Catuaba Corteccia - Decotto
Costituenti chimici: catuabina, terpeni, flavonoidi, tannini, resine.
Nome famiglia: Bignoniacee
Parte della pianta utilizzata: corteccia
Conservazione: conservare in luogo fresco ed asciutto, richiudendo bene il contenitore dopo aver prelevato la quantità desiderata.
Utilizzo in breve: preparare un’infusione con acqua calda e lasciar riposare oppure un decotto facendo bollire la corteccia insieme all’acqua.
Proprietà in breve: stimolante del sistema nervoso centrale, tonico sessuale, antidepressivo, antiossidante, antibatterico, ansiolitico e calmante.
Controindicazioni in breve: non assumere in gravidanza e durante l’allattamento, in caso di ipertensione e se si utilizzano dei farmaci con cui potrebbe creare una combinazione dannosa, da verificare con il proprio medico.
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La Corteccia di Catuaba è un fitocomposto dalle proprietà curative, proveniente della foresta tropicale amazzonica. Nella corteccia è racchiuso un principio attivo denominato catuabina responsabile della stimolazione della funzione sessuale e del sistema nervoso centrale, capace di numerose altre potenzialità grazie agli altri componenti della droga.
Del suo antico uso presso i popoli che vivevano negli stessi luoghi in cui la pianta si è sviluppata si conosce un impiego contro l’impotenza e come afrodisiaco, per gli stati di agitazione psico-fisica, come tonificante e per la memoria labile, come antimicrobico, antimalarico, antivirale e antiossidante. Molti di questi utilizzi sono ancora in uso nelle medicine popolari in Brasile, dove viene consumata dopo aver fatto scaricare più o meno intensamente i suoi principi in acqua calda o in bevande alcoliche.
Il suo impiego in Europa, dove è conosciuta ed utilizzata da meno tempo, è volto a contrastare la stanchezza dando energia all’organismo e combattendo gli effetti dello stress. Utilizzata per superare i deficit di memoria ed aiutare nella concentrazione, trova applicazione come sostanza adattogena per supportare il sistema immunitario e agisce per combattere l’impotenza sessuale maschile e la mancanza di libido di ambo i sessi.
La catuabina contenuta nella corteccia della pianta è un derivato naturale con un’attività battericida, antidepressiva, antinfiammatoria, che trova applicazione nel trattamento della cellulite in sinergia con altri fitocomposti e come anti aging.
Nel campo dell’integrazione alimentare trova largo impiego per dare tono e stimolo al corpo e per agire sulla sfera sessuale. Utilizzata anche nella gestione dei disturbi del riposo e del sonno, per gli stati di eccitazione nervosa come l’agitazione ed il nervosismo, per raggiungere migliori livelli di concentrazione e per un aumento della capacità di memorizzazione, per dare supporto al corpo senza energie e affaticato e per contrastare la stanchezza di tipo psico-fisico.
Può essere consumata come tisana e come decotto. Il sapore è forte ed amaro ma la preparazione può essere dolcificata a piacere se si desidera.
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L’azione della corteccia di Catuaba è in larga parte dovuta a degli alcaloidi, le catuabine, dalle molteplici proprietà. Gli alcaloidi, composti organici costituiti da carbonio ed ossigeno, sono presenti in varie parti delle piante, tra cui la corteccia. Aiutano le piante nel loro sviluppo, evitano che si accumulino in essa gli scarti metabolici che sono tossici e la difendono dagli attacchi di parassiti ed insetti. Nell’organismo umano gli alcaloidi hanno capacità terapeutiche ed alcuni di essi effetti psicotropi.
La catuabina agisce sugli stati di affaticamento, ansia, depressione, insonnia e difficoltà di concentrazione, aiuta con la libido bassa e la disfunzione erettile, è utile in presenza di bronchite, combatte le infezioni batteriche e contrasta l’obesità.
La catuabina della corteccia ha un lieve effetto antinfiammatorio e analgesico ed aiuta l’organismo nella sua capacità adattogena a rispondere ai cambiamenti climatici, agli stimoli esterni, agli attacchi di agenti patogeni.
Antisettica: Gli estratti della corteccia hanno una significativa attività antimicrobica ed antivirale utile a liberare l’organismo da agenti patogeni, potenzialità particolarmente utili nei mesi invernali, quando ci si ritrova a combattere raffreddori ed influenze. Ha un’azione tripanocida specifica, per combattere alcune gravi malattie infettive che colpiscono sia gli animali che l’organismo umano.
Antiossidante: Gli studi hanno dimostrato che la quantità di antiossidanti nella Catuaba è significativa e che maggiore è la concentrazione di tannini e di polifenoli migliore è l’attività dell’estratto. La risultanza delle sperimentazioni ha asserito che la corteccia ha un ottimo potenziale nel combattere i radicali liberi, adatta nella produzione di fitomedicinali e per una fitocosmesi efficace.
Come afrodisiaco: La corteccia di Catuaba viene impiegata come rimedio per la scarsità di libido, più specificamente per favorire il desiderio sessuale e per sostenere la potenza e le prestazioni maschili, tanto che viene utilizzata in un farmaco con la denominazione popolare di viagra del Brasile. L’uso più conosciuto per ora di questa pianta è proprio per le sue potenzialità afrodisiache, da rintracciare negli alcaloidi che si articolano in catuabina A –catuabina B e catuabina C. Queste agiscono stimolando la libido, sia maschile che femminile, poiché lavorano sul sistema nervoso centrale. La yohimbina contenuta all’interno è uno stimolante del sistema nervoso centrale con una spiccata capacità vasodilatatrice, grazie alla quale si aiuta l’afflusso del sangue che nella donna si esprime con una rinnovata secrezione vaginale e nell’uomo il flusso raggiungere i corpi cavernosi, con l’irrorazione dell’organo sessuale.
Antidepressivo: La catuabina agisce sui ricettori del cervello responsabili della produzione di dopamina, rendendosi un efficace aiuto negli stati depressivi.
Calmante: La stessa sostanza calma l’ansietà e rilassa dopo la sua assunzione, in un tempo stimato di circa un’ora. Il suo utilizzo si estende anche per indurre il sonno.
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Dopo aver scoperto le potenzialità di questa pianta, ecco come assumere la corteccia e quali sono le quantità minime e massime che è preferibile considerare per un buon effetto degli attivi.
Decotto di Catuaba
Dosi: 1 cucchiaio di Catuaba,200 ml di acqua
Preparazione: Versare in un recipiente la corteccia nell’acqua. Portare ad ebollizione e lasciar sobbollire a fiamma più bassa per 10 minuti. Spegnere e lasciare coperto a scaricare per 10 minuti, poi filtrare e dolcificare a piacere se si desidera addolcire il sapore tipicamente amaro.
Modalità d'uso: Da 1 a 2 tazze al giorno è il quantitativo ideale per godere degli effetti di questa pianta da assumere preferibilmente al mattino e nel primo pomeriggio, quando il corpo necessità di un maggiore supporto per la ripresa.
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Si consiglia di non somministrare in gravidanza né durante l’allattamento. Evitare l’uso in presenza di ipertensione, se si stanno assumendo altri farmaci, con i quali va valutata l’eventuale interazione da parte di un esperto.
Superando la quantità indicata può portare a mal di testa e capogiri.
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Il nome della pianta da cui si ricava la corteccia, significa “Ciò che dà forza”. Nel Sud America da cui origina ha una gran quantità di nomi, Caramuru, Chuchuhuasha, Pau de Reposta, Piratancara, Tatuaba.
Gli indiani Tupi amavano particolarmente questa pianta e le dedicarono anche dei canti per riconoscere il suo potere curativo. Un detto recita che se si diventa padre dopo i 60 anni il figlio è di Catuaba.
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Le Amemoepagnum appartengono alla famiglia delle Bignoniaceae, piante spermatofite. Si sviluppano in arbusti alti ed eretti, diffusi nelle zone tropicali e subtropicali del pianeta.
I fiori sono ermafroditi e raggruppati in infiorescenze, il frutto ha la forma di una capsula e per la sua tossicità non è indicato per il consumo.
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Anemopaegma mirandum Mart bark