Shallaki Churna Polvere Bio di Boswellia Serrata
Origine: India
Costituenti chimici: acidi boswellici (in particolare acetil-11-cheto-beta-boswellico), saponine, gomme, oli essenziali, polisaccaridi
Nome famiglia: Burseraceae
Conservazione: conservare la confezione ben chiusa in un luogo fresco ed asciutto, lontano da calore ed umidità
Utilizzo in breve: sciogliere 1/3 di cucchiaino in un bicchiere di acqua ed assumere 3 volte al giorno lontano dai pasti
Proprietà in breve: antinfiammatorio ed analgesico, utile come coadiuvante nel trattamento di dolori articolari, artrite reumatoide, neuropatie, osteoartrite, artrosi.
Controindicazioni in breve: rispettare i dosaggi raccomandati. Consultare un medico in caso di patologie gastrointestinali.
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Bio Shallaki Churna è un integratore alimentare a base di polvere di Boswellia serrata, un’oleoresina proveniente dell’albero dell’incenso, più precisamente ricavata incidendo la corteccia del tronco e dei suoi rami.
Tale resina di colore bianco crema, viene ridotta in una polvere sottilissima, conserva tutti i principi attivi costituiti soprattutto da acido beta-boswellico, oli essenziali, saponine e gomme, che conferiscono al prodotto proprietà antinfiammatorie, analgesiche, astringenti, antisettiche e antiartritiche. La polvere di boswellia viene impiegata come coadiuvante nel trattamento di dolori articolari (reumatismi), artrite reumatoide, osteoartrite, tendiniti e gotta, in quanto i suoi principi attivi sono preziosi alleati per la salute delle ossa e delle articolazioni. La sua assunzione come antinfiammatorio e antidolorifico può essere utile in caso di infiammazioni al tratto gastro-intestinale che riguardano patologie come il morbo di Crohn, ulcere e coliti ulcerose, nonché neuropatie e fibromialgie.
Il formato in polvere è molto comodo da usare in quanto le dosi possono essere facilmente misurate con l’apposito dosatore, che consente di assumere la quantità giornalmente raccomandata, senza eccedere.
Il prodotto è inoltre vegan, senza glutine e senza lattosio.
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Conosciuta anche come incenso indiano, la Boswellia serrata può essere usata come coadiuvante nel trattamento di numerosi disturbi infiammatori cronici a carico di ossa e articolazioni, per la riconosciuta attività analgesica e antinfiammatoria.
Il merito delle sue proprietà è attribuito all’elevato contenuto di acidi boswellici, sostanze sottoposte a numerose ricerche e studi scientifici che sembrerebbero avere effetti positivi soprattutto sul trattamento dell’artrite reumatoide e dell’osteoartrite.
In particolare si è dimostrato come quattro acidi contenuti nella resina, siano in grado di inibire l’enzima 5-lipossigenasi (5-LO), coinvolto nella produzione di leucotrieni, ovvero delle molecole lipidiche, che hanno la funzione di mediatori e che contribuiscono alla formazione dei processi antinfiammatori.
La sua funzione è inoltre utile per limitare l’azione delle elastasi, ovvero enzimi che “distruggono” i tessuti infiammati. Ecco perché, in base a queste sue peculiarità, la boswellia serrata viene considerata come un vero e proprio antinfiammatorio e analgesico naturale, in grado di prevenire e trattare i processi degenerativi che possono indurre l’insorgenza dell’artrosi.
La sua azione può essere sfruttata anche nelle patologie di origine autoimmune, in quanto gli acidi boswellici si sono dimostrati utili nel ridurre la sintesi di autoanticorpi, che portano alla nascita di tali malattie; per questo motivo può essere un efficace aiuto nel trattamento della fibromialgia, di neuropatie e di artriti.
La sua attività antinfiammatoria agisce positivamente anche a livello gastro-intestinale, apportando benefici su diversi tipi di patologie infiammatorie come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa, andando a placare i dolori dovuti alle coliche addominali e a patologie intestinali croniche.
L’integratore alimentare a base di Boswellia Serrata in polvere, può essere assunto in tutte le circostanze che determinano dolori e infiammazioni articolari.
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Tendiniti e reumatismi: utile per calmare il dolore e l’infiammazione negli stati degenerativi delle articolazioni, è consigliata per il trattamento delle infiammazioni dei tessuti molli come i tendini, in caso di fibromialgia, reumatismi, dolori muscolari, artrosi e difficoltà motorie.
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Artrite reumatoide e osteoartrite: la sua azione antinfiammatoria aiuta a calmare il dolore e i sintomi associati a tali patologie, riducendo allo stesso tempo l’edema, senza danneggiare la mucosa gastrica.
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Morbo di Crohn e infiammazioni intestinali: la sua azione antinfiammatoria agisce a livello gastrointestinale contro diversi tipi di patologie croniche, ulcere, retto colite ulcerosa o infiammazione dell’ileo.
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Neuropatie: gli acidi boswellici possono inoltre rappresentare un valido aiuto placare il dolore e l’infiammazione in presenza di neuropatie periferiche.
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Sciogliere 1/3 di cucchiaino da tè in un bicchiere di acqua e consumare 3 volte al giorno lontano dai pasti. La dose giornaliera raccomandata è di circa 2,5 – 3 gr di prodotto.
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L’utilizzo prolungato di integratori a base di Boswellia serrata può portare, in rari casi, effetti collaterali a carico del sistema gastrointestinale che si manifestano generalmente con dolori addominali, nausea e diarrea.
A livello cutaneo possono invece manifestarsi eruzioni cutanee o dermatiti. In caso di disturbi gastrointestinali è quindi consigliato rivolgersi preventivamente al proprio medico curante, per valutarne l’assunzione.
Rispettare i dosaggi giornalieri raccomandati e non eccedere con le dosi. Verificare la presenza di eventuali allergie ad uno o più componenti prima di procedere con l’assunzione.
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La resina ricavata dall’albero di Boswellia è stata per secoli utilizzata nella fitoterapia indiana nel trattamento di malattie nervose, disturbi urinari, artrite, borsite e diarrea, mentre esternamente veniva impiegata per la cura di piaghe ed ulcere.
La gomma di Boswellia costituisce anche un incenso molto pregiato, utilizzato sin da tempi remoti durante i rituali religiosi nelle chiese greco-romane, dopo che fu importata dall’India e dall’Egitto. L’incenso ricavato dall’albero, definito anche come Frankincense (ovvero incenso franco, vero, schietto), era utilizzato come resina aromatica per le fumigazioni e nei rituali di purificazione degli ambienti, nei culti pagani e nelle cerimonie religiose, e spesso impiegato anche a scopi curativi.
L’incenso era inoltre usato dagli antichi egizi nelle pratiche di imbalsamazione e nella produzione di cosmetici e di profumi.
Curiosità:
- Il termine Boswellia fu attribuito dal botanico scozzese William Roxburgh, considerato il padre della botanica indiana, che probabilmente volle omaggiare John Boswell, medico inglese ed amico di famiglia.
- L’incenso viene chiamato anche olibano, termine che deriva dall’arabo al luban, ovvero bianco, indicando il tipico colore della resina.
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La pianta dalla quale si ricava la resina di Boswellia, è un albero ramificato che può raggiungere un’altezza di circa 6 metri; originario delle regioni indiane e pakistane, cresce spontaneamente anche nei territori dell’Africa Orientale, in Etiopia, Somalia e nell’Arabia meridionale, soprattutto nello Yemen e nell’Oman.
L’arbusto presenta un tronco grande e robusto, con una chioma ampia e una corteccia color cenere composta da scaglie sottili; le foglie caduche, di medie dimensioni, cadono durante la stagione più arida, quando cioè l’albero va a riposo. I fiori, di color bianco/crema, sono molto piccoli e profumati, riuniti in infiorescenze a grappolo mentre i frutti sono drupe rappresentati da piccole bacche carnose che contengono tre semi.
La resina si ricava incidendo la corteccia e, una volta fuoriuscita, comincia ad indurirsi lentamente a contatto con l’aria, assumendo la caratteristica trasparenza delle resine e una colorazione bianco crema. Ogni arbusto produce circa un chilo di resina all’anno.
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Indian frankincense (Shallaki, Boswelia serrata) *da agricoltura biologica - resina finemente macinata