Farina di Carrube BIO


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Il carrubo (Ceratonia siliqua) è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Fabaceae. Possiamo trovarla principalmente nelle zone bagnate dal mar mediterraneo, dunque nel sud Italia, soprattutto nell’isola della Sicilia (dove ha origine), nell’Africa del nord, l’Asia occidentale e Cipro. Quest’area presenta il clima adeguato per la sua crescita: un luogo sufficientemente arido a diretto contatto con il sole. In queste condizioni può sopravvivere oltre i 400 anni.
L’albero è alto circa dieci metri, con una prospera chioma, numerosi rami ed un rigido fusto. Nei mesi primaverili cresce il frutto della carruba o anche detto vajane. Quest’ultimo ha la forma simile al baccello dei fagioli, soprattutto quando esso è ancora acerbo poiché presenta un colore verdognolo. Ad inizio autunno, invece, giungerà a maturazione ed assumerà un colore marroncino. All’interno troviamo i semi.
Fin dall’antichità il baccello veniva usato principalmente come mangime per gli animali (poiché prive di teobromina). Veniva consumata anche dagli uomini, soprattutto dai bambini per il suo dolce sapore, direttamente raccolta dall’albero, risparmiando i semi poiché troppo duri per essere mangiati. Veniva utilizzato già dagli egizi per rendere le pietanze più dolci, ma la sua produzione risale ai Greci e diffusa dagli Arabi.
La polvere o farina di carruba è prodotta dalla polpa del baccello il quale viene arrostito e macinato accuratamente. Potrà essere utilizzata sia per scopi curativi, sia in cucina soprattutto grazie al suo sapore affine al cacao. Presenta inoltre una potentissima proprietà antidiarroica, ma i suoi principi attivi gli conferiscono anche capacità lassative, sazianti, anti ossidanti, anti acido e anticolesterolo.
Un altro tipo di farina può essere realizzata solamente dai semi essiccati e triturati, dal quale viene prodotta una polvere dal colore più chiaro ed adoperata come addensante, condimento o gelificante per gelati, salse, creme dolci e zuppe. Si può produrre inoltre, ugualmente solo con i semi, lo sciroppo di carrube usato come aromatizzante.
I principi attivi contenuti nella farina di carruba sono:
- Fibre, proteine, carboidrati e calorie;
- Zuccheri naturali, ma pochissimi grassi (1g in 100gr);
- Vitamine:A, C, D, E, K e del gruppo B (B2, B3 e B6);
- Polifenoli (acido gallico), flavonoidi e antocianine (antiossidanti);
- Sali minerali: calcio, ferro, magnesio, potassio, sodio, fosforo, zinco e manganese;
- Pectina, lignina, folato alimentare, omega 3 e 6;
- Presenta un basso indice glicemico;
- NON è presente: caffeina, teobromina, colesterolo e acido ossalico.
Curiosità: In passato i semi contenuti nel baccello del carrubo erano soprannominati “carati” poiché presentano un peso sempre uguale, ovvero 1/5 gr. Questa particolarità li rese un’ottima unità di misura per pesare le gemme o oggetti pregiati in modo più semplice e pratico.
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La polvere (farina) di carruba presenta un sapore simile al cacao e per questo motivo è un suo ottimo sostituto in soggetti a dieta o allergici. Infatti, a differenza del cioccolato, non contiene caffeina, teobromina, presenta molto meno grassi e maggiori principi attivi. Svolge inoltre un’azione saziante così da favorire ulteriormente la dieta. Può essere utilizzata in caso di diabete e celiachia poiché ha un basso indice glicemico e privo di glutine. La sua proprietà principale è quella antidiarroica, utile per prevenire e combattere la diarrea.
Le sue proprietà sono: Antidiarroiche, lassative, astringenti, sazianti, dimagranti, digestive, antisettiche, antiossidanti, espettoranti, anticolesterolo, antibatteriche, idratanti, emollienti e antibiotiche.
Di seguito spieghiamo le principali:
- Antidiarroica: Grazie alla presenza di pectine, fibra e lignina presenta un potentissima azione antidiarroica. E’ ideale per coloro che soffrono di forti problemi di diarrea poiché impedisce la fuoriuscita dei sali minerali, e assorbe i liquidi formando un gel colloidale che regolarizza la peristalsi ponendo fine anche ai dolori. Importante è la sua azione contro le tossine che possono provocare infezioni all’intestino. Migliora infine la situazione in caso di sindrome del colon irritabile.
- Saziante: Rallenta il processo di digestione gastrointestinale così da prolungare la sensazione di sazietà. Infine, per chi ha intrapreso una dieta, è fondamentale sapere che sembra che la farina di carrube assorba i grassi e acceleri il processo metabolico.
- Digestive: La farina di carruba è ideale in caso di problemi alla digestione o per pazienti predisposti a quel tipo di malattie. Evita infine la formazione di gas intestinali.
- Antiacido: Indicata per trattare problemi gastrointestinali e per contrastare emesi, mal di stomaco, gonfiori addominali, gastrite e nausea. Nei bambini combatte gastroenteriti e coliti.
- Antisettica: Svolge un’azione contro i microorganismi causa di numerose infezioni, infatti, regolarizza la flora batterica intestinale riequilibrando la funzione dell’intestino.
- Antiossidante: La presenza di polifenoli, flavonoidi e antocianine gli conferiscono la capacità di contrastare i radicali liberi così da rallentare il processo d’invecchiamento cellulare. Previene quindi le malattie cardiovascolari ed infine, studi ancora in corso, hanno rivelato delle capacità antitumorali.
- Salute delle ossa: Il calcio, presente nella farina, rinforza le ossa e i denti. E’, quindi, un alleato contro l’osteoporosi.
- Anticolesterolo: La presenza di fibre aiuta a ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue.
- Idratante: Ammorbidisce e tonifica la pelle irritata e senbilie.
- Espettorante: Utile per la respirazione e contro la tosse.
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La polvere (farina) di carruba può essere utilizzata per intraprendere un trattamento terapeutico, oppure come semplice alimento. Presenta, infatti, efficaci proprietà fitoterapiche nel caso in cui si soffra di diarrea, problemi digestivi o acidità di stomaco. In cucina invece può essere un’ottima farina per celiaci, per soggetti che soffrono di diabete oppure un perfetto sostituito del cacao nella realizzazione di torte o biscotti soprattutto nella cucina crudista e vegana.
Per la sostituzione del cacao bisogna utilizzare questa farina nella stessa dose indicata; un cubetto di cioccolato, invece, equivale a tre cucchiai di farina. Può inoltre sostituire lo zucchero e il miele (poiché la carruba è dolce), ma anche l’orzo o il caffe solubile.
In Sicilia viene utilizzata per la preparazione di pane, pasta fresca, mostaccioli e tagliatelle. Inoltre è l’ingrediente fondamentale per la realizzazione di un liquore tradizionale, diffuso anche in Turchia e Spagna.
Ecco alcune possibilità per utilizzare la farina di carrube:
Uso alimentare:
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Decotto alla carruba: Diluire in mezzo litro di acqua tiepida (oppure di tè o di latte vegetale) due cucchiai di farina di carruba. Si può versare il prodotto portando ad ebollizione l’acqua e riscaldare per un quarto d’ora o berla fredda.
- Dosaggio: Per i bambini la dose massima consigliata è di tre tazze al giorno. Per gli adulti è dieci tazze al giorno.
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Ricetta crema alla "Nutella" (E' curioso sapere che in origine la Nutella veniva proprio fatta con la farina di carruba, in seguito sostituita dal cacao.):
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Ingredienti:
-Farina di carrube;
- 150 gr di nocciole;
-Zucchero di canna;
-Sciroppo d'acero;
-Olio di mais (o altro olio neutro);
-Latte di riso (o acqua). - Preparazione: Arrostire le nocciole nel forno (circa 180° per 10 minuti) finché avranno ottenuto un colore dorato. Raffreddare a temperatura ambiente e rimuovere la buccia la quale si sfilerà facilmente dopo la tostatura. Frullare le nocciole con lo zucchero di canna finché si sarà ottenuto un composto cremoso. Aggiungere al frullatore il latte di riso (o acqua), lo sciroppo, un cucchiaio di olio e la farina di carrube (la quantità è a piacere, dipende dalla consistenza che si vuole ottenere). Si può aggiungere infine un pizzico miele.
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Ingredienti:
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Ricetta frullato alla carruba (per due persone):
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Ingredienti:
-Noce di cocco (oppure direttamente il latte di cocco, o il latte vegetale)
-Due banane;
-Due cucchiai di farina di carruba (se ne possono aggiungere di più se si vuole ottenere un sapore più vicino al cioccolato).
-Due cucchiai di succo di mela concentrato (facoltativo). - Preparazione: Tagliare il cocco a pezzi e frullarlo. Filtrare il risultato ed estrarre il latte pressando il colino. Versare il latte di cocco nel frullatore ed inserire gli ingredienti nella quantità sopracitata.
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Ingredienti:
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Ricetta tiramisù crudista/vegano (Si consiglia di realizzare il tiramisù poco prima di consumarlo a causa della rapida ossidazione delle banane.):
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Ingredienti:
-Farina di carruba;
-15 datteri;
-Tre banane;
-Una mela;
-Mezzo limone. - Preparazione: Frullare i datteri con due cucchiai di farina di carruba e 60 ml d’acqua e lasciare il risultato da parte. Frullare una banana, una mela e mezzo limone per la realizzazione della crema. Tagliare le due banane a strisce piatte e sottili e formare la base del tiramisù con tre pezzi di banana. Spalmare sopra la base di banane la crema di datteri e carruba, poggiare sopra altre tre fette di banana a tagliate e stendere sopra la crema realizzata con i tre frutti. Cospargere, infine, col colino la farina di carruba.
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Ingredienti:
Uso cosmetico:
- Maschera per il viso: Creare un composto cremoso mescolando la farina di carrube e qualche cucchiaio di yogurt e miele. Per migliorare gli effetti aggiungere l'argilla bianca. Si può versare nel risultato un olio essenziale a vostra scelta (come l’olio di mandorle). Spalmarla su viso ed aspettare un quarto d’ora. Infine risciacquare.
- Bagno: Versare la farina di carrube nella vasca da bagno per ricevere un effetto rinfrescante.
Consiglio: Se si vuole intraprendere una cura terapeutica si informa che le dosi sono molto soggettive, dunque regolate il dosaggio iniziando con pochi cucchiai per poi aumentare progressivamente se non vi reca l’effetto desiderato. Assumerla in ogni caso in dosi regolate.
Conservazione: Porre la farina in un barattolo chiuso in un luogo lontano da umidità, luce o fonti di calore.
Controindicazioni: Non sono stati riconosciuti effetti negativi per le donne in gravidanza o in fase di allattamento, ma è preferibile consultare un medico. Per i soggetti ipersensibili è consigliato di verificare di non essere allergici. Per i bambini, invece, è un alimento totalmente sicuro.