Ginkgo Biloba Foglie - Tisana/Infuso
Costituenti chimici: Ginkgolidi (A, B, C), flavonoidi (quercetina, isoramnetina, kampferolo, catechine, proantocianidine, acido cumarico), polisaccaridi, aminoacidi, flavoni (apigenina, luteolina), fenoli, chetoni.
Nome famiglia: Ginkgoaceae
Parte della pianta utilizzata: foglie in taglio tisana
Conservazione: conservare la confezione ben chiusa in un luogo fresco ed asciutto, al riparo da fonti di luce, calore ed umidità.
Utilizzo in breve: usare le foglie per preparare un infuso, lasciando in infusione 1-2 cucchiaini in una tazza di acqua per 5-10 minuti.
Proprietà in breve: antiossidanti ed antinfiammatorie, migliora la circolazione e le funzioni cognitive, aumentando la concentrazione e la memoria. Utile nel trattamento dei disturbi circolatori come vene varicose, flebiti, cellulite e vasculiti.
Controindicazioni in breve: non assumere in gravidanza ed allattamento o in caso di disturbi della coagulazione. Consultare un medico se si seguono terapie con anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici e FANS.
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Il Ginkgo Biloba è una pianta millenaria originaria della Cina, di cui si utilizzano le sue foglie che si sono dimostrate particolarmente benefiche sui disturbi della circolazione e sul miglioramento delle funzioni cognitive.
Le foglie di ginkgo sono infatti una ricca fonte di flavonoidi (come quercetina, catechine e proantocianidine), ovvero composti altamente antiossidanti capaci di neutralizzare l’azione dannosa dei radicali liberi, responsabili dello stress ossidativo.
Inoltre, i flavonoidi contenuti nella pianta, così come quelli presenti nel tè verde, nella centella asiatica e persino nella curcuma, apportano numerosi benefici anche alla rete capillare in quanto diminuiscono la permeabilità delle pareti vasali, aumentandone il tono e l’elasticità. Grazie a queste caratteristiche, preparati a base di ginkgo vengono frequentemente impiegati nel trattamento dei disturbi che riguardano la circolazione periferica, come vene varicose e varici, ma anche ritenzione idrica, cellulite, flebiti e vasculiti.
Le foglie sono inoltre ricche di derivati terpenici come ginkgolidi A, B e C, bilobalide e di acidi ginkgolici che insieme all’azione dei flavonoidi svolgono importanti funzioni antiossidanti ed antinfiammatorie che possono risultare utili in caso di cardiopatie, artriti o malattie dell’intestino irritabile. La pianta è nota anche per i suoi benefici a livello cerebrale, in quanto sembra stimolare le funzioni cognitive, la memoria e la concentrazione, favorendo l’afflusso di sangue al cervello.
Le foglie di ginkgo biloba vengono impiegate per la preparazione di infusi, sia usate da sole che in associazione con altre erbe; hanno un gusto molto particolare, amarognolo ed astringente e per questo si preferisce utilizzarle con l’aggiunta di un dolcificante.
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Il ginkgo biloba è ampiamente utilizzato nella Medicina Tradizionale Cinese grazie ai suoi effetti benefici sulle funzioni cerebrali e sulla circolazione; in particolare in passato trovava largo impiego nel trattamento degli acufeni, dell’angina pectoris ed ipertonia (aumento patologico del tessuto muscolare).
Tutt’oggi preparati a base di foglie di ginkgo si sono dimostrati utili in quanto:
Migliorano la circolazione: grazie alla presenza di terpeni, soprattutto di ginkgolide B, il ginkgo è un perfetto antiaggregante piastrinico, capace infatti di inibire il loro fattore di attivazione (PAF) causa di coagulazione del sangue e di processi infiammatori. Per questo motivo è un ottimo stimolante della circolazione, utilizzato per aumentare il flusso sanguigno e prevenire il rischio di malattie cardiovascolari (ictus ed infarto) ma anche trombosi venose, aterosclerosi e cardiopatie ischemiche. La ricchezza di flavonoidi contribuisce invece a rinforzare i vasi sanguigni e a proteggerli dalla permeabilità, favorendo una circolazione ottimale anche in caso di vene varicose, cellulite, flebiti, vasculiti (infiammazione delle pareti dei vasi sanguigni) e ritenzione idrica.
Effetti antiossidanti: essendo una ricca fonte di derivati terpenici e di antiossidanti come carotenoidi, vitamina C e flavonoidi, il consumo di ginkgo aiuta a neutralizzare i radicali liberi e a prevenire la perossidazione lipidica, responsabile di patologie cronico-degenerative. Tali sostanze fungono infatti da veri e propri “spazzini”, capaci di annullare i radicali liberi che prodotti in eccesso accelerano i processi di invecchiamento cellulare, portando anche all’insorgenza di patologie degenerative piuttosto gravi come alcune forme tumorali.
Migliorano le funzioni cognitive:il consumo di preparati a base di ginkgo biloba è associato ad una corretta funzione cerebrale in quanto la pianta ha dimostrato di avere grandi benefici sulle attività cognitive, sulla memoria e sulla concentrazione grazie alla presenza di sostanze antinfiammatorie ed antiossidanti. Il ginkgo infatti, stimolando la circolazione, favorisce l’afflusso di sangue al cervello, rinforza le cellule cerebrali e agisce su alcuni neurotrasmettitori in modo da aumentare memoria e concentrazione. Viene per questo consigliato ai soggetti sottoposti a stress costante che necessitano di mantenere alto il livello di attenzione e concentrazione ma anche agli anziani per prevenire malattie neurodegenerative come demenza senile ed Alzheimer.
Altre proprietà: estratti di ginkgo si sono dimostrati efficaci nel ridurre l’intensità e la frequenza delle vertigini (di origine vascolare) ma anche nel trattamento degli acufeni. Alcuni studi riportano le potenziali proprietà antitumorali della pianta che sembrerebbe capace di distruggere le cellule maligne in caso di carcinomi epatici; sono però tutt’ora in corso studi e ricerche che ne attestino l’effettiva efficacia.
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Con le foglie essiccate di ginko biloba si prepara un infuso particolarmente indicato in caso di mancanza di attenzione e concentrazione, utile per migliorare le performance mentali sia nello studio che nel lavoro, soprattutto nei periodi di particolare affaticamento, quando corpo e mente vengono sottoposti a stress continui.
Infuso di ginkgo
Per preparare l’infuso con le foglie di ginkgo biloba è sufficiente versare 1-2 cucchiaini da tè in una tazza (250ml) di acqua bollente; coprire e lasciare in infusione per 5-10 minuti. Al termine filtrare e consumare 2-3 tazze al giorno. Potrebbe essere necessario dolcificare la bevanda con miele, zucchero, sciroppo d’agave o altro dolcificante a causa del suo gusto astringente, non gradevole a tutti.
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L’utilizzo di preparati a base di ginkgo biloba sono controindicati in gravidanza ed allattamento e nei soggetti che soffrono di disturbi della coagulazione. Se si stanno assumendo farmaci antiaggreganti piastrinici, FANS o anticoagulanti è bene consultare il proprio medico. L’assunzione in dosi eccessive potrebbe causare nausea, vomito, diarrea e disturbi all’apparato digerente. Da evitare il consumo anche prima di interventi chirurgici, per scongiurare il rischio di emorragie.
Non consumare in caso di allergia o ipersensibilità ad uno o più componenti.
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La pianta di ginkgo biloba ha una storia millenaria ed è ritenuta un vero e proprio “fossile vivente” (definizione attribuita da Charles Darwin), comparso sulla Terra almeno 250 milioni di anni fa.
A darli maggior rilievo furono principalmente i monaci giapponesi che lo consideravano un albero sacro capace di proteggere dagli spiriti maligni chiunque lo possedesse; per questo motivo tutt’oggi è possibile osservare alcuni antichissimi esemplari presso i più famosi templi giapponesi come quello di Hosen-ji a Kyoto.
Nominato nei più antichi trattati di medicina cinese, la pianta veniva largamente utilizzata per il trattamento delle malattie respiratorie come l’asma e nei problemi di circolazione, ritenuto un utile alleato per la salute del cuore e delle funzioni cerebrali.
La sua storia è legata anche ad un evento tragico ovvero all’esplosione della bomba nucleare di Hiroshima, che oltre a provocare la morte di migliaia di persone, rase l’intera città al suolo. In seguito all’esplosione sopravvissero solo sei esemplari di Ginkgo la cui parte interrata rimase in vita, dando alla luce nuovi germogli; tutt’oggi i sei esemplari sono stati ricollocati in diversi punti del Giappone, diventando simbolo di rinascita e speranza per la nazione.
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La pianta di Ginkgo Biloba, conosciuta anche come albero di capelvenere, è originaria della Cina e del Giappone e si presenta come un albero eretto che può raggiungere un’altezza di 25-40 metri.
Si tratta di un albero molto ramificato, di forma piramidale negli esemplari più giovani ed ovale in quelli più longevi; la corteggia di colore argento, tende ad assumere una tonalità brunastra durante la maturazione mentre le foglie si caratterizzano per il loro colore verde chiaro e la forma a ventaglio. In autunno le foglie assumono una colorazione giallo dorata rendendo l’intero albero bellissimo e molto decorativo. La pianta non presenta veri e propri fiori ma piccoli coni, sia maschili che femminili.
Sia le foglie che i semi e la polpa della pianta sono commestibili; in particolare i semi sono considerati molto prelibati nella cucina tradizionale cinese ed usati nella preparazione del tradizionale chawanmushi, una sorta di zuppa solida a base di uova.
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Ginkgo Biloba foglie