Polvere di Semi di Ajwain - Spezia
Costituenti chimici: timolo (50-60%), fibre, carboidrati, vitamina (soprattutto del gruppo B), minerali (soprattutto calcio e ferro), p-cimene, alpha pinene, limonene.
Nome famiglia: Apiaceae
Sapore: pungente, amarognolo, fresco
Odore: fresco, balsamico, simile al timo
Colore: verde oliva
Conservazione: conservare in un luogo asciutto e fresco chiudendo bene la confezione, o trasferire in un contenitore di vetro con chiusura ermetica per conservare intatte le caratteristiche .
Utilizzo in breve: aggiungere a piatti caldi o freddi per donare un tocco esotico e speziato alla preparazione e per renderli più digeribili. Usare in bevande, tè ed infusi digestivi oppure per inalazioni espettoranti e decongestionanti.
Proprietà in breve: carminative, digestive, espettoranti, balsamiche, antispasmodiche. Allevia il gonfiore e favorisce la digestione dopo un pasto abbondante. Rende i cibi più digeribili. Aiuta a liberare le vie aeree.
Controindicazioni in breve: rispettare le dosi consigliate e non eccedere con il consumo per evitare effetti collaterali.
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La polvere di semi di Ajwain, in Italia conosciuti come Erba del Vescovo, è un prodotto largamente usato nella cucina indiana principalmente del sud, dove viene impiegata come condimento di cibi e bevande, in genere miscelata ad altre spezie.
Spesso è infatti inserita nelle miscele di masala, che vengono usate per dare un gusto speziato a riso, zuppe, legumi, pane e piatti tradizionali nonché bevande e tè.
I semi di ajwain sono caratterizzati da un colore verde oliva e nell’aspetto sono simili ai semi di cumino; si contraddistinguono però per il gusto molto più pungente e forte e per l’odore simile al timo e all’origano.
La pianta di Trachyspermum Ammi (o Carum ajowan) da cui si ricavano i semi e la loro polvere, appartiene alla famiglia delle Apiaceae, di cui fanno parte anche altre spezie come anice, finocchio, coriandolo e cumino. La caratteristica che le accumuna è la loro azione digestiva e sgonfiante che le rende ottime nella preparazione di bevande e rimedi contro il gonfiore addominale ed i sintomi di una cattiva digestione.
La polvere di ajwain, così come i semi dalla quale si ottiene, è ricca di timolo (50-60%), un olio essenziale che le conferisce un odore molto balsamico e che viene principalmente apprezzato per le sue capacità antisettiche, espettoranti ed antimicrobiche. È inoltre ricca di minerali, soprattutto ferro e calcio e di vitamine (principalmente del gruppo B).
Il suo consumo è potenzialmente utile per rinforzare il sistema immunitario, ma anche per alleviare l’acidità di stomaco e la costipazione, favorire la digestione e trattare le congestioni nasali.
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In cucina
La polvere di semi di ajwain, così come tradizionalmente avviene nella cucina indiana, può essere usata sia da sola che nelle miscele di spezie, per conferire a qualsiasi pietanza un sapore più fresco ed intenso.
È inoltre molto utile per prevenire meteorismo e flatulenza che alcuni cibi, come ad esempio i legumi, possono causare. Si può infatti aggiungere alla preparazione di fagioli, soia, ceci e lenticchie (sia interi che sotto forma di farina) per contrastare i classici effetti legati al gonfiore e per renderli al tempo stesso più digeribili.
Benefici sulla salute
I semi di ajwain sono stati per secoli usati dalla medicina ayurvedica nel trattamento dei disturbi gastrointestinali come spasmi intestinali, mal di stomaco flatulenza, inappetenza, dispepsia ed acidità.
Il consumo di ajwain stimola inoltre la funzionalità epatica e per questo che tradizionalmente era usato nel trattamento dei calcoli renali.
In particolare, la polvere aggiunta a cibi e bevande, può essere utile in caso di:
Gonfiore, cattiva digestione, inappetenza: il gonfiore addominale o la cattiva digestione, possono derivare da diversi fattori ed essere causati anche da un pasto abbondante. In caso di pasti pesanti e dopo il consumo di cibi eccessivamente grassi, l’uso dell’ajwain sotto forma di bevanda, può risultare utile per alleviare alcuni sintomi tra cui meteorismo, acidità ed eruttazione. La medicina indiana consiglia come rimedio tradizionale il consumo di semi di ajwain insieme al sale nero Kala Namak che ne aumenta le proprietà carminative. Inoltre, il timolo presente nella polvere, permette di rilasciare succhi gastrici, favorendo in questo modo il processo digestivo. A fine pasto si consiglia per questo di masticare alcuni semi di ajwain interi o di usare la polvere in acqua come bevanda digestiva utile per alleviare la pesantezza. L’assunzione di ajwain disciolto in acqua può favorire anche l’appetito.
Raffreddore e sintomi influenzali: grazie al timolo, la polvere di semi di ajwain presenta proprietà espettoranti, antibatteriche, balsamiche ed antinfiammatorie che possono essere sfruttate per trattare i sintomi influenzali come tosse, mal di gola e congestione nasale. Generalmente si utilizza sotto forma di inalazioni o come infuso caldo, ottimi entrambi per sciogliere l’accumulo di catarro e liberare così le cavità nasali. Tale rimedio, utile soprattutto nei mesi invernali, agisce anche contro bronchite, faringite, asma e tosse.
Altre proprietà: sia la povere che i semi di ajwain sono tradizionalmente usati nel trattamento di altri disturbi come mal di denti (per questo sono presenti nella formulazione di molti dentifrici ayurvedici), emicrania e dolori reumatici (usati spesso sotto forma di impacchi locali). Sono inoltre ritenuti dei buoni afrodisiaci.
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La polvere di semi di ajwain oltre ad essere un condimento esotico e molto speziato per piatti sia caldi che freddi, può essere usata come bevanda digestiva o come rimedio decongestionante. Ecco qualche idea per usarla:
Come condimento
Basta aggiungere un pizzico di polvere a qualsiasi piatto, per conferirgli una nota aromatica ed orientale. Si consiglia di usarne in piccole dosi in quanto il gusto intenso, forte e pungente, tende a sovrastare gli altri sapori facendoli risultare poco bilanciati.
In particolare si può addizionare alla preparazione di riso, salse, arrosti, marinature, snack, piatti a base di carne e pesce, brasati, verdure alla griglia o in umido, vellutate e prodotti da forno. Risulta molto utile per arricchire burger e polpette fatte in casa o per creare delle miscele di spezie personalizzate unite ad altre polveri come aglio, coriandolo cumino, zenzero ecc.
Sciolta in acqua: Per favorire la digestione e trattare tutti i sintomi connessi alla dispepsia, sciogliere ½ o 1 cucchiaino in una bicchiere di acqua tiepida e bere due volte al giorno dopo un pasto pesante. Non eccedere con le dosi.
Per rendere i piatti più digeribili: se si vogliono rendere i legumi più digeribili ed evitare il classico gonfiore, basta aggiungere mezzo cucchiaino di polvere ogni 2 tazze di legumi (interi o sotto forma di farina).
Contro gonfiore e dispepsia: si può preparare un infuso caldo, miscelando 1 cucchiaio di polvere di ajwain con 1 cucchiaio di zenzero e del sale nero. Trasferire il mix in un contenitore ed usarne un cucchiaino per 250 ml di acqua calda. Lasciare in infusione per qualche minuto, mescolare bene e bere la bevanda in caso di gonfiore, eruttazione e cattiva digestione.
Raffreddore e naso chiuso: si preparano delle inalazioni, facendo bollire mezzo cucchiaino di semi e un pizzo di curcuma in 250 ml di acqua per circa 2-3 minuti. Al termine inalare i vapori balsamici per liberare le vie aeree.
Mal di gola, raucedine, faringite: un infuso a base di polvere e sale sciolti in acqua calda può essere usato per fare gargarismi contro il mal di gola, ripetendoli più volte al giorno.
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Si consiglia di non superare le dosi indicate per l’assunzione giornaliera e di usare la polvere in quantità moderate. Un eccesso potrebbe causare ulcere, bruciore di stomaco, acidità, nausea e vertigini. Vista la capacità della spezia di rallentare la coagulazione del sangue, in via precauzionale si consiglia di non consumarla prima e dopo un intervento chirurgico. Consultare un medico in caso di malattie epatiche, prima dell’assunzione a scopi terapeutici.
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La Trachyspermum Ammi, conosciuta anche come Carum ajowan, carambola o erba del vescovo, è una pianta largamente coltivata ed usata nel subcontinente indiano, in Iran, Pakistan ed Afghanistan. Preferisce infatti clima caldi e tropicali e può essere coltivata anche in orto o in giardino come erba aromatica.
Si caratterizza per le sue foglie verde vivido, molto aromatiche e dall’aroma simile al timo; vengono per questo usate come condimento anche nelle pastelle per le fritture, in zuppe e insalate. I frutti sono rappresentati dai semi che si contraddistinguono per il gusto pungente; sia dai semi cha da tutta la pianta, si ricava un olio con un’alta concertazione di timolo, molto apprezzato nella medicina ayurvedica.
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Ajwain seeds powder