline filiformi mentre i frutti, ovvero i semi, maturano tra agosto ed ottobre e sono caratterizzati per la loro forma ovale, piatti sul dorso e con una superficie liscia. Giunti a maturazione i semi si separano in due parti.
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Anethum graveolens seeds