Cardo Mariano – Infuso/Tisana
Origine: Polonia - Ungheria
Costituenti chimici: flavolignani (silimarina, sibillina, silidanina, silicristina), flavonoidi (quercetina, kaempferolo, apigenina), tannini, acidi grassi insaturi, principi amari, mucillagini, vitamine (C, E, K).
Nome famiglia: Asteraceae
Parte della pianta utilizzata: erba
Conservazione: conservare in luogo fresco ed asciutto.
Utilizzo in breve: uso interno, 6 gr per tazza d’acqua in infusione; uso esterno, lavaggi ed impacchi, ingrediente di maschere antiage e depurative.
Proprietà in breve: antiossidante, epatotossico, epatoprotettore, amato-tonico, carminativo, leggero spasmolitico, vasocostrittore, protegge reni e cuore, galattogogo, blando diuretico, ipoglicemizzante.
Controindicazioni in breve: non utilizzare in gravidanza ed in allattamento, non impiegare in caso di ipersensibilità ai suoi componenti. Prima dell’uso esterno effettuare un patch test cutaneo per verificare la tollerabilità personale.
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Il Cardo Mariano è catalogato con il nome scientifico di Silybum marianum, viene impiegato in fitoterapia ed in cosmesi. La droga selezionata si raccoglie nel periodo estivo, è composta dalle parti aeree della pianta, foglie e frutti.
L'erborista Ildegarda von Bingen in pieno Medioevo utilizzava il Cardo per depurare il fegato e per stimolarne la rigenerazione, la pianta ha un lungo impiego per gli avvelenamenti da funghi, veniva in aiuto in caso di dolori al petto, emorragie e spasmi.
Grazie alla silimarina, un componente unico del Cardo Mariano, l’erba è un rigeneratore del fegato, un rimedio naturale di grande efficacia. La sua azione è anche depurativa, libera l’organo da tossine e scorie dannose per l’organismo e ne preserva lo stato di salute. Contrasta l’insorgenza di infiammazioni e, grazie all’azione antiossidante, previene l’invecchiamento provocato dallo stress ossidativo. Protettivo di reni e del cuore, riduce i livelli di colesterolo ed è ipoglicemizzante.
I principi amari della sua composizione chimica aiutano nella digestione con un’azione specifica sulla bile, stimola l’eliminazione dei liquidi e tossine attraverso un aumento del flusso urinario. Utile per calmare gli spasmi delle mestruazioni dolorose e per favorire l’aumento del flusso di latte nelle donne in allattamento.
In cosmesi sono utilizzati gli estratti del frutto e delle foglie per l’azione antiossidante sulla cute, che si traduce in un’efficacia antiage ed una stimolazione alla ricostruzione dei tessuti nelle dermatiti e nelle scottature.
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Il Cardo Mariano spicca tra le piante utili per trattare il fegato, i suoi estratti sono conosciuti da millenni come rimedi efficaci per rigenerare l’organo. Le sue potenzialità sono da attribuire ad un attivo chiamato silimarina ed ai flavolignani silibina, * silicristina* e silidianina.
Epatoprotettivo
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Il Cardo mariano è l’erba più efficace per prendersi cura del fegato, depurativo dell’organo, aiuta a disintossicare dopo lunghe terapie farmacologiche. Con l’azione della silimarina e dei suoi componenti è un sostegno per l’organo in caso abuso di alcool e di sigarette, induce una modificazione cellulare e difende l’organo dalle tossine. Un rimedio per dare sollievo all’organismo ed iniziare una purificazione efficace. Utilizzato come antidoto dopo l’accidentale ingestione di funghi velenosi del genere Amanita.
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Il Cardo stimola la rigenerazione del tessuto epatico, induce l’attività metabolica delle cellule migliorando la sintesi delle proteine utili alla ricostruzione del parenchima epatico (le pareti dell’organo).
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Utilizzato per le patologie già manifeste, è un ottimo rimedio per trattare l’epatite, la cirrosi epatica e la steatosi con l’eccesso di grasso accumulato tra le cellule epatiche. Per questi disturbi gravi numerose ricerche hanno dimostrato la validità dei principi attivi della pianta, per i quali si preferisce l’uso di un estratto titolato di silimarina, con l’infuso utilizzato come coadiuvante.
Antiossidante: La silimarina agisce come uno spazzino dei radicali liberi e difensore del fegato, aiuta a prevenire i disturbi dell’organo, agisce come antinfiammatorio contrastando i danni ossidativi. Recenti studi clinici avrebbero dimostrato anche un’azione difensiva sui reni, il Cardo agirebbe da protettivo rispetto alle tossine di farmaci e molecole chimiche dagli effetti collaterali.
Colagogo: Il Cardo mariano è un fluidificante della bile, l’estratto favorisce il defluire del fluido dal fegato in direzione dell’intestino, previene le coliche biliari. Considerato eupeptico, grazie anche alle sostanze amare della sua composizione migliora il processo digestivo e stimola l’appetito.
Ipocolesterolemizzante: Il Cardo riduce i livelli di grasso nel sangue, con un’azione preventiva dei disturbi cardiovascolari, limita l’accumulo di grasso nelle arterie e protegge la salute del cuore. L’azione indiretta sul sistema circolatorio è ulteriormente arricchita dall’azione vaso protettiva che l’estratto esercita sulle pareti dei capillari.
Galattogogo: Il Cardo Mariano aumenta la portata del latte nelle mamme in allattamento grazie alla stimolazione ormonale ad opera di alcuni flavonoidi che contiene al suo interno.
Antiossidante: L’azione di contrasto dei radicali liberi difende l’organismo dai danni dell’ossidazione, l’estratto di Cardo e cardioprotettivo e protegge la salute dei reni, esso inibisce l’insorgenza di malattie ai danni dei due organi.
Altre proprietà: Il Cardo è uno spasmolitico, lenisce i dolori mestruali, ipoglicemizzante, migliora la resistenza all’insulina. Ha un effetto ipotensivo, aumenta la pressione sanguigna e viene in aiuto come tonico e stimolatore, favorisce la diuresi e completa il processo depurativo sull’organismo.
Rigenerante: La silimarina è un foto-protettivo, riduce i danni causati dai raggi UV. La sostanza rende l’estratto un ottimo antiage, da impiegare per preparare impacchi e creme per la rigenerazione della pelle matura. La medesima azione si rende utile per stimolare la ricostruzione in caso di bruciature, nelle desquamazioni provocate da dermatiti ed eczemi e nella psoriasi.
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Uso interno
Infuso di Cardo Mariano
Dosi: 6 grammi di droga per tazza (150 – 200 ml) di acqua.
Preparazione: Versare l’acqua bollente sulla droga preparata in tazza, coprire e lasciare per 10 minuti in infusione, consumare 3 volte al giorno, preferibilmente al mattino a stomaco vuoto, mezz’ora prima dei pasti e la sera prima di andare a dormire.
Assumere l’estratto per preparare l’organismo al cambio di stagione in autunno ed in primavera, come depurativo aiuta ad affrontare meglio il freddo ed il caldo in arrivo.
L’estratto prima dei pasti può essere aperitivo e stimolare l’appetito, la stessa assunzione può aiutare a tenere sotto controllo il colesterolo e la glicemia.
Uso esterno
Utilizzare l’estratto per amalgamare polveri ed argille selezionate per le specifiche esigenze, indicata per maschere viso per la pelle matura o per la pelle irritata e con acne, sostituisce l’acqua nella preparazione dell’impasto cremoso.
Impacchi: Per un’azione decongestionante sulla pelle irritata e la pelle acneica utilizzare l’estratto per applicazioni locali con garze imbevute e leggermente strizzate.
Semicupi e bagni: Utilizzare l’estratto per lenire e trattare le emorroidi con lavaggi nella zona interessata dal disturbo.
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Tisana depurativa composta
- 30 gr di Cardo Mariano
- 30 gr di radice di Bardana
- 20 gr di semi di Anice
- 10 gr di foglie di Menta
- 10 gr di radice di Liquirizia
Miscelare le erbe e mettere 5 cucchiai nell’acqua per 2 ore, poi portare sul fuoco e far bollire. Spegnere e lasciare per 30 minuti in infusione coperta, filtrare e consumare nell’arco della giornata in 4 somministrazioni lontane dai pasti.
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Non utilizzare in gravidanza ed in allattamento. Non assumere in caso di ipersensibilità/allergia ai suoi componenti, prestare attenzione alle allergie crociate (Asteraceae).
Prima dell’uso esterno testare l’estratto sulla parte interna del braccio, attendere 24/48 ore e osservare la reazione cutanea, in caso insorgano irritazioni o rossori non è opportuno impiegare il prodotto.
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La storia racconta che le macchie bianche che screziano le foglie basali della pianta siano il segno lasciato dal latte della Madonna mentre allattava Gesù bambino. Per questa leggenda nel nome botanico l’epiteto (o secondo nome) è mariano. Per la sua diffusione come pianta spontanea è conosciuta con tantissimi nomi, tra questi ricordiamo Cardo Santo o anche Cardo Macchiato.
In Spagna ed in alcune regioni del centro Italia il fiore del Cardo viene utilizzato per preparare un caglio vegetale per i formaggi stagionati, come il Serpa ed il Serra da Estrela. Le caratteristiche di questo estratto determinerebbero una resa produttiva maggiore del caglio animale oltre a rendere il prodotto vegano.
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Il Cardo mariano è una pianta erbacea biennale che raggiunge i 170-centimetri di altezza. Si diffonde spontaneamente nel bacino del Mediterraneo. Radicata al terreno con una grossa radice fittonata molto ramificata, nella parte aerea presenta un fusto eretto e tomentoso. Ha foglie basali picciolate, alterne, molto grandi, a margini dentati e punta spinosa, con macchie bianche. I fiori sono solitari, formati da capolini color porpora, con brattee lunghe e spinose alla base. Produce acheni lucidi e neri, con appendice piumosa per la migliore dispersione dei semi.
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Silybum Marianum Grass