Incenso Boswellia Serrata
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La Boswellia Serrata appartiene alla famiglia delle Burseraceae. In questa famiglia vengono racchiuse molte specie di piante che possiamo trovare in Africa, Arabia o India. La Boswellia Serrata è diffusa in quest’ultima. Predilige un terreno arido e resiste a condizioni climatiche ostili.
La pianta, conosciuta con il nome di “albero dell’incenso” raggiunge i sei metri di altezza. Presenta numerose ramificazioni ed una ricca chioma dal quale crescono le caducifoglie (la pianta si riposa durante i mesi aridi, dunque perde le sue foglie), dei bianchi fiori e dei piccoli frutti a drupa.
Da questa pianta si ricava una gommoresina aromatica. Si ottiene, nei mesi estivi ed autunnali, incidendo il tronco dell’albero con uno strumento di nome ‘menghaf’ che imprime da un lato l’albero e dall’altro accumula il liquido. Quest’ultimo viene fatto essiccare all’aria aperta per circa un mese e, dopo questo processo, si formano le cosiddette ‘lacrime’. Vengono rimosse tutte le impurità ed infine otterremo la resina o incenso che noi conosciamo. Assume una consistenza solida ed un colore bianco crema, quasi trasparente. Questa resina può essere bruciata come incenso, e viene comunemente chiamata Frankinsence, incenso indiano, salai guggal e Shallaki oppure viene somministrata come medicina.
Per le sue proprietà terapeutiche viene utilizzato da molti secoli, soprattutto nella medicina ayurvedica e indiana, ma è principalmente conosciuto come incenso da bruciare durante i rituali e culti religiosi.
L’incenso Boswellia Serrata contiene i seguenti principi attivi:
- Acidi tetraciclici, acidi triterpenici, acidi boswellici (donano l’aroma);
- Polisaccaridi: galattosio, arabinosio;
- Acidi palmitico, stearico, oleico, linoleico;
- Saponine, olio essenziale, gomme;
- Beta sitosterolo, flobafeni, triterpenoidi.
Curiosità: L’incenso può essere chiamato anche “olìbano” che deriva da “al-lubàn”. Quest’ultimo, in arabo, equivale a “bianco” riferendosi al colore della resina che viene filtrata dagli alberi per la produzione dell’incenso.
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L’Incenso Boswellia Serrata possiede un profumo intenso in grado di donare un senso di tranquillità. Presenta inoltre numerose proprietà terapeutiche, in particolare quella antinfiammatoria. Può essere utilizzato anche in cosmesi per i vantaggi che apporta alla pelle. Rinforza infine il sistema immunitario e sembra che aiuti a contrastare le cellule tumorali.
Presenta le seguenti proprietà: Antinfiammatorie, antiartritiche, espettoranti, antiasmatiche, analgesiche, digestive, astringenti, antisettiche, antibatteriche, antipiretiche, emmenagoghe, ipertensive, sedative, anti iperlipidemica, drenante, anti aterosclerotico, cardioprotettivo.
Proprietà aromatiche
- Il profumo emanato dalla resina bruciata si narra possa purificare e benedire il luogo nel quale viene incendiato. Allontana difatti gli spiriti malvagi da luoghi o anime umane.
- Svolge un perfetto contributo per migliorare la meditazione ed è in grado di elevare le vostre capacità mentali e ad incitarvi a prendere una decisione seguendo il proprio volere.
- Tramite questa fragranza si poteva trasmettere un messaggio di positività agli dei, poiché veniva da loro apprezzato. Per questi motivi veniva usato nei rituali religiosi.
- L’aroma dell’incenso dona un senso di pace e tranquillità all’animo umano, alleviando depressione e ansia.
- Veniva inoltre utilizzato durante riti funebri o per glorificare i viventi.
Proprietà cosmetiche
- Idratante: Nutre la cute sensibile ed impura. Contribuisce ad incrementare la produzione di collagene elasticizzando la pelle. Inoltre, recenti studi, affermano che previene la comparsa di smagliature e piaghe.
- Antisettico: Può essere un rimedio per combattere foruncoli, acne, rossori, dermatite e per alleviare l’orticaria.
Proprietà terapeutiche
- Antinfiammatorio: Grazie all’ acido boswellico sembra che la boswellia serrata sia un ottimo inibitore di un enzima infiammatorio (5-lipossigenasi), senza nessun danneggiamento. Agisce soprattutto a livello gastro intestinale contro colite ulcerose, edemi e morbo di Crohn. Combatte anche le infezioni ai tessuti come tendinite e miositi.
- Antiartritico: Stimola la circolazione e dona sollievo in caso di gonfiori, dolori o rigidità articolari. Si può utilizzare quindi in caso di infiammazione cronica delle arterie contro artrite, artrosi, bursiti, osteoartrite, gotta e reumatismi.
- Analgesico: Calma il dolore, soprattutto quello che colpisce le articolazioni e la schiena ed inoltre aiuta ad ottenere sollievo dal mal di testa cronico.
- Espettorante/Antiasmatico: La presenza di acidi triterpenici apporta vantaggi alla funzione respiratoria rivelandosi utile contro tosse, raffreddore, bronchite, infezioni alla gola ed ai polmoni. Infine è ottimo per alleviare l’asma.
- Digestivo: Facilita la digestione e protegge il sistema digestivo, in particolare il fegato e l’apparato gastro intestinale. Può essere utilizzata in caso di diabete e per contrastare la dissenteria e la diarrea.
- Ipertensivo: Sembra funzionare come ipertensivo per ridurre la pressione. Inoltre diminuisce i livello di colesterolo e trigliceridi.
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L’Incenso Boswellia Serrata presenta proprietà aromatiche, cosmetiche e terapeutiche. Viene principalmente bruciata come incenso, ma può essere somministrata come medicina o utilizzata in cosmesi.
- Uso aromatico: Bruciare la resina di boswellia serrata per cospargere l’aria di un profumo intenso che dona un senso di tranquillità. È utile anche per recepire le sue proprietà espettoranti.
- Uso cosmetico: Si può ricavare l'olio da inserire come ingrediente (circa 150mg) in pomate ed unguenti. Può essere inoltre utilizzato come fissativo in profumi, saponi, creme, lozioni e detergenti, per conferirgli le sue proprietà ed un profumo orientale.
Avvertenze: Ricevere il consenso del medico se si desidera utilizzare, terapeuticamente o cosmeticamente, la boswellia serrata durante la gravidanza e allattamento. Seguire lo stesso consiglio in caso di ipersensibilità.
Controindicazioni: Non presenta controindicazioni o interazioni farmacologiche. La sua assunzione, però, può provocare, sebbene abbastanza raramente, vomito o affezioni cutanee. È preferibile non ingerirne per oltre sei mesi e di non applicarlo sulla cute per oltre un mese. A differenza di molte medicine antinfiammatorie, questa non porta alcun effetto negativo al livello gastro intestinale, cartilagineo o altro.