Olio di Semi di Goji
Origine: India
Costituenti chimici: acido linoleico (58 – 74%), acido oleico (14 – 39,4%), acido palmitico (5 – 7,6%), acido stearico (2,7 – 6,5%), vitamina (E, C), β-catotene, minerali, aminoacidi, polisaccaridi.
Nome famiglia: Solanaceae
Aspetto: liquido
Colore: da chiaro ad opaco
Odore: caratteristico
Parte della pianta utilizzata: semi
Punto d’infiammabilità: circa 93° C.
Conservazione: conservare in contenitori ermetici, in luogo fresco ed asciutto.
Utilizzo in breve: uso esterno, applicare sul viso e sul corpo dopo la detersione, sui capelli con impacchi e maschere, nelle miscele con altri attivi per realizzare sieri, creme e lozioni.
Proprietà in breve: antiossidante, protettivo, riparatore, bilanciamento dei nutrienti, rigenerante, riepitelizzante, uniformante, antiage, lenitivo, stimolante del microcircolo.
Controindicazioni in breve: prima dell’uso topico praticare un patch test cutaneo per verificare la tollerabilità personale.
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L’Olio di semi di Goji è un prodotto vergine, ottenuto dalla pressione a freddo dei semi della Lycium barbarum. La sua è una consistenza leggera lo rende un buon olio vettore. Ha un tocco setoso, con una penetrazione in profondità che non lascia residui oleosi e patine grasse in superficie. Indicato per le pelli sensibili, per la cute delicata, viene consigliato per uniformare la pelle con irregolarità.
L’olio, con la sua azione protettiva è un sostegno per la pelle, aiuta a mantenere l’equilibrio, particolarmente necessario quando la cute per la sua natura sensibile è più vulnerabile alle sollecitazione esterne. Conosciuto come un potente agente antiossidante, riduce lo stress ossidativo a cui è sottoposta la cute nell’arco della giornata. Rinforza la barriera di protezione con l’acido linoleico, un lipide che è parte integrante delle ceramidi.
L’uso costante e regolare di questo fluido ha un’azione levigante sulle rughe, tende la superficie cutanea rafforzando l’effetto uniformante. Nutre i tessuti e bilancia l’apporto dei nutrienti, migliora il grado di elasticità cutanea e previene la secchezza dei tessuti. Il suo effetto si riconosce in una pelle più omogenea dove le imperfezioni vengono appianate, grazie alla riduzione dell’iperpigmentazione. Tratta le macchie cutanee, lentiggini e segni dell’età, oltre che postumi dell’acne e di cicatrici.
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La componente grassa dell’olio di Goji è una ricca miscela di acidi grassi saturi, mono e polinsaturi con potenzialità ed applicazioni molto estese. Una formula chimica che abbonda di acido linoleico, un grasso essenziale, il più presente nell’epidermide, la parte più esterna del tessuto cutaneo. Uno dei componenti delle ceramidi, molecole atte a proteggere il tessuto e l’organismo dalle aggressioni esterne. L’acido oleico svolge un’azione elasticizzante, rende la pelle morbida e soffice al tatto. Migliora l’uniformità del tessuto con la sua attività cicatrizzante e ricostruttiva. Mantiene la pelle giovane e vitale grazie al potere di idratazione profondo che realizza nelle applicazioni.
L’acido palmitico componente, insieme ad altri grassi, dello strato corneo della pelle. Apporta le sue molecole per rinforzare la struttura protettiva della cute, mantiene l’equilibrio del PH cutaneo. L’acido stearico ha un’azione emolliente con un’intensa idratazione regalata alla cute nelle applicazioni. Rinforza il film lipidico che funziona da schermo per pelle e capelli.
Antiossidante: L’olio difende le membrane cellulari dallo stress ossidativo e dagli attacchi dei radicali liberi, aiutandola a mantenersi giovane e sana. Una vera potenza antiossidante grazie all’apporto della vitamina C, dei polisaccaridi e dei carotenoidi della sua composizione che proteggono anche dai raggi UV e dal foto-invecchiamento cutaneo.
Riequilibrante: L’olio compie un’azione di bilanciamento dei nutrienti, aiuta la pelle secca e matura bisognosa di idratazione, riporta ai livelli ottimali il grasso delle pelli impure. La sua composizione e fluidità prevengono la formazione di sedimentazioni grasse, come i grani di miglio, cumuli bianchi che si addensano principalmente nella zona perioculare.
Rigenerante: L’olio svolge un’azione di rinforzo del metabolismo cutaneo, con la produzione della vitamina D e l'immagazzinamento dei lipidi necessari alla barriera protettiva. Stimola il rinnovamento delle cellule, mantenendo il funzionale turnover. La pelle viene resa compatta grazie alla ricostruzione ed alla riparazione delle cellule del tessuto cutaneo.
Uniformante: Le attività benefiche dell’olio rendono la superficie cutanea più liscia, con l’incarnato che acquisisce una piacevole luminosità. Presenti sulla superficie, sia quelle provocate dall’esposizione solare che quelle dell’età, le macchie si riducono con la pigmentazione che diviene più leggera e meno evidente.
Antiage: Con le applicazioni ripetute dell’olio la pelle recupera la sua struttura elastica, mentre la superficie viene levigata, grazie all’effetto tensore realizzato sui solchi delle rughe e sui segni dell’età.
Protettivo: Gli acidi grassi regalano protezione alla pelle grazie all’idratazione profonda ed alla ricostruzione del film lipidico. Grazie ad essi la barriera cutanea viene rinforzata per difendere il tessuto dalle aggressioni esterne.
Stimolante del microcircolo: La penetrazione dell’olio, che grazie ai suoi componenti raggiunge gli strati più profondi dell’epidermide, stimola la circolazione a livello del microcircolo. Migliora l’apporto dei nutrienti e la complessiva ossigenazione dei tessuti.
Riepitelizzante: L’olio è ricco di β-carotene, un precursore del retinolo. La vitamina A è una sostanza essenziale per il processo di rigenerazione cellulare, indispensabile per la salute dei tessuti ossei e per il mantenimento del benessere cutaneo.
Lenitivo: La consistenza leggera e delicata dell’olio lo rendono particolarmente adatto alle applicazioni sulle pelli sensibili e sulle pelli delicate. Ideale agente nutriente e riequilibrante nelle zone delicate del viso, come la zona perioculare.
Per i capelli: L’attività calmante si realizza efficacemente anche sul cuoio capelluto affetto da irritazioni, rossori e pruriti. L’olio tratta le desquamazioni, agendo come un attivo antiforfora. Con un’azione rimineralizzante rinforza i capelli dalla radice, allungandone la vita e ritarda il processo di incanutimento .
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Uso esterno
L’olio di semi di Goji viene applicato direttamente sulla pelle. Può essere utilizzato nelle preparazioni cosmetiche come ingrediente di sieri, creme e lozioni insieme ad altri oli e burri o attivi cosmetici. Le applicazioni sono utili per ogni tipologia di pelle, ideale l’impiego per la pelle delicata e per la pelle sensibile, agisce senza aggredire le parti più facilmente irritabili del viso e del corpo, come il contorno occhi.
Siero viso: Nelle applicazioni dirette utilizzare 5-8 gocce del prodotto e massaggiare la superficie del viso, del collo e del décolleté. Praticare l’applicazione anche prima della crema idratante utilizzata abitualmente.
Olio per il corpo: Per le applicazioni sul corpo spalmare l’olio sulla pelle pulita e leggermente bagnata nel dopo doccia o bagno.
Impacchi per capelli: Massaggiare il cuoio capelluto con poche gocce di olio per lenire le irritazioni e trattare la forfora. Praticare il trattamento prima dell’abituale shampoo, lasciandolo per 30 minuti in posa.
Maschere per capelli: Per trattare i capelli che necessitano di protezione o di recuperare il proprio equilibrio applicare l’olio sulle lunghezze. Tenere in posa un’ora o anche per tutta la notte, dopo aver rivestito i capelli raccolti nella pellicola alimentare. Al termine della posa lavare con lo shampoo o praticare il co-wash con un balsamo adatto.
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Prima dell’uso si consiglia di testare il prodotto applicando un paio di gocce sulla parte interna del braccio. Attese 12/24 dall’applicazione verificare la risposta cutanea, in caso di rossori ed infiammazioni non è opportuno utilizzarlo.
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In Asia le bacche di Goji sono chiamate diamanti rossi, considerate come dei gioielli a cui si riconoscono preziose virtù benefiche per l’organismo intero e per la pelle in particolare.
La pianta giunse dalla Cina in Europa intorno alla seconda metà del 1600, andò ad arricchire la varietà dei giardini di Fulham Palace, la residenza dei vescovi londinesi. Da una testimonianza dell’epoca responsabile dell’introduzione fu il vescovo Henry Compton, un influente uomo politico che deluso da un mancato riconoscimento si dedicò alla sua seconda passione, la botanica e le piante esotiche.
La denominazione botanica dell’albero è stata definita nello scorso secolo da un botanico americano. Il nome deriva daLycium, la regione della Licia situata in Asia minore da cui origina, la seconda parola è, come spesso accade, un epiteto, barbarum è il termine usato per indicare il forestiero, dunque la pianta che viene da lontano.
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Il Lycium barbarum è un arbusto perenne, una pianta rustica che predilige i terreni leggermente acidi. Origina in Cina, nelle regione a clima più temperato, attualmente naturalizzato nelle regioni del nord Europa. Raggiunge i due metri e mezzo di altezza, le foglie sono di forma ovale, il colore varia da verde a grigio-verde. I fiori hanno l’aspetto di una campana, il colore è un viola molto leggero. I frutti sono bacche di colore rosso, che vengono prodotte dalla pianta alla fine dell’estate.
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Lycium barbarum Seed Oil