Fumaria Sommità - Tisana/Infuso/Decotto

Costituenti chimici: alcaloidi isochinolinici (fumarina, protopina), tannini, flavonoidi, mucillagini, acidi organici (acido fumarico) e sali minerali (potassio).
Nome famiglia: Papaveraceae

Parte della pianta utilizzata: sommità fiorite

Conservazione: conservare in luogo fresco ed asciutto.

Utilizzo in breve: preparare infusi e tisane in sinergia con altre erbe per un uso interno, utilizzare il decotto per applicazioni locali dell’estratto della droga.

Proprietà in breve: depurativa, diuretica, diaforetica, epatoprotettiva, coleretica, antispasmodica, antinfiammatoria, antiflogistica, anti-meteoritica, digestiva e lassativa.

Controindicazioni in breve: non utilizzare in gravidanza e nell’allattamento. Non eccedere le dosi consigliate.

La tisana di Fumaria è data dall’infusione delle sommità fiorite della pianta officinale, utilizzata sia in campo fitoterapico che medico per la cura di numerose affezioni. L’impiego dell’estratto è utile sia per un consumo ad uso interno che per applicazioni topiche.

Il suo utilizzo nella medicina popolare e tradizionale la vedeva impiegata per la capacità depurativa, una funzione importante per riportare l’organismo in una condizione ottimale per recepire le cure o per favorire il processo di autoguarigione. La sua azione riscaldante e quella rinfrescante, in base alle necessità, secondo l’antica medicina la rendevano capace di depurare il sangue.

Un documento del 1600 del botanico inglese Culpeper parla del decotto e degli estratti della Fumaria per curare le ostruzioni di fegato e milza, per purificare il sangue dagli umori che causano lebbra, eruzioni e pruriti. Per le affezioni nelle parti del corpo legate al pianeta Saturno, tra cui la pelle, mentre con la polvere si curava la melanconia, e gli estratti erano impiegati per fare gargarismi nel trattamento delle ulcere del cavo oro faringeo.

Gli usi odierni della Fumaria, supportati dalle sperimentazioni cliniche, impiegano la droga per le sue capacità digestive, di stimolante dell’appetito e rafforzativa della peristalsi intestinale. Ha funzioni depurative, diaforetiche e diuretiche, capacità antispastiche utili a calmare le contrazioni intestinali, anche causate dalla sindrome dell’intestino irritabile. La sua azione coleretica è molto utile per il processo digestivo, grazie alla regolazione ed al transito della bile, il fluido a cui è affidata la scissione dei grassi. Co-attiva nelle cure dimagranti, agisce come tonico negli stati di astenia per dare supporto all’organismo.

Per la cute e le applicazioni locali la Fumaria viene utilizzata in un’estrazione in acqua più carica e risulta valida per trattare la pelle grassa ed acneica. Agisce come calmante in presenza di dermatiti ed eczemi, nell’orticaria e per la psoriasi. Ulteriore impiego esterno è dato dalle applicazioni sugli occhi per lenire le irritazioni anche di origine batterica.

L’utilizzo per fini medicali riguarda solo le parti aeree della pianta, che vengono raccolte complete di fiori, nel periodo della fioritura. La tisana ha un sapore leggermente salato ed amaro per la presenza di alcuni alcaloidi.

L’azione della pianta in estratto acquoso è da attribuire alla fumarina, un alcaloide della droga, insieme ai principi attivi apportati dai flavonoidi e gli acidi organici.

Digestiva: I principi attivi della pianta aiutano a realizzare una digestione veloce, senza contrazioni disfunzionali, con la prevenzione della formazioni di gas intestinali dovuti alla fermentazione dei cibi.

Epatoprotettiva: La Fumaria protegge la funzionalità del fegato, con un’attività coleretica aiuta l’organismo nella regolazione della bile e del suo deflusso funzionale durante il processo digestivo. La bile è indispensabile per scindere le sostanze ingerite, per la cernita tra cosa trattenere e quali espellere in quanto inutili e dannose. L’erba officinale trova applicazione in fitoterapia anche nell’azione di inibizione dei calcoli biliari o nelle coliche biliari.

Antispasmodica: L’erba ha la capacità di rilassare la muscolatura liscia dell’intestino, evitando contrazioni tipiche della sindrome dell’intestino irritabile ed aiutando il processo di peristalsi, con un’azione lassativa utile al trattamento della stitichezza.

Disintossicante: Le capacità della droga di avere un’azione diaforetica, quindi di purificazione dalle tossine attraverso la sudorazione, fanno della Fumaria un’erba in grado di ripulire il corpo dalle tossine. Ad essa viene anche riconosciuta una capacità di purificazione del sangue molto importante negli stati infiammatori e di riequilibrio dell’organismo. Ultime, ma non per importanza, la sua azione diuretica, per espellere scarti di sostanze dannose per l’organismo evitando il ristagno nei reni e l’agevolazione della peristalsi per liberare l’intestino dagli scarti metabolici indesiderati.

Altre proprietà: Gli alcaloidi, tra i quali la fumarina e la protopina, sono capaci di azione antinfiammatoria utile in caso di mal di testa. Gli stessi alcaloidi agiscono sul sistema cardiocircolatorio con un’azione antiaritmica, di controllo del battito cardiaco.

Oltre a tutte le azioni benefiche già elencate della Fumaria, è utile assumere l’infuso per sostenere l’organismo durante una convalescenza, negli stati generali di astenia e per aiutare la pelle nel processo di depurazione.

Per la pelle

La Fumaria, considerata nel medioevo l’erba officinale di Saturno, cura ancor oggi la pelle, una degli organi sotto la sua influenza.

Lenitiva: L’azione di purificazione a livello renale ed epatico aiutano l’organismo a disintossicarsi, con una ricaduta benefica sui disturbi cutanei. Anche i trattamenti per l’acne che partono da una depurazione interna beneficiano dell’uso della Fumaria. L’uso esterno dell’infuso ha un’azione antisettica ed antinfiammatoria, utile detergente cutaneo in caso di stati alterati della cute, dermatiti, eczemi, psoriasi.

Schiarente: Le applicazioni dell’impacco di Fumaria sono utili per trattare le macchie di iperpigmentazione cutanea dovute all’eccessiva esposizione solare o all’invecchiamento cutaneo.

Astringente: L’erba in decotto si utilizza per contrastare le emorroidi con dei bagni caldi a base di infuso o decotto.

Applicazioni oculari: Come da millenaria tradizione l’erba di Fumaria agisce efficacemente sulle affezioni oculari, dando sollievo da congiuntiviti anche di natura allergica. Le applicazioni sono sotto forma di impacco dell’infuso, anche utilizzato per una detersione oculare.

Uso interno

Infuso di Fumaria
Dosi: 1-2 cucchiai di sommità di Fumaria,150-200 ml di acqua.

Portare l’acqua ad ebollizione e versarla sull’erba. Lasciare in infusione per 15 minuti, filtrare e bere.
Per uso interno bere tre tazze al giorno lontano dai pasti.

Uso esterno

Decotto di Fumaria
Dosi: 20 gr di Fumaria, 400 ml di acqua.
Aggiungere la droga all’acqua fredda in una pentola, portare ad ebollizione, abbassare la fiamma e lasciare bollire per 15-20 minuti. Intiepidire ed applicare sulle zone interessate con una garza.

Impacchi: Preparare un infuso o un decotto di Fumaria molto utile nel trattamento dei problemi della pelle, per detergere e curare il viso affetto da irritazioni, acne, dermatiti, eczemi e psoriasi.

Illuminate: Ottima l’applicazione locale con impacchi sul viso per dare luminosità all’incarnato.

Detergente oculare: Si usa per pulire gli occhi affetti da congiuntivite o inserito in gocce negli occhi, come un normale collirio.

Tisana drenante e antiacneica
L’azione diuretica degli stimmi di mais unita alla capacità drenante di fegato e reni della Fumaria.

• 50 gr di radice di Arctium lappa (Bardana maggiore)
• 30 gr di Stimmi di Mais
• 20 gr di sommità fiorite di Fumaria

Preparare la miscela di erbe ed utilizzare 1 cucchiaio di essa per ogni tazza di acqua. Lasciare in infusione la miscela in acqua bollente per 20 muniti, filtrare e consumare.

Da assumere al mattino a digiuno e alla sera dopo cena.

Tisana dimagrante

• 20 gr di foglie di Orthosiphon stamieus (Te di Giava)
• 5 gr di sommità di Fumaria
• 5 gr di fiori e foglie di Tilia cordata (Tiglio)

Preparare una tisana con 1 litro di acqua da versare sulla miscela. Lasciar scaricare per 10 minuti, filtrare e bere durante la giornata, lontano dai pasti.

Tisana per la pelle
Applicare l’estratto sulla cute in caso di stati di irritazione, prurito, arrossamenti, eruzioni e dermatiti, oppure assumere due o tre tazze al giorno, lontano dai pasti.

• 40 gr di sommità di Fumaria
• 20 gr di fiori di Viola del pensiero
• 5 gr di erba di Asperula odorosa
• 5 gr di foglie di Tarassaco
• 5 gr di foglie di Senna
• 5 gr di sommità di Regina dei prati (Olmaria)

Mescolare le erbe e preparare un infuso con un cucchiaio di miscela in acqua bollente. Far scaricare per 10 minuti, filtrare e consumare o utilizzare per l’impacco.

Tisana contro l’ipertensione

• 40 gr di parte aerea di Galega
• 20 di sommità di Fumaria
• 20 gr di foglie di Olivo
• 10 gr di sommità fiorite di Centaurea minore
• 10 gr di foglie di Noce

Preparate una miscela con le erbe e utilizzare 1 cucchiaio per ogni tazza di acqua. Preparare l’infusione, lasciar posare e consumare a stomaco vuoto dalle due alle tre tazze al giorno.

Tisana cicatrizzante
L’uso della Fumaria con le foglie di Juglans regia (Noce) è utile per trattare ferite e tagli esternamente ed internamente.
Utilizzare le due piante in parti uguali, preparare una tisana con un cucchiaio di miscela e lasciare 15 minuti in infusione con acqua bollente. Filtrare e bere o applicare sulle zone interessate.

Si sconsiglia l’uso alle donne in gravidanza o nel periodo dell’allattamento. Utilizzare la Fumaria per uso interno nelle quantità indicate, senza eccedere, onde evitare i possibili effetti secondari quali episodi di diarrea, sonnolenza e difficoltà respiratoria. Evitare l’uso in concomitanza all’assunzione di farmaci dall’azione sedativa.

Secondo una leggenda la pianta non nasce dal semi bensì si genera da fumi vaporosi emessi dalla Terra. La pianta veniva considerata un’erba magica, usata negli esorcismi per la capacità del fumo delle foglie bruciate di allontanare gli spiriti maligni che si erano impossessati delle streghe.

Tanti sono i nomi di questa pianta molto comune, Fumosa, Fumastrello, Erba acetina, per citarne solo alcuni. Il nome della pianta deriva dal latino fumus, fumo, che gli viene attribuito per l’effetto nebuloso che rimanda alla vista quando viene osservata da lontano: le sue foglie grigie ed i fiori biancastri sembrano descrivere nell’aria una nuvola di fumo.

Abbiamo notizia dell’uso dell’erba già al tempo dei Romani, con la testimonianza di Plinio il vecchio che riferiva l’effetto della pianta che applicata sugli occhi la faceva lacrimare come avviene in presenza di fumo acre. Nel medioevo la tradizione erboristica le riservava grande valore per la cura delle malattie anche gravi del fegato.

La Fumaria è una pianta erbacea molto comune, cresce nei terreni incolti e ai margini delle strade. Pianta annuale e spontanea, ha la struttura di un piccolo arbusto, molto ramificato, che raggiunge anche i 60 centimetri di altezza.
Le foglie dalla forma appuntita, sono lunghe e di colore grigio- blu, i fiori sono riuniti in infiorescenze a racemo, con un bel colore rosa violaceo. Questi sono zigomorfi, con la forma che ricorda un becco d’anatra. Il frutto è piccolo e porta un solo seme.

Fumaria officinalis