Finocchio Sommità – Infuso/Tisana
Origine: Italia
Nome famiglia: Apiaceae
Parte della pianta utilizzata: sommità
Conservazione: conservare in luogo fresco ed asciutto, lontano da fonti dirette di luce e calore.
Utilizzo in breve: uso interno, 4 gr per tazza d’acqua; uso esterno, collutorio, impacchi.
Proprietà in breve: digestivo, carminativo, spasmolitico, antisettico, galattogogo, antiemetico, per la dismenorrea e coadiuvante nella menopausa, ed antibatterico.
Controindicazioni in breve: per l’utilizzo in gravidanza e la somministrazione ai bambini seguire le indicazioni di uno specialista.
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Le Sommità di Finocchio si raccolgono nel periodo balsamico del Feoniculum vulgare Miller, il prodotto utilizza piante coltivate secondo i principi dell’agricoltura organica. Conosciuto anche come finocchietto, la sua parte edibile detta grumolo ha un sapore dolciastro che lo differenzia dalle altre varietà dal sapore più pungente e amaro.
La pianta è coltivata da millenni, impiegata già nell’antica Grecia e dai Romani come anche nel Medioevo, era nota per la sua ampia azione digestiva ed aromatica. in fitoterapia vengono utilizzati foglie e sommità e i suoi frutti impropriamente considerati dei semi. Le proprietà più apprezzate sono l’azione diuretica, quella carminativa utile a contrastare il gonfiore addominale e la fermentazione dei cibi nell’intestino e chiaramente quella digestiva.
Dalle sommità essiccate si preparano estratti per le finalità appena elencate oltre che per stimolare il sistema immunitario. Il Finocchio è attivo come espettorante per eliminare i muchi in eccesso e per calmare gli spasmi in vari disturbi. Ha un’azione antisettica e purificante, usato in cucina come in cosmesi, viene impiegato sotto forma di infuso dal sapore aromatico e fresco molto caratteristico.
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Il Finocchio aiuta nella digestione, seguendo l’uso ormai secolare è utilizzato per prevenire e trattare i disturbi legati al tratto digerente ed alle sue disfunzioni. L’estratto usato nel dopo pranzo è utilizzato per combattere la cattiva digestione ed il ristagno, con i suoi principi attivi aromatici che stimolano la secrezione dei succhi gastrici. Indicato per diminuire o contrastare il vomito grazie alla sua attività come antiemetico viene somministrato anche ai bambini piccoli per alleviare le coliche gassose e i dolori addominali nel neonato. Tra le sue potenzialità quella di galattogogo, esso infatti può aumentare la portata lattea nella donna in allattamento e, secondo la medicina popolare, equilibrerebbe il sapore del latte in caso la nutrice abbia mangiato sostanze spiacevoli per il neonato.
Carminativo: L’uso del Finocchio è indicato per inibire la fermentazione intestinale dei cibi durante il processo digestivo. Agisce dunque prevenendo la formazione di gas, quindi combatte il meteorismo e più in generale il gonfiore addominale, spesso doloroso e imbarazzante. Gli attivi della droga riducono tali gonfiori e facilitano l’eliminazione verso l’esterno dei gas eventualmente presenti.
Spasmolitico: Il Finocchio rilassa la muscolatura liscia, valido aiuto per i dolori nel tratto digerente, calma gli spasmi a livello dello stomaco, mitiga le contrazioni addominali contrastando le coliche gastriche e biliari. L’azione rilassante sulla muscolatura rende l’estratto di Finocchietto utile per la dismenorrea, agisce calmando i dolori mestruali provocati dalle contrazioni uterine. Utile nel periodo della menopausa, i suoi attivi svolgono un’azione simil estrogenica che aiuta le donne nella sintomatologia di questo periodo impegnativo.
Depurativo: Il Finocchio svolge un’azione drenante sui liquidi che ristagnano nei tessuti. L’estratto previene la ritenzione e l’accumulo di tossine aiutando l’organismo ad espellere i liquidi in eccesso e sostanze indesiderate a vantaggio di reni, fegato ed intestino in particolare. La funzione risulta particolarmente apprezzata nelle diete dimagranti, dove l’assunzione dell’estratto coadiuva il processo generale di dimagrimento e purificazione.
Immunostimolante: L’estratto di Finocchio sostiene il sistema immunitario, viene utilizzato per prevenire la sintomatologia influenzale tipica dei mesi invernali. In presenza di raffreddori ed affezioni respiratorie delle vie aeree superiori come il mal di gola, allevia lo stato influenzale e riduce i muchi.
Antibatterico: L’estratto previene l’insorgenza di infezioni anche a livello cutaneo, viene utilizzato per depurare le superfici in caso di piccole lesioni, tagli e ferite e per gli stati flogistici ed infiammatori degli occhi, qual è la congiuntivite. L’assunzione delle tisane ha un effetto purificante e rinfrescante sulle mucose della bocca, previene le infiammazioni alle gengive, utile per contrastare l’alito cattivo.
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Uso interno
Infuso di Sommità di Finocchietto
Dosi: 4 gr di droga per ogni tazza (150 – 200 ml) di acqua.
Preparazione: Portare l’acqua ad ebollizione, versare sulle sommità preparate in tazza, Coprire e lasciare per 10 minuti in infusione, filtrare e bere.
Digestivo: Bere una tazza di infuso dopo i pasti per i disturbi digestivi, per prevenire la formazione di gas a livello addominale e i dolorosi gonfiori che ne conseguono.
Uso esterno
Dosi: 50 gr di droga per 500 ml di acqua.
Preparazione: Portare l’acqua e le sommità ad ebollizione, lasciar bollire per 10 minuti. filtrare, lasciar raffreddare ed utilizzare una volta intiepidito.
Collutorio: Usare il decotto per purificare il cavo oro-faringeo dopo la pulizia dei denti, utile per trattare e prevenire arrossamenti e infiammazioni gengivali.
Contorno occhi: In cosmesi l’estratto di Finocchio viene apprezzato per trattare le occhiaie e le borse sotto gli occhi. Applicare il decotto con delle compresse di cotone e proseguire con un’applicazione su tutto il viso ed un massaggio drenante.
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Tisana per la cefalea
- 20 gr di radice di Valeriana
- 20 gr di fiori di Camomilla
- 10 gr di foglie di Melissa
- 10 gr di Finocchio
- 10 gr di foglie di Menta piperita
Mescolare le erbe e preparare un infuso con 20 gr di miscela in ½ litro di acqua. Versare l’acqua bollente sulle erbe, coprire e tenere per 10 minuti in infusione, filtrare e consumare dure tazze all’occorrenza (non appena compare il dolore).
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Non utilizzare in casi di ipersensibilità ai suoi componenti e verificare le eventuali allergie crociate.
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Il nome botanico del Finocchietto selvatico è foenicum, parola che deriva da foenum fieno per la somiglianza e l’utilizzo come foraggio e vulgare che vuol dire comune, per la diffusione spontanea e la facile reperibilità rispetto alle altre varietà della specie.
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Il Finocchio è una pianta erbacea annuale, predilige le aree soleggiate e i terreni incolti, ha un fusto eretto che raggiunge in media gli 80 cm di altezza. Sull’ampia ramificazione si inseriscono le foglie pennate e verdi, i fiori sono piccoli e gialli, uniti in infiorescenze ad ombrelle apicali. Dopo la fioritura estiva la pianta genera i frutti, degli acheni di colore verde riccamente scanalati.