Crespino Corteccia (Berberis vulgaris) - Decotto
Origine: Estremo oriente
Allergeni: il prodotto viene conservato in uno stabilimento dove sono utilizzati cereali, frutta a guscio, sedano, sesamo, soia, lupino e zolfo.
Costituenti chimici: alcaloidi (berberina, ossicontina, palmatina, bervulcina, berbamina, colombamina. Jatrorizzina, coptisina, berbamina), acidi organici (acido chelidonico, acido citrico, acido malico), tannini pectine e mucillagini.
Nome famiglia: Berberidaceae
Parte della pianta utilizzata: corteccia radicale
Conservazione: conservare in luogo fresco ed asciutto lontano da fonti dirette di luce.
Utilizzo in breve: preparare un decotto da bere più volte al giorno oppure utilizzare la soluzione per applicazioni locali su occhi, graffi, ferite, ustioni e sul viso con acne.
Proprietà in breve: antiossidante, antinfiammatorio, epatoprotettivo, ipolipidemico, ipoglicemizzante, ipotensivo, stimola la funzionalità epatica, agisce sui calcoli renali.
Controindicazioni in breve: non assumere in gravidanza ed allattamento, non far consumare ai bambini. Fare attenzione al consumo per la sua azione ipoglicemizzante e ipotensiva. Non eccedere le dosi consigliate.
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La corteccia di Crispino è ricavata da un arbusto molto diffuso denominato Berberis vulgaris, che ha una storia antica e molti usi come rimedio curativo. Quando le piante erano l’unico modo per l’uomo di curare disturbi e dolori gli estratti di Crespino, corteccia radicale compresa, hanno rappresentato un valido aiuto per numerosi organi del corpo e supporti per la loro funzionalità. Gli Egizi lo utilizzavano per prevenire la formazione di piaghe, in India un alleato per la dissenteria, la fitoterapia occidentale lo impiegava per la cura di fegato e cistifellea.
La corteccia è stata impiegata per dare sollievo nelle difficoltà digestive, per la stipsi e la diarrea, per aumentare l’appetito e per sedare il bruciore di stomaco. Scelto anche per aiutare il fegato e la cistifellea ad avere un buon funzionamento, applicato sulla pelle per lenire eczemi, acne e psoriasi.
Il Crespino è conosciuto anche per i suoi frutti, delle bacche rosse buone anche da mangiare. Da esse infatti si ricavano marmellate e gelatine e l’industria farmaceutiche le utilizza per dare un buon sapore ad alcuni medicinali.
Gli studi hanno confermato gran parte degli usi tradizionali del Crespino, riconoscendogli numerosi benefici per la salute, compresi quelli antinfiammatori. La corteccia della radice è composta da alcaloidi, primo per quantità tra gli altri la berberina un attivo antiossidante cui far risalire gran parte delle capacità della pianta. La sua attività è simil-antibiotica, con azioni astringenti, antimicotiche e battericide. La berberina aiuta nel controllo delle diarrea di natura infettiva e aiuta nella digestione stimolando la produzione di enzimi.
Può essere usato come erba medicinale per trattare una varietà di disturbi, come diabete, malattie del fegato, dolore alla cistifellea, malattie dell'apparato digerente, del tratto urinario e la calcolosi biliare. Agisce sul sistema circolatorio con un’azione di purificazione del sangue e sulle vie respiratorie come antipiretico.
In omeopatia il Berberis è il rimedio più utilizzato in caso di dolori ai reni e per la calcolosi renale.
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Il Crespino è una pianta ricca di proprietà medicinali, i cui composti si attivano nell’organismo per una serie di effetti benefici. I componenti principali sono degli alcaloidi e fra questi la berberina, che è presente in maggiore quantità. Gli studi sulle capacità della pianta si sono concentrati maggiormente su questa sostanza ed hanno rilevato gli effetti antiossidanti, antinfiammatori, antimicrobici, ipotensivi e sedativi della sostanza.
Antiossidante: Grazie alla presenza dell’alcaloide berberina l’assunzione di preparati a base di Crespino combatte l’azione dei radicali liberi all’interno del corpo. La sua efficacia come antiossidante è un fattore di prevenzione contro le malattie cardiache e del sistema digerente.
Epatoprotettiva: Gli attivi della radice, considerati dei validi antiossidanti, agiscono anche a livello epatico rendendo la bevanda di Crespino un valido aiuto nella protezione del fegato dai danni dei radicali liberi e dalle tossine. La funzionalità epatica migliora per la stimolazione della produzione di bile.
Antibatterico: L’azione della berberina si manifesta nell’impedire ai batteri di aderire alle pareti della vescica, dimostrando il suo aiuto in caso di infezioni alle vie urinarie. I batteri che subiscono le qualità simil-antibiotiche del Crespino sono l’E. Coli, lo stafilococco, la salmonella e la Candida Albicans.
Migliora la digestione: La berberina ha effetti sulle fibre muscolari lisce che rivestono le pareti intestinali, l’azione rilassante migliora il processo digestivo e riduce lo stato di dolore che può presentarsi in caso di contrazioni e spasmi gastrici.
Ipoglicemizzante. La capacità di ridurre i livelli di zucchero nel sangue si rintraccia nelle azioni salutari della berberina. Essa stimola la produzione di insulina naturale che agisce poi nella regolazione dello zucchero nel sangue, inoltre inibisce l’alfa glucosidasi, che conduce alla produzione di adipe, risultando capace di contrastare l’obesità.
Aiuta in caso di diarrea: La berberina inibendo l’azione di alcuni recettori è in grado di rallentare il transito intestinale, con il risultato di bloccare i sintomi della diarrea.
Antinfiammatorio: Il Crespino combatte le infiammazioni a livello del cavo orale, quali le irritazioni gengivali e le tumefazioni varie si riducono, mentre si previene la formazione di placca.
Ipolipidemica: La bevanda di Crespino agisce sulla diminuzione delle lipoproteine plasmatiche, con l’azione dell’alcaloide che riduce la densità del colesterolo e dei trigliceridi e migliora la funzionalità degli enzimi del fegato.
Altre proprietà: La corteccia di crespino abbassa la pressione sanguigna.
Uso esterno
Rigenerante della pelle: La radice di Crespino trova impiego anche in trattamenti topici, con risultati validi. Si utilizza per trattare piaghe e lesioni, ulcere cutanee ed ustioni.
Contro l’acne: La capacità antinfiammatoria insieme all’attività antibatterica fanno della corteccia radicale un alleato utile anche in presenza dei brufoli e delle irritazioni della pelle acneica.
Aiuta nelle infezioni oculari: L’azione antibatterica della berberina rende la radice un rimedio per gli stati infiammatori a carico degli occhi, blefariti e congiuntiviti.
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Per ottenere una bevanda in cui la corteccia rilasci i suoi attivi è utile preparare un decotto. Questo potrà essere utilizzato come rimedio da bere o applicato direttamente sulla pelle, con un uso topico del composto.
Decotto di Crespino
Dosi: un cucchiaino di corteccia radicale di crespino finemente sminuzzata, 150 – 200 ml di acqua.
Preparazione: Versare la corteccia nell’acqua e portare ad ebollizione, poi abbassare la fiamma e lasciare sul fuoco per 20 minuti. Spegnere e filtrare. Si consiglia di consumarne 1 tazza 2 volte al giorno.
Uso esterno
Utilizzare il decotto per applicazioni locali. Aggiungere la preparazioni liquida ad altri ingredienti per realizzare in casa unguenti medicamentosi, come da ricetta che viene proposta nella sezione dedicata.
- Per il cavo orale: Fare degli sciacqui con un decotto di corteccia di Crespino è utile per agire sulle infiammazione delle gengive e soprattutto nel ridurre la placca.
- Per gli occhi: Preparare un decotto, lasciarlo intiepidire e applicarlo sugli occhi con una garza, due volte al giorno, dopo la detersione del viso.
- Per la cute: Ripulire la pelle con abrasioni, escoriazioni, piaghe e ferite, anche scottature e bolle con delle garze imbevute della soluzione preparata con la corteccia di Crespino, per un’azione antinfiammatoria ed antibatterica.
- Tonico: Dopo aver preparato il decotto ripulire il viso con dei dischetti di cotone imbevuti nella soluzione tiepida. Un ottimo rimedio in caso di pelle con acne. Non risciacquare e lasciar agire dopo l’applicazione.
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Unguento per graffi ed ustioni
Consigliato per agire su piccole ustioni, abrasioni e ferite lievi.
- 75 ml di decotto di corteccia radicale di Crespino
- 75 ml di tisana di Calendula
- 75 ml oleolito di Consolida
- 2 gocce di olio essenziale di Lavanda
Mescolare gli ingredienti e riporli in un barattolo con chiusura ermetica. Applicare delicatamente sulle zone da trattare, da 1 a 3 volte al giorno. Ricoprire con una garza, fino alla successiva applicazione.
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L’assunzione della droga non è adatta ai bambini, specie se piccolissimi poiché potrebbe aumentare ulteriormente la bilirubina nel sangue, sconsigliata in gravidanza ed in allattamento perché attraverso la madre potrebbe raggiungere il feto o il bambino.
Evitare l’assunzione in caso di allergia al Crespino o ad uno dei suoi componenti.
Il decotto di Crespino va assunto nelle giuste quantità per evitare possibili effetti collaterali.
Alcuni studi hanno appurato che in prossimità di un intervento chirurgico, per l’azione della berberina di rallentare la coagulazione, va sospesa anche alcuni giorni prima, per scongiurare eventuali emorragie post operatorie.
L’azione ipoglicemizzante va considerata se si assumono altri farmaci per regolare il livello di zuccheri nel sangue, con un controllo puntuale dei livelli glicemici. Analogamente prestare attenzione alla capacità di ridurre la pressione sanguigna, che nei soggetti in cura con farmaci specifici o che hanno una condizione di base di pressione bassa, potrebbe abbassare i livelli in maniera pericolosa.
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Il Crespino ha usi antichi anche se è non stata definita chiaramente la sua origine geografica. In passato si credeva che la corona di spine che Gesù portava nella sua via verso il calvario fosse di rami intrecciati di Crespino e per questo veniva chiamato “Santa spina”.
Il suo uso oltre che in campo medico si è realizzato anche nell’applicazione degli estratti della pianta per colorare i tessuti e le fibre naturali del passato, come cotone, lana e pelle.
Il nome Berberino molto probabilmente deriva dalla radice greca Berberi con il significato di conchiglia, per richiamare la forma dei petali.
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Il Crespino è un arbusto diffuso in Europa ed in Medio Oriente. Predilige ambienti rocciosi, montagne ed Alpi.
Si sviluppa fino a 3- 4 metri di altezza. Le foglie sono brillanti e dentellate, i fiori sono piccoli di un giallo intenso e riuniti, i frutti sono delle bacche rosse edibili e tra i rami presenta degli aculei molto pungenti. In medicina ed in fitoterapia della pianta si utilizzano la corteccia e la corteccia della radice ricche di alcaloidi, oltre all’estratto delle bacche. Queste ultima sono consumate per preparazioni alimentari e utilizzate anche essiccate, per integrare i piatti.
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Berberis vulgaris L. bark