Genziana Radice - Tisana/Infuso/Decotto
Costituenti chimici: alcaloidi, glicosidi iridoidi e secoiridoidi (genziopicroside, gentisina, genziopiricina, amarogentina, gentiaculina) e mucillagini.
Nome famiglia: Gentianacee
Parte della pianta utilizzata: radice
Conservazione: conservare in luogo fresco ed asciutto
Utilizzo in breve: utile per preparare infusioni, decotti, tinture e liquori, da vaporizzare come sebo regolatore.
Proprietà in breve: digestive, eupeptica, antipiretica, tonica e stimolante, cicatrizzante.
Controindicazioni in breve: si consiglia di non assumerla durante la gravidanza e l’allattamento e nel caso di iperacidità dello stomaco.
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La radice di Genziana proviene della Gentiana lutea una delle piante della famiglia delle Gentianacee, caratterizzata da fiori gialli. Tra le tante specie conosciute per il loro valore decorativo questa genziana viene utilizzata in fitoterapia per preparare infusi e tisane, decotti e macerati. La pianta è rara e in alcune zone in via di estinzione. In molte di queste la genziana è una specie protetta, quindi è vietato raccoglierla indiscriminatamente.
La radice di Genziana è la regina delle erbe amare, il sapore viene percepito anche in diluizioni altissime, sia in acqua che in alcool.
Il sapore unico e particolare l’ha vista impiegata nella preparazione di bevande alcoliche per millenni. Ancora oggi è un ingrediente di amari nelle cui composizioni viene sfruttata anche la ben nota qualità di digestivo naturale, come nell’Angostura, nei distillati e nei liquori di produzione artigianale.
Il suo uso nell’antichità era anche rivolto alla risoluzione delle infiammazioni, per curare le ferite infette e per contrastare gli effetti mortali dei veleni. Nei libri di medicina del medioevo la genziana era un rimedio di quelli universali, la migliore radice secondo un medico e botanico tedesco noto, Hieronymus Block, per i disturbi dello stomaco. Dismessi molti di questi usi, in fitoterapia si utilizza ancora oggi con successo la radice della pianta essiccata, poiché da fresca è velenosa.
La radice di genziana con i suoi costituenti, secoiridoidi, xantoni, polifenoli e flavonoidi, ha proprietà antinfiammatorie, attive sul sistema digerente, cardiovascolare e respiratorio.
Le tisane preparate con la radice di genziana sono, per la capacità di stimolare l’appetito, dei veri e propri aperitivi e degli ottimi digestivi poiché aiutano a compensare la scarsità dei succhi gastrici durante il processo della digestione. Agiscono efficacemente anche nel gonfiore e nell’aria addominale, contrastando la flatulenza.
Decotti, macerati e tinture danno aiuto nella stimolazione delle funzioni epatiche, per calmare gli stati febbrili, nella sinusite in sinergia con altre erbe curative, per regolare il sebo sulla pelle del viso, per accelerare il processo di guarigione delle lesioni cutanee.
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La radice di Genziana lutea viene raccolta durante il periodo in cui la pianta ha il riposo vegetativo, da ottobre a febbraio, sezionata e sminuzzata in piccoli pezzi nei mesi autunnali, non prima che la pianta abbia raggiunto la maturità, che avviene tra i tre ed i cinque anni. Le radici vengono lasciate essiccare per evitare che l’acqua in esse contenute le faccia degenerare e decomporre. In talune preparazioni viene ridotta in polvere, utilizzata nei decotti e nelle tisane o compressa per creare dei rimedi medicinali completamente naturali.
La gentisina, derivazione chimica dello xantone, è un pigmento giallo che rilascia il colore alla radice ed alle preparazioni in cui essa è usata.
Uso interno
La amarogentina, la sostanza naturale più amara al mondo, che si scarica nei liquidi delle preparazioni determina una nota molto amara della radice.
Stimolante di acidi organici: L’amaro percepito dalle papille gustative induce alla produzione di saliva, mentre lo stomaco secerne gli ormoni della digestione. La radice favorisce la produzione di bile e dà sollievo al fegato.
Come aperitivo: I secoiridoidi stimolano i recettori del gusto ed innescano desiderio di mangiare, quindi sono utili contro l’inappetenza, ingerita prima del pasto può aiutare nella stimolazione di un buon appetito.
Digestiva: Assunta nel dopo pasto ha una funzione eupeptica, gli alcaloidi agiscono come tonici del sistema digerente e aiutano nell’assimilazione dei nutrienti.
Aiuto contro i gas intestinali: Rimedio naturale per laflatulenza ed i gonfiori addominali dovuti al ristagno dei cibi nel tratto digerente ed intestinale.
Febbrifuga: Ricca di alcaloidi, composti organici azotati, tra cui la genzianina e gli acidi fenolici con le loro proprietà antipiretiche, che agiscono come termoregolatori della temperatura corporea alterata durante gli stati febbrili ed influenzali.
Antinfiammatoria: La radice di genziana aiuta contro l’artrite reumatoide grazie al gentiopicroside, che è in forma disponibile solo nella radice essiccata, in grado di contrastare l’infiammazione cronica presente in un organismo con questa malattia autoimmune.
Fluidificante dei muchi: I composti della genziana sciolgono il muco che ristagna nelle vie aeree, dando sollievo nella sinusite e nelle infiammazioni a gola, bronchi e naso.
Altre proprietà: Ha capacità antimicrobiche e immunomodulanti anche se è conosciuta ed utilizzata principalmente per i disturbi legati alla sfera digestiva. Nella medicina monastica la radice di genziana trova impiego per perdere peso, per supportare nella convalescenza e nell’anemia, per liberare l’intestino dai parassiti e per l’alcolismo.
Uso topico
Sebo regolatrice: Per un uso esterno, applicata sulle pelli grasse agisce regolando la produzione di sebo. Questo se prodotto in eccesso crea sulla cute del viso un film che la riveste e le conferisce un aspetto traslucido.
Purificante: La radice di genziana viene utilizzata per il lavaggio delle ferire, per ripulire la pelle e stimolare un sano processo di cicatrizzazione. Un ausilio per la guarigione delle ferite, dove la capacità lenitiva si accompagna alle azioni antimicotiche ed antibatteriche sui tessuti lesionati, abbreviando i tempi di guarigione.
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Con la radice di genziana si prepara una bevanda dal potere curativo, anche molto piacevole per chi ama il gusto amaro.
Si consiglia di non superare i 2/4 grammi al giorno di radice di genziana.
Una tazza di tisana fredda o tiepida bevuta 30 minuti prima dei pasti induce all’appetito, combatte la sensazione di pienezza addominale ed evita la formazione di aria nella pancia.
Per le difficoltà a digerire l’assunzione è adatta nel dopo pasto.
In aggiunta ad acqua o ad alcool rilascia i suoi principi in bevande curative ed altre gustose preparazioni che seguono la filosofia italiana della buona tavola, come nel caso degli amari artigianali con la radice di genziana quale ingrediente principale.
Utilizzata sulla pelle ha un’azione di regolazione del sebo, vaporizzando il decotto di radice di genziana sulla cute si ottiene una detersione e l’effetto lucido si attenua notevolmente.
Analogo uso topico per la pulizia della pelle, dove un infuso è utile per ristabilire le condizioni igieniche per il risanamento della lesione.
Tisana o tè alla radice di genziana
2 grammi (1 o 2 cucchiaini) di radice di genziana per ogni tazza di acqua bollente (150-200 ml circa). Lasciare in infusione dai 3 ai 10 minuti, per un sapore più o meno deciso. Filtrare e consumare.
Decotto depurativo
Inserire circa 50 grammi di radice all'interno di 500 ml di acqua fredda. Lasciare che raggiunga la temperatura di ebollizione e continuare a fuoco lento per 20 minuti. Spegnere e lasciar posare per 10 minuti, filtrare ed utilizzare.
Alcolato
Da una ricetta antica dei pastori di montagna, preparare una bevanda a base di radice di genziana, macerando in grappa una manciata di radice essiccata da bere non prima di un mese.
Tintura a base di radice di genziana
Macerare 50 grammi di radice di genziana in 200 ml di alcool a 60° in un contenitore sigillabile. Far trascorrere da due a-sei settimane lasciando il composto riposare al buio. Filtrare ed utilizzare all’occorrenza, assumendo 10-20 gocce di tintura tre volte al giorno prima dei pasti. Può essere aggiunta all'acqua o al succo di frutta.
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Tisana digestiva
- 30 gr di radice di Genziana
- 30 gr di radice di Angelica
- 40 gr di Cumino dei prati
Mescolare i tre ingredienti e conservare in un contenitore richiudibile ermeticamente.
Preparare la tisana versando una tazza di acqua calda a circa 90°C su 3 gr di miscela. Bere nel dopo pasto.
Decotto eupeptico e digestivo
- 30 gr di radice di Genziana
- 35 gr di radice di Curcuma
- 35 gr di radice di Tarassaco
Mescolare i tre ingredienti e conservare in un contenitore che sia richiudibile ermeticamente.
Preparare un decotto lasciando sobbollire con acqua per 10-15 minuti 3 gr di miscela per ogni tazza di acqua. Lasciar posare per 10 minuti, filtrare e bere prima che si raffreddi.
Tisana carminativa
- 15 gr di radice di Genziana
- 15 gr di radice di Rabarbaro
- 30 gr di Finocchio
- 40 gr di foglie di Menta piperita
Mescolare i tre ingredienti e conservare in un contenitore richiudibile ermeticamente.
Preparare la tisana versando una tazza di acqua calda a circa 90°C su 5 gr di miscela. Bere nel dopo pasto per combattere la formazione di gas nella pancia e nel tratto gastro intestinale, agisce anche sulla cistifellea, che aiuta a svuotarsi della bile verso il duodeno.
Liquore alla genziana
Un’antica ricetta, che è una elaborazione dell’alcolato, tipica delle zone alpine centrali dell’Italia.
- 1 litro di vino bianco
- 250 ml di alcool puro
- 50 gr di radice di genziana essiccata
- 2 chiodi di garofano
- 1/2 stecca di cannella
- 250 gr di miele o di zucchero
- 1 buccia di limone
Sistemare le spezie e la genziana in un barattolo richiudibile e ricoprire con il vino bianco. Lasciare quindi macerare per 15-20 giorni in un ambiente buio, agitando il composto qualche volta.
Filtrare ed aggiungere il dolcificante scelto e solo alla fine versare l’alcool. Trasferire quindi il tutto in una bottiglia di vetro e lasciare riposare un mese prima di consumarlo dopo i pasti come digestivo.
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Si sconsiglia l’assunzione da parte di coloro che sono affetti da ulcere allo stomaco, non è indicata quando si soffre di ernia iatale e di iperacidità gastrica. Per precauzione non assumere in gravidanza e durante l’allattamento, non somministrare ai bambini.
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Si racconta che nel periodo del suo regno in Illiria il re Gentius somministrò un decotto a base di genziana al suo esercito, messo fuori combattimento da una febbre misteriosa. Da questo episodio la pianta prese il nome di questo sovrano che le affidò le sorti del suo regno.
Usata per anni nella preparazione di bevande alcoliche era tra gli ingredienti della birra prima dell’introduzione del luppolo. Anche il vino alla genziana era conosciuto e diffuso e si serviva come aperitivo per favorire l’appetito degli ospiti alle succulenti cene nel XXVIII secolo.
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La Gentiana Lutea è una pianta erbacea perenne che si è sviluppata nelle zone fredde dell’Europa. Diffusa in Italia lungo l’arco alpino il suo fusto raggiunge all’incirca i due metri di altezza. Cresce spontanea ad alta quota nei terreni acidi.
Le foglie sono opposte e venate e la fioritura avviene tra luglio e settembre quando sfoggia dei fiori di un bel giallo intenso. La parte di maggiore interesse curativo sono le radici, spesse e lunghe anche oltre il metro.
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Gentiana Lutea root