Mimosa Tenuiflora Corteccia (Tepezcohuite) - Decotto
Origine: Sud America
Costituenti chimici: flavonoidi, saponine, tannini, oligoelementi, dimetiltriptamina (allucinogeno).
Nome famiglia: Leguminosae
Parte della pianta utilizzata: corteccia
Conservazione: conservare in luogo fresco e asciutto.
Utilizzo in breve: uso esterno, applicare il decotto di corteccia puro o in combinazione con altri ingredienti. Polverizzare la corteccia per un’applicazione diretta, preparare creme, paste ed unguenti, aggiungerla ai detergenti per corpo e capelli.
Proprietà in breve: antibatterica, antiossidante, antinfiammatoria, attivatrice del microcircolo, astringente, riepitelizzante e cicatrizzante.
Controindicazioni in breve: non ingerire il decotto, non mangiare la corteccia, evitare il contatto con gli occhi.
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La Tisana della corteccia di Mimosa tenuiflora è ottenuta da una pianta sempreverde originaria dell’America centro meridionale, conosciuta in Messico con il nome di Tepezcouhite. In passato aveva il nome botanico di Mimosa hostilis, oggi utilizzato come sinonimo della pianta. Dai tempi dei Maya, un popolo vissuto dal 2000 a.C. in America centrale, si conoscono gli effetti benefici e sorprendenti di questa corteccia sulla pelle.
La parte utilizzata della Mimosa tenuiflora è la corteccia e da questa si preparano un decotto e una polvere cha possono essere utilizzati solo per somministrazioni locali, esclusivamente esterne. Le applicazioni topiche seguono il principio dell’assorbimento transdermico ed agiscono direttamente sullo strato corneo fino a raggiungere gli strati più profondi della cute, con un’azione rigenerante, di stimolo al microcircolo sanguigno, con una capacità antiossidante molto marcata.
I suoi effetti sulla pelle sono eccellenti, qualità che ha dato alla pianta il nome di Albero della pelle. La medicina dei guaritori del centro e sud America la utilizzava per curare ferire, ulcere e ustioni con la polvere ottenuta dalla frantumazione della corteccia applicata direttamente sulle zone da trattare. L’uso di questa poderosa pianta è continuato in Messico fino ai nostri giorni, mentre in occidente la scoperta dei suoi attivi risale al secolo scorso, quando alcuni ricercatori hanno iniziato ad interessarsi ad essa per una cura massiva venuta alle cronache, di cui si narra in dettaglio nella sezione dedicata alla storia della pianta.
La sua azione si è dimostrata efficace nel trattamento di ulcere, per la cicatrizzazione di ogni genere di lacerazione, in caso di scottature, per il suo effetto sulle pelli invecchiate, con rughe e solchi, nel combattere la degradazione dell’acido ialuronico, nella rigenerazione cellulare, nel migliorare la microcircolazione e nel favorire la proliferazione dei fibroblasti.
La corteccia di Mimosa tenuiflora oggi la si ritrova nella composizione di numerosi prodotti dermo- cosmetici dalle proprietà cicatrizzanti e rigeneranti. La pianta contiene una serie di principi attivi che la rendono ideale se applicata per uso esterno.
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Le qualità della corteccia di Mimosa tenuiflora scoperte empiricamente dai Maya sono state riconosciute negli anni ‘90 dello scorso secolo, quando la sperimentazione con i suoi procedimenti scientifici ne hanno verificato la validità.
La corteccia dei rami più giovani contiene flavonoidi, saponine, oligoelementi e tannini.
Tutte le qualità di questa droga convergono nell’azione congiunta, a largo spettro, per una guarigione completa della pelle ferita, con piaghe, lesioni, scottature ed ustioni, ulcere, ulcere varicose o diabetiche. L’attività della corteccia è indicata anche in caso di pelle irritata da dermatiti e psoriasi, bolle ed abrasioni.
L’iter dell’azione della corteccia sulla pelle si articola nella purificazione della zona, nella disinfezione della stessa, nell’inibizione dell’ossidazione, per proseguire con una buona irrorazione a livello di microcircolo che evita edemi e ristagni per completarsi con la cicatrizzazione.
Durante il processo di guarigione gli stati flogistici vengono alleviati e la cute si rimargina in breve tempo, non intervenendo nessun impedimento alla remissione della lesione.
Antiossidante: l flavonoidi sono riconosciuti come attivi antiossidanti che ostacolano l’azione dannosa dei radicali liberi, attivi in questa corteccia che rilascia i suoi benefici sulla pelle da curare. Gli stessi flavonoidi hanno capacità antinfiammatoria e drenante, utili nel dare un supporto alla pelle danneggiata nel processo di riepitelizzazione.
Stimolanti del microcircolo: Nell’azione transdermica i flavonoidi e le saponine lavorano sul microcircolo raggiungendo i capillari venosi, migliorando la microcircolazione, scongiurano la formazione di ristagni a livello linfatico e sanguigno. Le saponine in particolare hanno la capacità di attrarre il flusso sanguigno per un’irrorazione intensa a livello di microcircolo periferico, nella zona di applicazione della sostanza.
Anti-ialuronidasi: I flavonoidi bloccano la formazione dell’enzima ialuronidasi, responsabile della degradazione dell’acido ialuronico, elemento necessario del tessuto connettivo per assicurarne idratazione ed elasticità, caratteristiche importanti non solo dal punto di vista estetico.
Antinfiammatoria: I tannini, di cui questa droga è ricca, insieme ai flavonoidi agiscono in sinergia per restringere i pori e ridurre la permeabilità cellulare a livello cutaneo. Gli oligoelementi inibiscono l’attività degli enzimi deputati ad innescare l’infiammazione.
Astringente ed antiemorragica: I tannini a contatto con la proteina della mucosa esercitano un’azione costrittiva che la rende quasi del tutto impermeabile alle aggressioni esterne, oltre che capace di bloccare il flusso sanguigno verso l’esterno.
Riepitelizzante: La corteccia, grazie agli oligoelementi, stimola la riproduzione delle cellule epiteliali, necessaria per il ricambio funzionale dell’epidermide, soprattutto in caso di lesioni, scottature, irritazioni ed abrasioni.
Proprietà antimicrobiche: L’azione della corteccia per uso topico è simil-antibiotica, poiché i suoi attivi agiscono in sinergia per frenare la proliferazione di batteri.
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Uso esterno
La corteccia di Mimosa tenuiflora ha un utilizzo esterno. I suoi attivi possono essere scaricati nell’acqua con un’infusione adatta ad una corteccia, quindi con un decotto da applicare direttamente sulla pelle.
Decotto di corteccia di Mimosa tenifluora
Dosi: 10-20 grammi, un litro di acqua
Unire la corteccia all’acqua in una pentola e portare ad ebollizione. Spegnere, coprire e lasciare in infusione per 20 minuti. Filtrate ed utilizzate l’acqua per fare degli impacchi nelle zone da trattare (meglio se con miscela tiepida).
Corteccia in polvere
Un ulteriore modo di utilizzarla è quello di polverizzarla, per un’applicazione sulle zone interessate da ripetere 2- o 3 volte al giorno.
La polvere ottenuta dalla macinazione della corteccia miscelata con olio e cera d’api, potrà essere utilizzata anche per preparare una pomata, utilissima per la pelle, oppure per comporre un unguento o una pasta, da applicare 2- o 3 volte al giorno.
Il prodotto in polvere formerà sulla pelle uno strato superficiale di colore scuro, che protegge ferite ed infiammazioni cutanee, mentre all’interno avviene il processo di guarigione.
La polvere della corteccia viene utilizzata:
- direttamente sulle bruciature di secondo e terzo grado;
- aggiunta al sapone neutro per dermatiti, acne, pelli mature, smagliature;
- per preparare pomate adatte alle riepitelizzazione delle lesioni cutanee, le ustioni lievi, le irritazione della pelle, sulle macchie, per i funghi, per la psoriasi e negli herpes;
- negli shampoo, per ridurre irritazioni, forfora e caduta dei capelli;
- in aggiunta alla crema al collagene per rigenerare la cute e rallentare la formazione di rughe.
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Maschera Viso
- 1 cucchiaio di polvere di corteccia di Mimosa tenuifluora
- 1 cucchiaio di miele
- 1 goccia di olio essenziale di sandalo (facoltativo)
Sistemare gli ingredienti in una ciotola e mescolare a lungo per ottenere una pasta uniforme. Se resta dell’impasto è possibile conservarlo in un contenitore con coperchio solo per qualche giorno.
Applicare la maschera con la punta delle dita sul viso pulito, evitando la zona perioculare. Lasciar agire per 15 minuti. Risciacquare e asciugare.
Crema viso
- 55 ml di olio di Mandorle
- 50 ml di olio di Cocco
- 14 gr di cera di api
- 15 gr di corteccia di Mimosa tenuiflora
- 13 ml di olio d'Oliva
- 3 ml di olio di Rosa canina
Sciogliere la cera d’api a bagnomaria, intiepidirla ed aggiungerla alla corteccia precedentemente sistemata in una ciotola, poi addizionare gli oli, uno per volta. Conservare in un barattolo chiuso ed applicare come una normale crema viso.
Maschera antiacne
Mescolare la stessa quantità di polvere di Tepezcohuite all’argilla (bianca o rossa). Aggiungere acqua o dell’olio di sesamo, fino ad ottenere una pasta densa e modellabile. Spalmare uniformemente sul viso e lasciare in posa 15 minuti, poi risciacquare con acqua.
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Decotti a base di Mimosa tenuifluora vanno utilizzati SOLO ESTERNAMENTE.
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L’uso del Tepezcouhite ai nostri giorni risale all’applicazione della sostanza in occasione di eventi catastrofici verificatisi in Messico negli anni ’80, che provocarono gravi ustionati, trattati con applicazioni locali della corteccia dell’Albero della pelle. I risultati sono stati sbalorditivi, i grandi ustionati, la cui pelle era stata bruciata al 60%, videro la loro epidermide ricostruirsi con eccezionale rapidità. Già dopo 15 giorni una prima ricostruzione, dopo 26 giorni la guarigione era quasi completa ed al termine del ciclo di applicazioni di 90 giorni, la pelle appariva completamente ricostruita, secondo le caratteristiche di ognuno, in base alla pigmentazione ed alla struttura pilifera, senza tracce della terribile ustione.
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La Mimosa tenuiflora, è una pianta sempreverde, originaria dell’America Centrale e meridionale, che raggiunge anche i 10 metri di altezza. Lo sviluppo avviene tra gli 800 ed i 1000 metri di altitudine.
Le foglie pinnate sono di un verde brillante. La corteccia è la droga della pianta, ottenuta dai suoi giovani rami.
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Mimosa Tenuiflora L. corteccia