Margheritina Fiori - Infuso/Decotto
Allergeni: pollini delle Asteraceae (dette anche Compositae)
Costituenti chimici: saponine, tannini, resina, glucosidi amari, flavonoidi, inulina.
Nome famiglia: Asteraceae
Parte della pianta utilizzata: fiori
Conservazione: conservare in contenitore ermetico, in luogo fresco ed asciutto.
Utilizzo in breve: uso interno, infuso con 2 cucchiaini per tazza d’acqua; uso esterno, decotto con 1 cucchiaino, da impiegare come collutorio, per impacchi, cataplasmi e tonico.
Proprietà in breve: espettorante, fluidificante, antiedemigena, bechica, antinfiammatoria, diuretica, detergente, depurativa, diaforetica, spasmolitica, tonificante.
Controindicazioni in breve: non utilizzare in gravidanza e durante l’allattamento. Non impiegare in caso di allergia, valutare le allergie crociate. Prima dell’uso topico effettuare un patch test per verificare la tollerabilità personale.
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La Tisana di fiori di Margheritina si ottiene con l’estrazione a caldo dai fiori della Bellis perennis. L’estratto della Margherita comune o pratolina, come viene chiamata per la sua presenza nei campi erbosi, è utilizzata dalla fitoterapia e nella medicina popolare, non solo in Europa e in Occidente.
I romani erano soliti usare la Margheritina per curare le ferite, i medici applicavano degli impiastri con il suo succo per trattare i soldati in battaglia. Nel periodo medievale l’estratto trovava applicazione nei trattamenti topici e localizzati per lenire i traumi provocati da urti, quali contusioni, fratture ossee, gonfiori e lividi.
Secondo la medicina popolare con la tisana di Margheritina si curano le affezioni delle vie respiratorie. Veniva usata per i dolori articolari, anche le forme croniche dell’artrite e dei reumatismi. Il suo impiego si è esteso nella cura della vescica, dei reni e nel trattamento della stipsi. Usata per prendersi cura del fegato e dei disturbi ad esso collegati e per la sintomatologia dolorosa legata alle mestruazioni.
L’odierna fitoterapia con l’infuso di Margheritina tratta i disturbi delle vie respiratorie superiori, in particolare è un rimedio utilizzato per curare la tosse e abbassare la febbre. Per la sua azione drenante è impiegata per raccogliere il siero che si forma nelle cavità polmonari, l’estratto fluidifica ed aiuta ad espellere il muco.
Utile per trattare le infiammazioni che conducono al mal di testa, rimedio per le vie urinarie, per la difficoltà ad espellere l’urina, per le sedimentazioni di renella nelle cavità renali. Calma gli spasmi del tratto digerente, migliora la motilità intestinale. Agisce sul bruciore di stomaco, stimola l’azione di fegato e cistifellea per migliorare la digestione.
Impacchi e lavaggi con l’estratto della droga sono utilizzati per la pelle sensibile che trova giovamento dalle sue applicazioni calmanti e riequilibranti. Sulla pelle impura agisce come tonico dalle capacità astringenti. La Margheritina, il fiore dell’innocenza e dell’eterna giovinezza, è impiegata nei trattamenti per la pelle stanca e matura.
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Il principale composto a cui far risalire le capacità dell’estratto di Margheritina si attribuiscono alle saponine. Queste sostanze, semplificando in pochi passaggi la loro azione, transitando negli organi stimolano le loro funzioni provocando un’irritazione che si dimostra benefica per l’organismo.
Antinfiammatoria: Seguendo l’antica saggezza della medicina popolare la tisana di Margheritina tratta la bronchite e le affezioni delle vie respiratorie. Migliora la respirazione ed idrata i tessuti del cavo oro faringeo. Aiuta in caso di lividi e traumi, con le saponine che promuovono il riassorbimento del sangue e contrastano lo stato infiammatorio dei tessuti colpiti. Lenisce le irritazioni di dermatiti ed eczemi e decongestiona la pelle impura con brufoli.
Espettorante: Le saponine della sua composizione sono riconosciute come ausilio per i bronchi, che vengono aiutati a liberarsi dei muchi in eccesso. Esse provocano l’espulsione dell’espettorato con una stimolazione dei tessuti, che provocati da una favorevole irritazione si contraggono e permettono l’espulsione dei muchi attraverso i colpi di tosse.
Fluidificante: Prima ancora dell’azione descritta le saponine, con la loro capacità di modificare la tensione superficiale dei liquidi, rendono più fluido il muco in modo che che l’eliminazione possa avvenire più semplicemente.
Digestiva: L’estratto è in grado di trattare numerosi disturbi del sistema digerente. Alcune terapie si rivolgono alle stesse saponine che nell’intestino determinano il benefico assorbimento dei nutrienti da parte della mucosa. Viene impiegato per riequilibrare l’intestino, oltre che la stipsi tratta anche la diarrea, migliorando la peristalsi intestinale agisce come blando lassativo. La sua attività antispasmodica si rende utile in caso di crampi digestivi. Agisce sui disturbi dello stomaco, contrasta la gastrite, stimola la funzione di fegato e cistifellea.
Antiemorragica: Aiuta nel caso di mestruazioni abbondanti e restituisce tono e vigore alle pareti indebolite dell’utero. Utile in caso di dolori legati alla comparsa delle mestruazioni, per l’azione decongestionante delle mucose uterine.
Diuretica: Solo dopo aver attraversato l’intero organismo le saponine arrivano ai reni e qui, sempre compiendo un’azione stimolante, migliorano la diuresi aumentando il flusso di urina espulsa. Con l’estratto si tratta la cistite e le infiammazioni delle vie urinarie. Buon agente disintossicante, purifica il sangue ed aiuta ad eliminare le tossine nocive per l’organismo.
Febbrifugo: L’estratto dei fiori, grazie alla sua capacità diaforetica che consente di regolare la temperatura e all’azione diuretica, può essere impiegato come un rimedio per abbassare la febbre. La sua attività rinfrescante dona sollievo alle mucose del cavo oro-faringeo interessato dagli stati influenzali e dalle infiammazioni.
Detergente: Le saponine sono glicosidi dall’azione tensioattiva, aggiunte all’acqua formano una soluzione colloidale che produce schiuma se agitata. La capacità di questa miscela si manifesta attivamente sulla pelle grassa ed impura, dove è in grado di sciogliere ed asportare i grassi e recuperare il giusto equilibrio lipidico.
Elasticizzante: Sulla pelle invecchiata che ha perso tono l’estratto di Margheritina viene impiegato per migliorare la compattezza dei tessuti. Stimola la produzione di collagene utile a recuperare le fibre danneggiate, aiuta a rendere la pelle fresca e vitale.
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I fiori della Margheritina sono utilizzati per preparare infusi e tisane, con il consumo della bevanda per via orale. Sotto forma di impacchi e cataplasmi viene impiegata localmente per le infiammazioni e per un’azione stimolante, lenitiva e rigenerante.
Uso interno
Infuso alla Margheritina
Dosi: 2 cucchiaini di droga in un tazza (150-200 ml) di acqua.
Preparazione: Versare l’acqua bollente sui fiori essiccati, coprire e lasciare in infusione per 10 minuti, filtrare e consumare tre volte nell’arco della giornata.
Tonico della mente: Utilizzare per infondere energia in caso di stanchezza, molto utile nei bambini che manifestano pigrizia e svogliataggine.
Uso esterno
Decotto di Margheritina
Dosi: 1 cucchiaio di fiori in 200 ml di acqua.
Preparazione: Mescolare la droga all’acqua in un pentolino e portare all’ebollizione. Lasciar bollire per 10 minuti, spegnere il fuoco e far scaricare per altri 10 minuti, filtrare ed utilizzare anche fino a tre giorni dopo la preparazione.
Tonico della pelle: Preparare l’estratto per uso esterno come da indicazioni, applicare sul viso anche con un vaporizzatore. La sera pulire il viso, applicare il tonico ed eventualmente spalmare la crema idratante utilizzata abitualmente, al mattino applicare anche dopo il trucco un leggero velo di estratto.
Collutorio: Per alleviare il mal di gola e le infiammazioni della bocca utilizzare l’estratto come soluzione lenitiva, praticando risciacqui e gargarismi.
Impacchi: Applicare l’estratto sulla fronte imbevendo del tessuto per regolare la temperatura alta in caso di febbre. In questo caso, per le sue numerose proprietà specifiche si consuma anche la tisana per uso orale. Applicando l’estratto sugli occhi con una compressa di cotone imbevuta si lenisce l’infiammazione degli occhi.
Cataplasmi: Pestare una manciata di fiori e ridurla in polvere, aggiungere acqua fino a creare una sostanza cremosa. Per un’azione interna riscaldare fino all’ebollizione, spalmare il composto tra due strati di tessuto e applicare sulla zona interessata. Per trattare la pelle irritata procedere come indicato precedentemente, ma applicare le garze solo una volta raffreddate.
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La Margheritina in foglie è impiegata in sinergia con:
- foglie di Melissa per un’azione spasmolitica;
- foglie di Salvia per le infiammazioni del cavo orale e per la sintomatologia pre e post periodo mestruale.
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Non utilizzare in caso di allergia ai suoi componenti, prestare attenzione alle allergie crociate, potrebbe causare reazioni alle persone sensibili ad altre Asteraceae. Prima dell’impiego esterno effettuale un test per verificare la tollerabilità. Dopo l’applicazione sulla parte interna del braccio attendere 12/24 ore e verificare la reazione cutanea, in caso di irritazioni o bruciori non utilizzare il prodotto.
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Il nome scientifico probabilmente deriva da bellis che significa grazioso o anche leggiadro, e perennis per la sua vita vegetativa a ciclo perenne. Pianta cosmopolita, nella lingua parlata in Tibet è la vita che rinasce, mentre per i tedeschi è il piccolo fiore di Maria.
Nei paesi a lingua inglese è daisy, la parola composta da day’s ed eye, quindi l’occhio del giorno, per la sua caratteristica di restare aperta nelle ore diurne e richiudersi al tramonto.
Nella mitologia classica la margheritina rappresenta l’innocenza, come narra la storia della ninfa Bellide. Il guardiano della primavera, Vertumno, la vide danzare con il suo amore Efigeo e se ne innamorò perdutamente. Aggredì gli amanti per separarli e fare sua la ninfa ma, mentre Efigeo morì per l’aggressione, Bellide pur di sfuggire scelse di tramutarsi nel fiore.
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La Margheritina è una pianta perenne che si sviluppa come un cespuglio, originaria dell’Europa. Raggiunge l’altezza media di 15 centimetri, non è munita di fusto ma di numerosi steli. La radice a fittone la tiene saldamente ancorata al terreno, le foglie si posizionano nella parte bassa dello stelo, sono verdi, ricche di nervature e con margine dentato. I fiori sono quelli tipici della specie, disposti alla sommità dello stelo, composti da infiorescenze a capolino di colore giallo e centrali, circoscritte da una corona di ligule dal colore bianco.
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Bellis Perennis Flower