Estratto Fluido di Elicriso
Costituenti chimici: flavonoidi, olio essenziale (composta prevalentemente da eugenolo, nerolo, acetato di nerile e gerianiolo), triterpeni, fitosteroli, tannini, acido caffeico, acido clorogenico
Nome famiglia: Asteraceae
Solvente di estrazione: acqua ed etanolo
Aspetto: liquido
Odore: caratteristico
Colore: marrone/verdognolo
pH 4.0 – 6.0
Info packaging: Bottiglia di vetro ambrata per schermare il prodotto dalla luce, tappo a vite e contagocce in plastica. Abbiamo scelto un imballaggio essenziale, riciclabile al 100% in base alle disposizioni del tuo Comune.
Conservazione: conservare ad una temperatura inferiore ai 25°C, riponendo il flacone in un luogo asciutto, al riparo da fonti dirette di luce e di calore.
Utilizzo in breve: uso interno, assumere in un paio di somministrazioni al giorno; uso esterno, pomate e unguenti.
Proprietà in breve: epatoprotettive, antistaminiche, spasmolitiche, balsamiche, espettoranti, colagoghe
Controindicazioni in breve: non usare in caso di malattie occlusive delle vie biliari; consultare il proprio medico in caso di gravidanza o allattamento.
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L’estratto fluido di elicriso è un preparato erboristico ricavato dalla macerazione delle sommità fiorite della pianta Helichrysum italicum in una soluzione idroalcolica, ovvero composta da acqua ed etanolo. Per la sua estrazione vengono utilizzati i fiori che rappresentano la parte della pianta maggiormente ricca di principi attivi; la macerazione in alcool, consente di preservare questi principi pressoché intatti e di conservarli nel tempo.
L’estratto fluido è infatti un tipo di preparato in grado di estrarre in altissime concentrazioni i principi benefici delle piante officinali grazie all’alcool che rappresenta il solvente più indicato per ottenere un rapporto di estrazione 1:1. Questo tipo di rapporto indica che per un determinato peso della pianta, viene ricavato lo stesso peso di estratto; quindi da1 kg di droga, si può ottenere 1 kg di prodotto. Ecco perché l’estratto fluido di elicriso, rappresenta uno dei migliori modi per assumere tutti i principi della pianta e per beneficiare di tutte le sue proprietà.
L’elicriso è costituito principalmente da olio essenziale, contenente principi attivi come eugenolo, nerolo, acetato di nerile e gerianiolo, da flavonoidi, fitosteroli e triterpeni che rappresentano un fitocomplesso ideale principalmente nel trattamento di affezioni all’apparato respiratorio, quali bronchiti, tosse, asma bronchiale, pertosse, rinopatie, raffreddore e sintomi collegati alle allergie. Si tratta inoltre di una pianta dai numerosi benefici anche sui disturbi legati al fegato, alla cistifellea, al pancreas e alla vie biliari.
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Gli estratti di elicriso sono comunemente utilizzati in fitoterapia per il trattamento di tutte quelle forme allergiche che compromettono le vie aeree e che possono generare, oltre alle tipiche manifestazioni cutanee, anche sintomi quali rinite, tosse, naso chiuso e arrossamento degli occhi.
L’elicriso inoltre, sembrerebbe avere effetti positivi anche su disturbi comuni come cefalea ed emicrania, su alcuni tipi di infiammazioni che colpiscono la mucosa nasale o le vie biliari, ma anche come supporto a una corretta funzionalità digestiva ed epatica.
In particolare, i principi attivi della pianta quali i flavonoidi, gli oli essenziali e l’acido caffeico, gli conferiscono proprietà antinfiammatorie, analgesiche, decongestionanti, espettoranti, balsamiche, antiallergiche, spasmolitiche e fluidificanti.
L’estratto fluido di elicriso potrebbe dunque rappresentare un supporto naturale alle affezioni e ai disturbi che coinvolgono le vie aeree sia superiori che inferiori, l’apparato endocrino (soprattutto il pancreas) e il sistema digerente, in particolare fegato, cistifellea e dotti biliari.
Apparato respiratorio e allergie: L’utilizzo interno di elicriso, sotto forma di estratto fluido, può essere un valido coadiuvante per la cura di diversi disturbi connessi all’apparato respiratorio, in virtù delle sue proprietà balsamiche e fluidificanti. Esso viene infatti impiegato principalmente nel trattamento di disturbi asmatici, broncospasmo, pertosse, bronchite cronica o subacuta, riniti allergiche e diversi sintomi causati dall’allergia come congiuntiviti, blefariti o infiammazioni della mucosa nasale e delle vie respiratorie. L’assunzione di elicriso incoraggia difatti l’eliminazione del catarro bronchiale, favorendo il benessere delle vie aeree, del naso e della gola.
Fegato e vie biliari: L’estratto fluido di elicriso svolge anche un’interessante azione epatoprotettiva, supportando una regolare funzione del fegato, della cistifellea e delle vie biliari; l’elicriso sembra infatti esercitare un’azione coleretica, ovvero promuove la sintesi e la secrezione della bile da parte delle cellule epatiche. Per questo motivo può essere usato come supporto per il trattamento di insufficienza epatobiliare, intossicazione del fegato, infiammazione delle vie biliari, colecistite cronica e calcolosi delle vie biliari.
L’elicriso favorisce inoltre una buona funzionalità del microcircolo, tonifica le pareti venose e riduce la dilatazione dei vasi sanguigni; può essere utilizzato in applicazioni topiche anche in caso di emorroidi, varici e problemi circolatori.
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Uso interno
Le dosi consigliate sono: da ½ cucchiaino a 1 cucchiaino disciolto in un bicchiere di acqua 3-4 volte al giorno. Le quantità sono indicative e variano in base al peso corporeo e alle caratteristiche personali.
Uso esterno
Unire ai preparati da usare localmente, pomate o unguenti.
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L’estratto fluido di elicriso non presenta controindicazioni particolari eccetto per chi soffre di malattie occlusive alle vie biliari che deve evitarne l’utilizzo. Per quanto riguarda l’assunzione del preparato in gravidanza ed allattamento, non ci sono studi sufficienti che ne dimostrano la totale sicurezza; si consiglia per questo di contattare il proprio medico curante prima dell’uso.
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La pianta di elicriso era molto apprezzata sin dai tempi dei Greci e dei Romani, che la utilizzavano soprattutto per l’aspetto ornamentale dei suoi fiori. Si narra infatti che i sacerdoti usassero le corolle per incoronare le statue degli Dei, in quanto il colore giallo dorato restava intatto e brillante per lungo tempo, diventando così una sorta di simbolo dell’eternità. Anche gli egizi erano soliti utilizzare l’elicriso per la composizione di ghirlande decorative e la pianta appare spesso in molte raffigurazioni dell’epoca dedicate al culto del sole.
Le sue proprietà in campo terapeutico vennero portate alla luce negli anni ’40, quando un medico condotto della Garfagnana (Lucca), il Dott. Leonardo Santini, cominciò a sperimentarne l’uso fitoterapico dopo aver osservato alcuni pastori somministrare l’elicriso al loro bestiame, per curare le affezioni bronchiali. Da allora molte furono le sue ricerche sull’attività terapeutica dell’elicriso, rivolte soprattutto al suo utilizzo curativo in caso di dermopatie come la psoriasi.
Curiosità:
- Nel linguaggio dei fiori, l’elicriso simboleggia il ricordo e il desiderio di farsi ricordare. Nell’antica Grecia, veniva associato all’amore eterno (per la lunga durata dei suoi fiori) e per questo era utilizzato per decorare i banchetti dei matrimoni o sulle tombe per ricordare i defunti.
- Il termine “elicriso” deriva dal greco Helios ovvero “sole” e da Chrysos cioè “oro”, che evidenzia il caratteristico colore giallo dorato e brillante dei fiori.
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L'Elicriso è una pianta molto diffusa in tutta l’Europa meridionale e nel Mediterraneo, soprattutto in Italia, dove si trova principalmente al Centrosud e sulle Isole.
Si tratta di un arbusto perenne, che può raggiungere un’altezza compresa tra i 30 e i 70 cm e che cresce sotto forma di cespugli con ramificazioni legnose, di colore grigio, alla base; i rami più freschi presentano uno strato sottile di peluria liscia, che tende a staccarsi durante la crescita, mentre le foglie sono sottili, di colore grigio cenere, con margini piegati all’ingiù.
La particolarità dell’elicriso sono i suoi bellissimi fiori di colore giallo dorato, raggruppati in infiorescenze a capolino, ciascuna formata da circa 15 singoli fiori; tali infiorescenze hanno una caratteristica davvero unica: una volta raccolte, o quando dopo la fioritura cominciano a seccarsi, mantengono per lungo tempo il loro colore giallo vivido, come se non si appassissero mai.
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Alcohol, Aqua, Helichrysum Italicum Flowered Top