Semi di Cumino Verde
Origine: India
Costituenti chimici: olio essenziale (costituito principalmente da carvone e limonene) flavonoidi, tannini, mucillagini, acido oleico, acido linoleico, vitamine del gruppo B, vitamina A, C, E, K, calcio, ferro, potassio, fosforo, magnesio, manganese, selenio e sodio.
Nome famiglia: Apiaceae
Aspetto: semi interi
Colore: marrone
Odore: speziato e pungente
Parte della pianta utilizzata: frutto
Conservazione: Conservare in un luogo fresco ed asciutto, lontano dalla luce e dall’umidità. Tenere la confezione ben chiusa o trasferire il contenuto in un barattolo con chiusura ermetica.
Utilizzo in breve: inserire nella preparazione di piatti a base di carne, pesce, verdure, pasta, riso, cous cous, prodotti da forno sia dolci che salati. Utile per preparare tisane sgonfianti e digestive o collutori rinfrescanti.
Proprietà in breve: digestive, carminative, antispasmodiche, antibatteriche, antisettiche, antiossidanti. Contrasta il gonfiore addominale, stimola una corretta digestione, rinfresca l’alito e dona sollievo dall’acidità gastrica.
Controindicazioni in breve: Non assumere in gravidanza ed allattamento o in caso di allergia alla pianta. Non utilizzare nei bambini di età inferiore ai 6 anni. Non è indicato per persone affette da patologie al fegato.
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I semi di cumino verde sono i frutti della pianta Cuminum cyminum, un arbusto originario dell’India e del Mediterraneo Occidentale, appartenente alla famiglia delle Apiaceae.
Si caratterizzano per la forma sottile ed allungata, molto somigliante nell’aspetto ai semi di anice e di finocchietto; il sapore è pungente e speziato, molto aromatico e gradevole, più intenso rispetto ai semi di finocchio con il quale condivide gli stessi benefici sull’apparato digerente.
I semi vengono raccolti a completa maturazione, dopodiché vengono lasciati essiccare e commercializzati sia interi che in polvere, principalmente come spezia ad uso culinario.
Già anticamente, il cumino rappresentava una delle spezie più diffuse per aromatizzare le pietanze, costituendo un ingrediente cardine per molti rimedi della medicina Ayurvedica, destinati soprattutto al trattamento di tre organi principali: fegato, intestino e stomaco.
Ad oggi il loro utilizzo è rimasto pressoché invariato in quanto, oltre che come aromatizzanti, vengono utilizzanti nei disturbi della digestione, per contrastare il gonfiore addominale, stimolare l’appetito e donare sollievo a coliche e crampi intestinali.
Il cumino presenta anche proprietà disintossicanti, poiché viene ritenuto capace di incoraggiare l’eliminazione delle tossine dall’organismo ma anche disinfettare le mucose gastro intestinali, riattivare il metabolismo e favorire la funzionalità del pancreas.
Tali capacità sono attribuite principalmente al contenuto di olio essenziale presente nei semi, composto prevalentemente da limonene e carvone, due sostanze dalle capacità antisettiche, digestive, antinfiammatorie ed antispastiche.
Si affiancano anche un buon contenuto di minerali (tra cui magnesio, ferro, calcio, potassio e fosforo) e di vitamine, principalmente vitamina C, A, K, E, vitamine del gruppo B.
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I semi di cumino, per il loro particolare gusto pungente, sono tra le spezie più usate nella cucina africana ed Indiana, dove viene impiegato anche per comporre il noto curry indiano o i masala (miscele di spezie), ma diffuso anche in Messico, usato principalmente in alcune varianti del guacamole.
Secondo la medicina ayurvedica, il cumino è una spezia benefica per i tre Dosha, poiché rappresenta un ottimo tonificante per l’apparato digerente; viene spesso abbinato con i semi di coriandolo e di finocchio, per aumentare i benefici sullo stomaco e sull’intestino degli individui Vata, Pitta e Kapha.
I semi interi, possono essere usati per la preparazione di bevande e tisane digestive, oppure aggiunti a piatti freddi o caldi. Se leggermente tostati, possono inoltre essere ridotti in polvere ed usati più facilmente all’interno delle ricette.
Al cumino sono attribuite le seguenti proprietà:
Digestive: capace di stimolare la produzione di enzimi pancreatici che intervengono nel processo digestivo, il cumino è un ottimo alleato per chi soffre di digestione lenta e difficoltosa, utile anche per digerire cibi pesanti e ricchi di grassi, o nei periodi in cui lo stomaco è maggiormente affaticato. Aiuta inoltre a contrastare la perdita di appetito.
Carminative: il cumino viene usato come rimedio sgonfiante poiché favorisce l’eliminazione dei gas presenti nello stomaco e nell’intestino. Tisane a base di questa spezia, vengono consigliate in caso di flatulenza, meteorismo, aerofagia e fermentazioni intestinali, nonché per donare sollievo dal gonfiore scaturito dopo un pasto abbondante.
Antispasmodiche: allevia gli spasmi addominali ed intestinali, anche in caso di gastriti e coliti sia dovuti ad un fattore ansioso che causati da infezioni batteriche. Utile anche nei periodi di stress, per migliorare i sintomi del colon irritabile e per sedare le coliche.
Antiacide: rimedi a base di cumino possono donare sollievo in caso di eccessiva secrezione acida dello stomaco. Utili per questo in caso di ulcere peptiche, bruciore di stomaco, acidità gastrica, reflusso acido ed eruttazioni acide, che spesso sono causate anche ad un indebolimento della mucosa di stomaco ed intestino.
Anti alitosi: si tratta di una spezia rinfrescante, capace di contrastare l’alito cattivo, sia se masticata al naturale che se usata sotto forma di collutorio. Allo stesso tempo aiuta a disinfettare il cavo orale poiché agisce come antisettico ed antibatterico.
Stimolanti: ad alto contenuto di vitamina K, un composto indispensabile per la formazione della protrombina che interviene nella coagulazione del sangue, il cumino migliora la circolazione sanguigna, prevenendo la comparsa di vene varicose. Protegge il cuore ed è utile in caso di ciclo mestruale abbondante.
Antisettiche ed antibatteriche: agisce come disinfettante delle mucose gastro intestinali, inibendo la proliferazione di batteri responsabili di infiammazioni a stomaco ed intestino. Allo stesso modo agisce anche come antinfiammatorio per la pelle; l’infuso, usato come tonico, risulta infatti utile anche in caso di acne e pelle infiammata.
Ipocolesterolemizzante: consumare regolarmente semi di cumino, interi o in polvere, può aiutare a ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue migliorando così il profilo lipidico.
Attivanti del metabolismo: il contenuto di minerali tra i quali spiccano magnesio, manganese, calcio e potassio, conferiscono al cumino verde la capacità di velocizzare il metabolismo così da bruciare i grassi in eccesso. A tale scopo va inserito in una dieta adeguata che prevede anche la giusta dose di attività fisica.
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I semi di cumino sono un’ottima spezia aromatizzante, utile da usare in qualsiasi pietanza o per la preparazione di rimedi e bevande digestive e sgonfianti, da solo o insieme ad altre spezie aromatiche.
Usi in cucina
Come aromatizzante: Il cumino è una spezia indispensabile per la preparazione di molti piatti tradizionali sia indiani che africani, tra cui l’hummus di ceci ed i falafel (polpettine di ceci). Può essere inserito nei piatti a base di verdure (sia al forno che alla griglia), in zuppe di legumi, minestre, sughi e marinature oppure nei prodotti da forno sia dolci che salati come biscotti, taralli, cracker, torte e grissini. Dona ai piatti un sapore speziato e pungente, esaltando anche il gusto di cous cous, pasta, riso e piatti a base di carne o di pesce (arrosti, stufati, sformati ecc).
Miscela di spezie: se tostati insieme ad altre spezie e macinati finemente, sono ottimi per creare mix di spezie (masala) aromatici; si sposano bene con coriandolo, zenzero, pepe, semi di senape e chiodi di garofano.
Latte speziato: con i semi si prepara un latte aromatico e speziato, che unisce i benefici del cumino con quelli digestivi del coriandolo. Basta tostare 2 cucchiai di semi di cumino e 2 di coriandolo e macinarli finemente. Far bollire due tazze di acqua e versare un cucchiaio di questa polvere, lasciando cuocere per 2 minuti. Aggiungere una tazza di latte e portare ad ebollizione. Al termine filtrare e consumare caldo.
Usi per la salute
Infuso digestivo e sgonfiante: preparare una tisana digestiva e sgonfiante facendo bollire 2 tazze d’acqua con un cucchiaino di cumino e uno di semi di finocchio. Dopo l’ebollizione, spegnere la fiamma e lasciare in infusione per 10 minuti. Infine filtrare e bere dopo i pasti principali.
Collutorio: far bollire un cucchiaio di semi in due tazze di acqua, aggiungendo qualche seme di cardamomo. Dopo qualche minuto spegnere la fiamma e filtrare il liquido, lasciandolo raffreddare. Usarlo come collutorio naturale per fare dei gargarismi, utili per profumare l’alito e disinfettare la bocca.
Acqua di cumino: si tratta di una bevanda tradizionale indiana che sfrutta le proprietà digestive e disintossicanti del cumino. Per prepararla basta aggiungere mezzo cucchiaino di semi leggermente schiacciati in una tazza di acqua e lasciarli macerare per tutta la notte. Al mattino si filtra e si consuma a digiuno. All’acqua di cumino si possono aggiungere anche delle foglie di menta per aumentare l’azione digestiva, della cannella o del miele in caso di affezioni respiratorie.
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Tisana digestiva
- 25 gr di semi di cumino
- 25 gr di fiori di camomilla
- 25 gr di menta piperita in foglie
- 1 litro di acqua
Mescolare le erbe ed usare 30 gr di miscela in infusione in un litro di acqua. Consumare una tazza dopo i pasti principali per favorire la digestione.
Tisana depurativa
- 30 gr di radice di tarassaco
- 20 gr di semi di cardo mariano
- 20gr di radice di curcuma
- 20 gr di foglie di menta piperita
- 10 gr di semi di cumino
Unire tutti gli ingredienti ed usare 5 gr di miscela per 150 ml di acqua bollente, lasciando in infusione per circa 10 minuti. Consumare 1-2 volte al giorno.
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Non assumere in gravidanza ed allattamento o in caso di allergia alla pianta. Non utilizzare nei bambini di età inferiore ai 6 anni. Non è indicato per persone affette da gravi epatopatie.
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Il cumino è una spezia conosciuta già all’epoca degli Egizi che la usavano come aromatizzante nel cibo ma anche per le sue proprietà medicamentose. Gli antichi Romani usavano il cumino sostituendolo al pepe, macinavano la spezia e lo spalmavano sul pane, per dargli più gusto ma anche per proteggerlo dai furti. Il cumino è citato in diversi testi sacri: nella Bibbia ad esempio viene menzionato tra le spezie più usate in quell’epoca.
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Il Cuminum Cyminum è un arbusto originario dell’India e del Mediterraneo Occidentale, diffuso poi anche in Cile e Messico. La pianta, raggiunge un’altezza di circa 30 cm e si caratterizza per i suoi steli sottili e ramificati con foglie filiformi. I fiori sono a forma di ombrello dal colore bianco al rosa tenue, mentre i semi dal colore dorato marrone ,rappresentano in realtà il frutto. Il cumino per crescere ha bisogno di terreni fertili ma asciutti, predilige clima caldi ma si sviluppa e anche in ambienti più freddi.
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Cumin seeds