Erba Medica - Infuso/Tisana
Costituenti chimici: carotenoidi, saponine triterpeniche, cumarine, triterpeni, pro-vitamine (A, B6 - B12, D, E, K), minerali (calcio, fosforo, ferro, potassio, magnesio, colina, sodio, manganese, silicio).
Nome famiglia: Fabaceae
Parte della pianta utilizzata: foglie
Conservazione: conservare in luogo fresco ed asciutto.
Utilizzo in breve: uso interno, infuso con 2 cucchiai di droga per ogni tazza di acqua; uso esterno, impacchi e maschere.
Proprietà in breve: tonica, rimineralizzante, ipocolesterolemizzante, ipoglicemizzante, cardioprotettiva, nutriente, rimineralizzante, digestiva, simil estrogenica, .
Controindicazioni in breve: non utilizzare in gravidanza, valutare l’ipersensibilità ai componenti e le allergie crociate.
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La tisana di Erba medica è ottenuta con l’infusione delle foglie della pianta dal nome botanico Medicago sativa. Conosciuta anche come alfaalfa perché considerata padre di tutti gli alimenti, l’uso della pianta era molto esteso e diffuso in Cina ed in India, dove le due grandi ed antiche medicine la impiegavano per trattare numerosi disturbi dell’intestino e come diuretico.
L’Erba medica in uso per millenni come rimedio curativo, è stata dimenticata quasi del tutto a partire dal XIX secolo. Il suo uso medicale è ripreso alla fine del secolo scorso, con la ricerca che ha appurato l’esistenza di potenzialità della pianta sconosciute in passato. Essa infatti è oggi considerata un ottimo alleato nella prevenzione delle malattie cardiache, grazie alle sue attività di controllo delle concentrazioni di grassi e zuccheri nel sangue.
La ricchezza di nutrienti la rendono adatta nel sostegno dell’organismo e della pelle, le azioni di protezione dai danni ossidativi dei radicali liberi sono infatti determinante in entrambi i casi. L’apporto vitaminico e minerale fortifica l’organismo e nutre la pelle profondamente, un tonico per il corpo ed uno per la cute bisognosa di sostegno.
L’erba è utile alla donna in menopausa per la presenza di sostanze capaci di imitare nell’organismo l’effetto degli estrogeni, con un’azione mitigante della sintomatologia causata dalla diminuzione di questo ormone nell’organismo.
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Ipercolesterolemizzante: L’erba medica abbassa il livello di colesterolo nel sangue per l’azione delle saponine che agiscono come fibre e riducono l’assorbimento del colesterolo LDL a livello intestinale. L’azione previene di fatto la formazione di placche aterosclerotiche, evitando che sulle pareti arteriose il grasso si posi e sedimenti. Il colesterolo in eccesso è considerato uno dei fattori primari dell’insorgenza di cardiopatie, che vanno prevenute attraverso azioni mirate. L’effetto dell’erba sull’organismo sembrerebbe essere valido anche come ipoglicemizzante, un agente antidiabetico capace di ridurre anche i livelli di zucchero nel sangue.
Rimineralizzante: L’apparato radicale della pianta è particolarmente sviluppato, le sue derivazioni arrivano anche a dieci metri, essa attraversa il terreno sottostante da cui assimila i minerali di cui è ricca la sua composizione, resi disponibili per l’organismo che la consuma. Rilevante l’apporto di vitamina K, deputata a promuovere la calcificazione delle ossa e coagulante del sangue. Con le stesse radici la pianta si approvvigiona di proteine e di provitamine, tiamina, riboflavina e niacina in special modo. La pianta è dunque un valido tonico ricostituente per il corpo affaticato e bisognoso di nutrienti selezionati e bio disponibili.
Simil-estrogenica: L’erba medica contiene il cumestrolo, sostanza vegetale che agisce nell’organismo come l’ormone estrogeno, con reazioni ed effetti nel corpo da assimilare ad esso. L’azione primaria che i fitoestrogeni sono in grado di compiere è sulla sintomatologia della menopausa, che manifesta uno squilibrio generale proprio per la carenza di questo ormone, quali vampate di calore ed un aumento del colesterolo nel sangue.
Antinfiammatoria: L’erba medica e le sue saponine svolgono un’attività specifica contro le infiammazioni, essa agisce sugli stati flogistici ed i processi infiammatori interni. La medicina ayurvedica impiega l’erba medica per la sua azione antiossidantedi riduzione dei danni causati dai radicali liberi, di prevenzione della mortalità cellulare e di protezione del DNA dall’azione degli stessi.
Rinfrescante: L’uso e l’analisi della droga hanno appurato che l’abbondante fonte di clorofilla presente nelle foglie della pianta ha dei benefici effetti sul tratto digerente e le infusione di erba sono un valido aiuto per un alito fresco.
Nutriente: Nutre l’organismo, fonte primaria di vitamine, proteine e minerali, a cui si aggiungono enzimi ed aminoacidi essenziali, un vero è proprio super alimento. L’erba agisce come protettivo dell’apparato digerente, facilità il processo della digestione, le foglie sono particolarmente apprezzate per stimolare l’appetito. Le fibre insolubili di cui è ricca la pianta stimolano il transito intestinale, prevenendo la stipsi ed il ristagno nell’intestino, foriero di infiammazioni del tratto.
Sulla pelle
Protettiva: L’erba medica è ricca di sostanze antiossidanti, elementi indiscutibilmente validi nei trattamenti per la cura della pelle. Un antiage per le pelli mature a cui regala vitamine, proteine e minerali, oltre che la protezione dal danno che i radicali liberi compiono sul collagene.
Nutriente: Gli estratti aiutano a mantenere il giusto grado di umidità della pelle e la protezione della struttura del derma, per un effetto elasticizzante. Viene impiegata per proteggere la cute dagli inquinanti, agisce sulla pelle secca a cui regala la sua ampiezza di nutrienti, svolgendo un’attività lenitiva sulle irritazioni e le desquamazioni.
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Uso interno
L’Erba medica può essere assunta sotto forma di estratto acquoso, del quale si riportano dosi e modalità di preparazione.
Infuso di Erba medica
Dosi: 2 cucchiai di droga, una tazza di acqua (150 – 200 ml).
Preparazione: Far bollire l’acqua, versarla bollente sulla droga, coprire e lasciare in infusione per 10 minuti. Filtrare e consumare. Assumere anche tre volte al giorno.
Stimolante digestivo: La tisana può essere assunta prima dei pasti per stimolare l’appetito, bevuta nel dopo-pasto ha un'azione digestiva.
Tonico: Per un effetto ricostituente polverizzare le foglie ed assumerne un cucchiaino due volte al giorno, veicolando la polvere in acqua o con del miele.
Uso esterno
Impacchi e maschere, l’infuso di Erba medica sostituisce l’acqua nella preparazione di paste per trattare la pelle matura, secca, con acne.
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L’Erba medica può essere impiegata in sinergia con:
- Trifoglio per rafforzare l’azione simil-estrogenica;
- foglie di Ortica per un’azione tonificante.
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Evitare l’impiego nel periodo della gravidanza. Verificare l’ipersensibilità ai suoi componenti prima di assumerla e di utilizzarla, prestare attenzione anche alle eventuali reazioni allergiche incrociate, per l’appartenenza della pianta alla famiglia dei legumi.
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Il nome della pianta lo si deve all’uso che ne facevano i Persiani, l’antica zona montuosa in Iran dal nome Media era il luogo dove la pianta cresceva copiosa a quei tempi.
In Asia sud occidentale duemila anni or sono l’erba veniva coltivata per darla in pasto agli animali come foraggio , il suo uso è noto anche al tempo di greci e romani.
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L’Erba mendica appartiene alla famiglia delle leguminose, pianta erbacea perenne e sempreverde, composta da numerosi steli eretti che arrivano anche al metro di altezza. Le foglie, trifolate, abbondano sulla pianta, i fiori sono in realtà infiorescenze, racemi composti da 10-20 fiorellini di colore azzurro-violaceo. Producono frutti a forma di spirale, contenenti dei semi piccoli e gialli.
Gli steli raccolti vengono immediatamente ricostituiti da nuovi elementi, una rigenerazione che rende questa pianta adatta per il consumo come foraggio.
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Medicago sativa L.