Zen Henné Biologico Rajasthan Rosso Intenso - Freddo

Origine: India (Rajasthan)
Costituenti chimici: 2-idrossi-1,4-naftochinone (lawsone)

Origine: India (Rajasthan)
Aspetto: polvere verde di consistenza finissima
Odore: Caratteristico, erbaceo

Utilizzo in breve: versare gradualmente l’acqua nella polvere e mescolare per ottenere una pasta liscia. Applicare sui capelli e lasciare in posa da 30 a 60 minuti fino a 2-3 ore. Risciacquare abbondantemente solo con acqua.

Proprietà in breve: colorante naturale, rende i capelli più robusti e lucenti; copre i capelli bianchi

Controindicazioni in breve: testare eventuali reazioni allergiche su una porzione di pelle. In gravidanza o allattamento, chiedere un consulto medico prima dell’utilizzo. Non usare in caso di favismo.

L’henné Rajasthan rosso intenso è una varietà di henné molto pregiata e dall’elevato potere tintorio. Ricavato dall’essiccatura e dalla macinazione delle foglie di Lawsonia Inermis, al tatto è una polvere finissima ed impalpabile di colore verde, che non contiene impurità.
La sua purezza e l’assenza di elementi sabbiosi, rende questo henné facilmente applicabile sui capelli, in quanto una volta mescolato con acqua, crea una pasta molto cremosa e liscia, facile anche da risciacquare.
La polvere di henné Rajasthan è naturale al 100% in quanto non è addizionata con sostanze o coloranti artificiali come il picramato; quest’ultimo è un colorante di origine sintetica che può essere presente in alcuni tipi di henné o nelle tinte per accrescere il potere tintorio.
L’assenza di tale additivo, rende l’henné Rajasthan un prodotto molto sicuro sulla pelle e sul cuoio capelluto, in quanto a differenza del picramato, non provoca gonfiore o arrossamento della cute, eccetto in casi di allergia alla pianta. In ogni caso, prima dell’utilizzo è sempre consigliato fare un test sulla pelle per accertare l’assenza di allergie verso i componenti del prodotto.
Per quanto riguarda il colore, l’henné Rajasthan, essendo di origine indiana, come tutti gli henné provenienti da questa area, regala un bellissimo tono di rosso freddo molto intenso, con sfumature rubino e ciliegia. È possibile apprezzare il colore rosso vivace soprattutto sui capelli chiari o biondi, mentre sui capelli bruni, esso regala dei riflessi rossi accentuati che possono tendere anche al violaceo e che risplendono soprattutto alla luce solare.
Come tutti gli henné, anche l’henné Rajasthan copre alla perfezione i capelli bianchi anche con una sola applicazione; il colore risulterà di un rosso vivace ed acceso e potrà essere uniformato con altre applicazioni o con l’aggiunta di erbe tintorie come katam, mallo di noce o indigo, se si vuole scurire.
Ad ogni modo tono di rosso che si ottiene, dipende dal colore di base dei capelli e dall’aggiunta di sostanze nel composto; è il caso ad esempio del limone o dell’aceto che tendono a modificare il tono da un rosso più freddo ad uno più caldo/mattone.

L’henné Rajasthan viene utilizzato come colorazione naturale per i capelli, perfetta per sostituire le tinte ed altri trattamenti chimici, che utilizzati nel tempo, tendono a sfibrare e rovinare i capelli, rendendoli secchi ed ingestibili.
Si tratta di un henné di alta qualità che, oltre ad avere una resa tintoria elevata, dona ai capelli moltissimi benefici, li rinforza dalla radice e li rende più luminosi, sani e corposi.
La caratteristica che differenzia l’henné dalle colorazioni chimiche è data dal meccanismo di colorazione: l’henné, al contrario di una tinta chimica, avvolge solo la corteccia del capello, che è uno strato superficiale, penetrando nella cheratina e legandosi ad essa. Questo vuol dire che la struttura più profonda non viene intaccata e quindi il fusto non subisce alcun tipo di aggressione; al contrario, l’henné lo irrobustisce sempre di più, man mano che si procede con le applicazioni. Dopo la prima applicazione è possibile ottenere delle varianti di colore diverse, a seconda del colore di base dei proprie capelli; più saranno chiari, più il rosso sarà acceso ed evidente. Questo perché l’henné è un tipo di colorazione vegetale che tinge tono su tono, creando nel tempo degli strati di colore rosso sui capelli (processo chiamato “stratificazione”.
Se i capelli sono chiari o biondi, l’henné Rajasthan puro (usato cioè da solo) li colorerà con un rosso freddo vivace ed intenso; mentre se i capelli sono neri o castani, si potranno apprezzare dei riflessi rossi al sole, che nel tempo e con l’uso di alcune erbe tintorie come l’alcanna potranno diventare violacei.
Per il fatto di tingere tono su tono, con l’henné non è possibile schiarire i capelli, ma solo scurire con un bel rosso il colore originale. Inoltre, le sfumature di rosso possono variare in base alle varietà di lawsonia utilizzata e si distinguono in: rosso freddo e rosso caldo.
Gli henné dai toni rosso freddo, sono quelli che regalano ai capelli un colore di rosso accesso ed intenso, dal rubino/ciliegia al violaceo; gli henné dal tono caldo si caratterizzano invece per il colore più chiaro, ramato/arancio, che può arrivare ai toni mattone/castano.
Come detto, il tono dipende dalla varietà della pianta: gli henné originari del nordafrica, come Marocco ed Egitto, conferiscono in genere colorazioni dai toni caldi per eccellenza, mentre quelli provenienti dall’India (come l’henné del Rajasthan), dal Pakistan o dall’Iran, sono principalmente henné dai toni piuttosto freddi.
L’henné del Rajasthan è quindi un henné tipicamente freddo, che copre perfettamente anche i capelli bianchi già dalla primissima applicazione. All’inizio si otterrà un colore rosso brillante, che può essere scurito con un secondo passaggio, aggiungendo un’erba tintoria scurente come il katam o l’indigo, oppure procedendo con il tempo a stratificare il colore.

Usare l’henné, a differenza di come possa sembrare, non è difficile ma basta fare solo un po’ di pratica iniziale per avere dimestichezza con la preparazione e l’utilizzo vero e proprio.
Innanzitutto per prima cosa bisogna accertarsi di avere la giusta quantità di polvere per coprire tutti i capelli; le dosi di henné necessaria variano in base alla lunghezza dei propri capelli ma anche a quanto questi sono folti.

Indicativamente si può fare riferimento alle seguenti quantità:

• Capelli molto corti: 30-50 gr
• Capelli corti: 50-70 gr
• Capelli alle spalle: 100 gr
• Capelli a metà schiena: 150-200 gr
• Capelli alla vita: 250 gr

Tali dosi vanno ovviamente riadattate in base ai propri capelli, aumentandole in caso di capelli molto folti; dopo il primo utilizzo è comunque più facile individuare la quantità giusta per coprire tutti i capelli e quindi ci si può regolare facilmente su quanto henné acquistare ed usare.
Inoltre bisogna ricordare che se dopo aver applicato l’henné, ne dovesse avanzare un po’, si può sempre conservare in congelatore e farlo scioglierlo a bagnomaria quando lo si vuole riutilizzare. Congelare l’henné non è un problema in termini di resa del colore, in quanto un henné congelato non perde la sua capacità tintoria, ma al contrario si è dimostrato che la sua tonalità sarà di un rosso ancora più freddo. Quindi il consiglio è di prepararne sempre un po’ di più, rispetto alle dosi indicative e congelarlo in caso di esubero.

Attrezzatura necessaria
Per preparare ed applicare l’henné sono necessari:

• Una ciotola di plastica o vetro
• Un cucchiaio di legno
• Un paio di guanti
• Pellicola trasparente per alimenti o una cuffia per doccia
• Capellino di lana o turbante in microfibra o asciugamano caldo (necessari solo in inverno)

Preparazione
La preparazione dell’henné può avvenire in due modi diversi che si contraddistinguono per il tempo di riposo del composto. Prima di essere applicato sui capelli, l’henné deve rilasciare il suo pigmento colorante, ovvero il lawsone, la molecola che consente di tingere i capelli. Tale componente deve essere rilasciato nei giusti tempi e con le giuste modalità affinché l’henné abbia la sua massima capacità tintoria.
I suoi tempi di rilascio dipendono principalmente da due fattori che sono la temperatura dell’ambiente ed il tempo in cui si lascia “riposare” il composto; il principio di base è che più la temperatura è alta e più il colorante verrà rilasciato velocemente. In un ambiente freddo ed utilizzando acqua fredda, il rilascio del lawsone invece può richiedere diverse ore o addirittura giorni.
Inoltre, un altro principio molto importante da ricordare è che una volta rilasciato, il lawsone deve raggiungere il picco di colore per avere la massima resa tintoria. Come sapere quando è il momento giusto?
Il grafico sottostante è molto esplicativo in quanto indica le diverse reazioni dell’henné (in questo caso preparato con succo di limone e acqua) nel tempo e con temperature differenti.

Sulla linea orizzontale sono riportati i diversi tempi di ossidazione (ovvero di riposo) del composto, mentre nella colonna di sinistra vengono indicate le diverse temperature dell’ambiente in cui l’henné si prepara e si lascia a riposo. Nelle zone in verde sono indicati i momenti in cui l’henné, a quella temperatura ed entro quelle ore di “riposo”, non ha ancora rilasciato sufficiente colore per tingere; in rosso invece sono riportati i momenti in cui esso rilascia il picco di colore e quindi è pronto per l’uso, mentre nelle aree in giallo si evidenziano i momenti in cui l’henné comincia a perdere capacità tintoria, esaurendola con il passare delle ore e dei giorni.
Come si può ben vedere più sono alte le temperature e meno tempo impiega il composto per rilasciare il picco di colore; per esempio ad una temperatura di 40°, il rilascio avviene immediatamente e l’henné può essere subito applicato; al contrario se ad esempio in casa c’è una temperatura di 25°, si dovranno aspettare circa 12 ore per il rilascio del colore e quindi per l’applicazione.
Queste tempistiche possono leggermente variare in base al tipo di henné, ma sono necessarie per una buona riuscita del colore.

Tenendo conto di queste dinamiche, si può preparare l’henné in due diverse modalità:

• Usare acqua a temperatura ambiente e farlo ossidare per più ore (da calcolare in base al grafico)
• Usare acqua calda (40° circa) ed applicare immediatamente

In cosa si differenziano i due procedimenti? Sostanzialmente non ci sono differenze importanti in termine di colorazione, ma si è dimostrato che un henné preparato con acqua a temperatura ambiente e lasciato ossidare a lungo, duri di più sui capelli in quanto sembrerebbe che il pigmento si leghi meglio alla cheratina; inoltre l’ossidazione favorisce un tono ancora più freddo e per questo è maggiormente consigliata per gli henné dai toni rosso ciliegia.
Per quanto riguarda la preparazione vera e propria, nel primo caso bisogna mescolare la polvere di henné del Rajasthan con acqua a temperatura ambiente ed amalgamarla con un cucchiaio di legno. Mescolare bene fino ad eliminare tutti i grumi e coprire con una pellicola, lasciando il composto a riposo per un tempo variabile, che va calcolato in base al grafico. Per il rilascio del colore, potrebbero essere necessarie anche 12-24 ore (in base alla temperatura), ma per capire se l’henné è pronto, basta osservare la superficie della pasta: se si sarà formato uno strato più scuro di colore, allora il composto è pronto per essere applicato.
Se si vuole seguire il procedimento più rapido che non comprende l’ossidazione, si mescola la polvere di henné con acqua calda ad una temperatura di 40°; una volta ottenuta una pasta liscia si stende direttamente sui capelli in quanto con le alte temperature il colore viene rilasciato in pochissimo tempo. L’acqua deve essere calda ma non bollente, altrimenti il colore verrebbe compromesso.

Applicazione
Ci sono diversi metodi per applicare l’henné sui capelli, il più efficace è dividerli in ciocche e stenderlo singolarmente partendo dalle radici fino alle punte. Ad ogni modo prima di cominciare è necessario coprirsi con una mantellina (come quelle delle tinte) ed indossare dei guanti in quanto l’henné macchia sia le mani che gli indumenti.
Dopodiché si preleva una parte di pasta e si stende sui capelli direttamente con le mani o usando un comune pennello per tinte. Procedere così a coprire tutte le ciocche e una volta finito, avvolgere i capelli in una pellicola per alimenti o cuffia da doccia. Alla fine si copre la testa con un capellino o un asciugamano che sono utili per mantenere la testa al caldo. La pellicola è un elemento necessario per non far passare aria e quindi per non permettere alla pasta di seccarsi, per questo va utilizzata sempre; un eventuale copertura invece è utile sono nei mesi più freddi.

Tempi di posa
I tempi di posa dell’henné Rajasthan non sono molto lunghi in quanto il suo potere tintorio è molto marcato. Mantenere l’impacco sui capelli per almeno 30 - 60 minuti per ravvivare il colore, per un effetto riflessante e nelle pre-colorazioni; sono sufficienti dalle 2 alle 3 ore per un rosso carico, ben evidente e brillante.
Trascorso il tempo necessario, l’henné può essere risciacquato con abbondante acqua al fine di eliminare tutti i residui di polvere dai capelli; non è consigliato usare lo shampoo durante il lavaggio in quanto questo farebbe scaricare un po’ il colore, ma se necessario si può usare un prodotto molto delicato.
Qualora dopo il lavaggio, le lunghezze dovessero risultare secche, si può applicare una noce di balsamo, da usare con parsimonia in quanto anch’esso farà scaricare una parte di colore.
A questo punto si può procedere al normale styling, tendendo conto che il colore ottenuto non sarà quello finale; l’henné infatti continua ad ossidare in testa e per questo tenderà a scurirsi nel giro di qualche giorno. Bisognerà quindi attendere 2-3 giorni, senza fare lo shampoo, per apprezzare il colore definitivo.

Durante la preparazione si possono aggiungere all’henné Rajashtan alcune erbe tintorie che modificano il colore, da scegliere in base alla tonalità che si desidera.

Tra queste ci sono:

• Per un colore più scuro: Indigo, mallo di noce o Katam, in percentuali diverse in base al colore che si vuole ottenere
• Per un colore più chiaro: si può “schiarire” il tono rosso con la Cassia Obovata
• Per un colore violaceo: aggiungere della polvere di alcanna, ibisco o di legno di campeggio
• Per un rosso più intenso: si possono mischiare altri tipi di henné freddi come Jamila, Dulhan, MDH o Karishma.

Altri ingredienti utili che non vanno a modificare il colore sono:

• Per coprire l’odore: aggiungere qualche goccia di fragranza naturale (senza oli), della polvere di vanillina per dolci o un pizzico di Javadhu.
• Per evitare la secchezza ed idratare i capelli: aggiungere delle sostanze emollienti come gel di katira, di aloe vera, di semi di lino, zucchero o miele.

Le controindicazioni dell’henné Rajasthan sono riferite principalmente ad eventuali reazioni allergiche dovute ad un’intolleranza alla pianta. L’allergia si presenta attraverso gonfiore e prurito del cuoio capelluto o della cute, che appare arrossata ed irritata.
Per evitare questi effetti collaterali, è bene fare sempre un test cutaneo se si è al primo utilizzo, in modo da verificarne la tollerabilità; basta applicare il composto sulla pelle, coprire con una pellicola ed attendere due ore. Risciacquare ed aspettare altre 48 ore in modo da monitorare la reazione della pelle.
L’uso dell’henné è sconsigliato ai soggetti con favismo, in quanto il 2-idrossi-1,4-naftochinone (ovvero il lawsone), genera crisi emolitiche che si manifestano attraverso febbre, ingiallimento della cute e difficoltà respiratorie.
Per quanto riguarda l’uso in gravidanza ed in allattamento, l’henné puro è considerato sicuro ma prima del suo utilizzo è bene consultare il proprio ginecologo.

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