Chiodi di Garofano Interi
Costituenti chimici: eugenolo, beta-cariofillene, beta-cariofillene ossido, alfa-umulene e isocariofillene, beta-pinene, limonene, farnesolo, benzaldeide, 2-eptanone.
Nome famiglia: Myrtacee
Conservazione: Conservare in un luogo fresco ed asciutto, lontano dalla luce e dall’umidità. Per preservare le proprietà organolettiche si consiglia di trasferirli in contenitori con chiusura ermetica.
Utilizzo in breve: usare per aromatizzare piatti e bevande, marmellate e conserve. Utili per rimedi contro mal di denti e gengiviti, sotto forma di collutori. Usare per preparare infusi sgonfianti e digestivi o contro l’alitosi.
Proprietà in breve: Antinfiammatorio, antibiotico, antisettico, antidolorifico. Contrasta le infiammazioni del cavo orale, profuma l’alito e placa il mal di denti. Aiuta la digestione, ha proprietà carminative e dona sollievo da nausea e vomito.
Controindicazioni in breve: Consumare con moderazione. Sconsigliati in caso di ulcera.
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I chiodi di garofano interi sono il bocciolo essiccato della pianta di Caryophyllus aromaticus, originaria dell’Indonesia e nota anche come Eugenia caryophyllus. Si presentano come piccole gemme di colore marrone scuro, caratterizzate da una inconfondibile profumazione speziata e pepata, con note fiorite e calde, molto intense.
Per le loro proprietà terapeutiche e per le capacità altamente aromatizzanti, i chiodi di garofano sono da secoli utilizzati nella tradizionale medicina ayurvedica e cinese, nonché in tutte le cucine, soprattutto indiane e pakistane, dove rappresentano una delle spezie più usate all’interno di note miscele come il garam masala.
Dal punto di vista nutrizionale, questa spezia dalla forma molto caratteristica, è una buona miniera di minerali come fosforo, potassio, ferro, zinco e soprattutto manganese (1 cucchiaino di chiodi di garofano macinati ne contiene ben il 63% del fabbisogno giornaliero). Non mancano di certo le vitamine, come la vitamina A, C, E ed acido folico (vitamina B 9) nonché un pool di aminoacidi tra cui spiccano la lisina, la treonina ed il triptofano.
Per quanto riguarda le proprietà terapeutiche dei chiodi di garofano, esse sono principalmente attribuite alla presenza di Eugenolo, un composto aromatico (per questo largamente usato nella composizione di profumi e fragranze) che costituisce circa il 90% dell’olio essenziale e che è responsabile dell’azione antisettica, antibatterica, analgesica ed antinfiammatoria riconosciuta a questa spezia.
Preparati a base di chiodi di garofano che prevedono principalmente l’utilizzo dell’olio essenziale, rappresentano dei rimedi fitoterapici molto diffusi nel trattamento di dolori articolari, mal di denti ed infiammazioni gengivali, coliche e spasmi intestinali e malattie da raffreddamento.
I boccioli interi ed essiccati, invece, rappresentano un piacevole aromatizzante in cucina, sia per cibi solidi che liquidi come riso, arrosti, zuppe e vellutate ma anche per tisane, infusi e bevande a cui conferisce un gusto tipicamente speziato, che richiama la cucina orientale.
Rimedi casalinghi, prevendono invece l’impiego di chiodi di garofano per trattare le seguenti condizioni:
- Disturbi della digestione
- Nausea e vomito
- Mal di denti e gengiviti
- Gonfiore, flatulenza e coliche
- Alito cattivo (alitosi)
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I chiodi di garofano sono certamente una delle spezie più diffuse nelle cucine tipiche di tutto il mondo in cui vengono impiegati come agente aromatizzante, sia di pietanze salate che dolci.
La spezia intera, è da preferire al formato in polvere nella preparazione di infusi e tisane, nonché di collutori e preparati per gargarismi, in quanto più pratica da usare rispetto alla versione in polvere.
Per quanto concerne le capacità terapeutiche, molti sono gli studi fatti sull’azione dell’eugenolo e dei composti presenti nella spezia; ad essa infatti si attribuiscono le seguenti proprietà:
Digestive e carminative: il complesso di nutrienti contenuti nella spezia, permette di stimolare la secrezione di enzimi digestivi e quindi di favorire una corretta elaborazione dei cibi. In questo modo si possono prevenire una serie di disturbi collegati alla cattiva digestione come gonfiore, dispepsia e flatulenza. Si consiglia pertanto di consumare un infuso a base di chiodi di garofano, associati ad altre erbe carminative, dopo un pasto abbondante.
Antinfiammatorie: l’azione antinfiammatoria conferita principalmente dalla presenza di eugenolo, rende i chiodi di garofano utili contro diversi tipi di infiammazioni a carico del cavo orale (soprattutto gengiviti), ma anche sinusiti, mal di testa e di gola. Per questo motivo gli estratti ricavati da questa spezia vengono spesso inseriti nella formulazione di collutori e dentifrici ad azione sfiammante ed antisettica.
Analgesiche: si tratta di un ottimo antidolorifico naturale, particolarmente utile come rimedio di emergenza per alleviare il dolore ai denti. Questa sua caratteristica lo rende, sotto forma di olio essenziale, un perfetto trattamento dei dolori articolari e muscoli, anche in caso di crampi e contratture.
Antibatteriche ed antifungine : l’eugenolo è un efficace antimicrobico, capace di agire su diversi tipi di batteri come l’Escherichia Coli, neutralizzandoli. Grazie a questa efficace azione, l’impiego di chiodi di garofano, risulta consigliato per il trattamento delle affezioni del cavo orale, in quanto capace di agire sui batteri presenti nella bocca, prevenendo così anche la formazione di carie e placche nonché il benessere gengivale. Uno studio pubblicato su PUBMED, con PMID: 19589904, ha evidenziato l’azione antibatterica dei chiodi di garofano su alcuni ceppi, causa di candida, aspergillosi e dermatofitosi, attestandone anche le capacità antinfungine.
Antiossidanti: sia l’eugenolo che i composti antiossidanti contenuti nella spezia come quercetina, antociani e vitamine C ed A, contribuiscono a contrastare i danni dei radicali liberi esercitando un’azione antinvecchiamento e proteggendo i tessuti dallo stress ossidativo.
Anti alitosi: sotto forma di gargarismi e collutori, i chiodi di garofano rappresentano un rimedio naturale ed efficace per combattere l’alito cattivo, donando alla bocca una gradevole profumazione. A tale scopo risulta anche utile masticarne un paio dopo i pasti.
Ipotensive: si tratta di buoni alleati per la salute del cuore e per la prevenzione di patologie a carico del sistema cardiovascolare, vista la capacità di favorire una corretta circolazione, abbassando la pressione alta.
In cucina, i chiodi di garofano interi, permettono di donare sapori speziati ed intensi ad ogni preparazione; possono essere aggiunti a piatti di carne e pesce, risotti, salse, conserve e zuppe, oppure all’interno di bevande, latte, tè e tisane.
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Per beneficiare delle virtù terapeutiche, in particolare delle capacità digestive e carminative, si prepara un infuso a base di chiodi di garofano, da bere più volte al giorno. Tale preparazione risulta utile anche per effettuare risciacqui e gargarismi, disinfettando il cavo orale.
Infuso ai chiodi di garofano
Dosi: 5-6 chiodi di garofano in 250 ml di acqua, una scorza di arancia.
Preparazione: portare la scorza d’arancia ad ebollizione, aggiungere la spezia e spegnere la fiamma. Lasciare in infusione per circa 10-15 minuti e consumare al naturale o aggiungendo un dolcificante.
Usi terapeutici
Mal di denti: un antico rimedio in caso di dolore ai denti o ascessi dentali, consiste nell’applicare un chiodo di garofano sulla zona dolente. L’azione analgesica ed antinfiammatoria permetterà di trovare sollievo dopo pochi minuti.
Alito cattivo: masticare qualche chiodo di garofano dopo i pasti o durante la giornata per contrastare l’alitosi e disinfettare la bocca.
Disinfezione del cavo orale: si può preparare un collutorio naturale, efficace anche contro l’alitosi, soprattutto dei fumatori, facendo bollire una tazza di acqua con un cucchiaino di chiodi di garofano ed uno di cannella per 10 minuti. Filtrare in una bottiglia, far raffreddare ed aggiungere 4 gocce di olio essenziale di menta. Usare il composto come un normale collutorio.
Cattiva digestione o flatulenza: consumare un infuso ai chiodi di garofano dopo i pasti principali o usare la spezia per comporre tisane dall’azione sgonfiante e digestiva.
Usi in cucina
Nelle marmellate: per conferire un gusto speziato ed originale a confetture e marmellate, basta aggiungere qualche chiodo di garofano al composto.
Per arricchire latte e tisane: per aromatizzare una bevanda con i chiodi di garofano, basta usarne 1-2 durante la bollitura di latte o bevande calde. Ottimi anche nella preparazione di liquori.
Come condimento: ottimi per conferire un sapore orientale ai piatti a base di riso o altri cereali, ma anche a zuppe, vellutate, arrosti, piatti di carne e pesce, brasati, verdure in umido o al forno, salse, brodi, marinature, spezzatini e persino dessert. Vanno tolti dalla preparazione prima di servire il piatto.
Nelle miscele di spezie: si possono macinare ed utilizzare nella creazione di miscele speziate, unendoli ad altri aromi come zenzero, cumino, pepe, curcuma e peperoncino, da usare come aromatizzanti anche in sostituzione al sale.
Per preparare il chai : questa bevanda tipica indiana, prevende l’utilizzo di diverse spezie tra cui anche i chiodi di garofano. Si prepara mettendo a bollire una tazza di acqua con un cucchiaino di tè e alcune le spezie (1 stecca di cannella, un pezzetto di radice di zenzero, 1 cucchiaio di chiodi di garofano, 1 bacca di cardamomo). Aggiungere il latte e un po’ di zucchero dopo 5 minuti dall’ebollizione e far bollire di nuovo. Infine spegnere e filtrare in una tazza.
Usi in casa:
Profumare gli armadi: comporre dei sacchettini profumati da inserire in armadi e cassetti, usando alcuni chiodi di garofano, dei fiori di lavanda, una stecca di cannella e dei grani di pepe nero.
Allontanare le tarme: inserire in un sacchettino di cotone una manciata di chiodi di garofano e delle bucce di arancia essiccata e riporre in armadi e cassetti, oppure nelle tasche di pantaloni e giacche, per tenere lontane le tarme dal guardaroba.
Profumare gli ambienti: per preparare uno spray e deodorare gli ambienti in modo naturale basta far bollire una tazza di acqua e una di aceto insieme ad un cucchiaio di chiodi di garofano ed uno di estratto di vaniglia. Far raffreddare, filtrare e versare in un contenitore spray, aggiungendo degli oli essenziali a piacere.
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Tisana carminativa
- 50 gr di semi di anice
- 20 gr di semi di coriandolo
- 20 gr di semi di finocchio
- 10 gr di liquirizia
- 5 chiodi di garofano
Unire tutti gli ingredienti in un contenitore, prelevare 15 gr di miscela e lasciarla macerare in 500 ml di acqua per 20 minuti circa. Infine bollire per un paio di minuti, filtrare e consumare 2-3 volte al giorno preferibilmente dopo i pasti.
Tisana contro alitosi e infiammazioni gengivali
- 10 chiodi di garofano
- 50 gr di foglie di menta
- 30 gr di foglie di salvia
- 20 gr di radice di altea
Versare le erbe in un contenitore ed usare 50 gr di miscela per un litro di acqua. Portare a bollore le erbe in acqua e, dopo l’ebollizione, spegnere la fiamma, lasciando in infusione per 20 minuti. Procedere al filtraggio e consumarne 3-4 tazze al giorno. Usare la tisana anche per fare gargarismi e risciacqui della bocca.
Acetolito di chiodi di garofano
Questa preparazione, dalle proprietà antisettiche e disinfettanti, può essere utile in caso di cattiva digestione o mal di gola, occorrono:
- 50 g di chiodi di garofano
- 500 ml di aceto di vino rosso
Dopo aver lavato i chiodi di garofano, immergerli in un contenitore con l’aceto di vino, chiudere accuratamente e lasciare macerare il composto per un mese.
Usare la soluzione per:
- Favorire la digestione: diluire un cucchiaino in un bicchiere di acqua e bere all’occorrenza
- Contro mal di denti e di gola: diluire un cucchiaino in acqua e usare per gargarismi e risciacqui della bocca
- Collutorio: sempre diluito, usare come collutorio dopo aver lavato i denti
- Micosi dei piedi: aggiungere un cucchiaio al pediluvio e lasciare i piedi in ammollo per 15 minuti.
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Il consumo di chiodi di garofano sia interi che in polvere, è sconsigliato in caso di ulcere e nei soggetti che hanno problemi di coagulazione del sangue. Si consiglia ad ogni modo di farne un uso moderato, senza eccedere con le dosi indicate.
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Le prime testimonianze circa l’uso dei chiodi di garofano, sembrerebbero risalire alla letteratura cinese durante il periodo della dinastia Han. Si narra infatti che i cinesi fossero obbligati a masticare dei chiodi di garofano prima di essere ricevuti dall’imperatore, affinché il loro alito fosse profumato. Arrivati in Europa, rappresentarono una delle spezie più richieste e ricercate, tanto che gli Olandesi distrussero intere coltivazioni per assicurarsene il monopolio.
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La pianta dei chiodi di garofano (Syzygium aromaticum o Eugenia caryophyllata) è originaria dell’Indonesia centrale, più precisamente delle Isole Molucche ma diffusa anche in Madagascar e Tanzania e in molti territori asiatici come Cina ed India.
L’arbusto è un sempreverde che raggiunge un’altezza massima di 15metri; è caratterizzato da foglie rosate che diventano verdi durante la maturazione e da boccioli che, terminato il periodo di maturazione, assumono una colorazione rossa molto accesa.
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Eugenia caryophyllus Boccioli interi