Carvi Polvere (Cumino dei prati)
Costituenti chimici: olio essenziale costituito principalmente da carvone, limonene, carveolo e pinene; flavonoidi (beta carotene, luteina), proteine, acidi grassi, folati, minerali (rame, potassio, zinco, ferro), Vitamine (A, B, C, E).
Nome famiglia: Apiacee (Umbelliferae)
Conservazione: conservare in un ambiente fresco ed asciutto, in barattoli ermetici.
Utilizzo in breve: utilizzare un pizzico di polvere per insaporire piatti sia freddi che caldi, prodotti da forno, zuppe, piatti di carne o di pesce. Realizzare un infuso digestivo da assumere dopo i pasti o da usare come gargarismi contro l’alitosi.
Proprietà in breve: digestive, carminative, antispasmodiche, espettoranti, galattogoghe, balsamiche, antifermentative, antisettiche. Rende i cibi più digeribili, favorisce i processi digestivi, contrastando le fermentazioni intestinali ed il gonfiore. Utile per alleviare i dolori del ciclo, profumare l’alito e liberare le vie aeree.
Controindicazioni in breve: non consumare in caso di gravi epatopatie, farne un uso moderato in gravidanza. Accertarsi di non essere allergici alla pianta prima di assumere i carvi.
torna al menu...
La polvere di semi di carvi si ricava dalla macinazione dei piccoli semi della pianta Carum carvi, una specie molto simile alla carota selvatica.
I semi di carvi sono conosciuti anche come cumino dei prati o cumino tedesco, proprio per la loro somiglianza a questa spezia; il loro aspetto ricorda infatti molto i semi di cumino, in quanto presentano una forma allungata con venature visibili ma un colore più scuro.
Il gusto del carvi è molto intenso, ricorda vagamente quello dell’anice e del finocchio ma più aromatico e pepato mentre l’odore è molto balsamico e mentolato.
I carvi sono una spezia molto usata sia in Asia che in tutta l’Europa centrale, soprattutto in Germania, dove si utilizzano principalmente per aromatizzare insalate di cavolo e di patate, crauti, pani e dolci e per realizzare il famoso liquore tradizionale, il Kummel, usato come bevanda digestiva.
Rappresentano inoltre un condimento molto diffuso anche nei piatti della cucina tradizionale nordafricana, sia tunisina che marocchina, libanese e siriana; si tratta infatti di ottimi aromatizzanti per piatti dolci o salati a cui conferisce un gusto molto fresco.
Sia in polvere che sotto forma di semi interi possono per questo essere usati nei prodotti da forno come pane, biscotti, cracker e taralli che nelle zuppe di verdure e legumi, dessert, piatti di carne e di pesce, salse, marinature e molte altre preparazioni.
Per quanto riguarda la loro composizione, i semi di carvi e la polvere che se ne ricava contengono minerali, vitamine, flavonoidi (dalle attività antiossidanti), proteine ed olio essenziale (dal 3% al 7%) costituito principalmente da limonene, carveolo e carvone.
Tali principi attivi possono vantare proprietà rilassanti e calmanti sulla muscolatura liscia dell’apparato digerente e per questo risultano di grande aiuto nel favorire una corretta digestione ed eliminazione dei gas intestinali.
Il cumino dei prati è particolarmente indicato per le sue capacità stimolanti sull’apparato gastro-intestinale e per le sue capacità carminative che contribuiscono a contrastare i gonfiori addominali e le fermentazioni intestinali causati da un pasto abbondante e da un rallentamento del transito intestinale.
Consumare carvi permette anche di stimolare l’appetito e per questo rappresentano un buon coadiuvante in caso di anoressia ed inappetenza. Il loro uso, sotto forma di infuso, è un valido rimedio naturale per donare sollievo dai crampi mestruali e per favorire la produzione di latte materno dopo il parto.
Hanno inoltre funzioni espettoranti, balsamiche ed antibatteriche, utili per il cavo orale e per contrastare alcuni sintomi influenzali.
torna al menu...
Grazie all’azione antispasmodica, digestiva e sgonfiante dei composti contenuti nella polvere di cumino dei prati, questa spezia risulta adatta al trattamento di diversi disturbi del sistema gastro-intestinale tra cui disbiosi intestinale, aerofagia, dispepsia, colite, inappetenza e fermentazioni intestinali.
L’uso della polvere di carvi può essere utile per:
Trattare i disturbi digestivi: i semi di carvi vengono impiegati principalmente per le proprietà aperitive e digestive in caso di disturbi gastro-intestinali e nel trattamento di tutti i sintomi annessi. In particolare sono risultati benefici per contrastare la flatulenza, gli spasmi intestinali e la sindrome del colon irritabile, che spesso sono causati da una digestione lenta e complessa. Permettono di favorire il transito intestinale, contrastando così possibili fermentazioni che generano fastidiosi gonfiori nel tubo digerente, stimolano la produzione di saliva e di succhi gastrici in modo da favorire la digestione. Si consiglia a questo scopo di usare la polvere o i semi interi per preparare infusi digestivi, inserendo anche altre spezie con la stessa funzione come semi di finocchio e di coriandolo.
Calmare i dolori del ciclo: le proprietà antispasmodiche e rilassanti sulla muscolatura liscia agiscono anche su altri organi come l’utero, per questo i carvi possono essere usati per calmare i crampi ed i dolori del ciclo se si soffre di dismenorrea. Sono altresì un utile emmenagogo, ovvero consentono di stimolare la comparsa delle mestruazioni e di aumentarne il flusso. Anche in questo caso si consumano come infuso o tisana.
Aumentare la digeribilità dei cibi: in Germania, in Scandinavia e nei paesi dell’Europa centrale, i carvi vengono aggiunti come spezia aromatizzante anche per rendere alcuni alimenti più digeribili. Si impiegano soprattutto nella preparazione di cavoli e crauti, che notoriamente causano anche gonfiori intestinali.
Stimolare la produzione di latte: da sempre il cumino dei prati è impiegato per il suo effetto galattogogo, ovvero in grado di stimolare ed aumentare la produzione di latte materno nelle donne che hanno appena partorito.
Disinfettare il cavo orale: gli oli essenziali contenuti nei semi hanno effetti antisettici ed antibatterici, utili per questo nella disinfezione del cavo orale; possono inoltre essere impiegati in caso di laringite, grazie alle capacità antimicrobiche.
Rinfrescare l’alito: il gusto fresco e balsamico dei semi, risulta utile per profumare l’alito e contrastare l’alitosi; si possono usare per questo sotto forma di gargarismi, preparando un infuso.
Raffreddore e tosse: hanno effetti espettoranti e balsamici, ottimi per contrastare i sintomi influenzali, la tosse ed il raffreddore. Sotto forma di infuso, si utilizzano infatti sia per calmare la tosse che per sciogliere i muchi che ostruiscono le vie respiratorie.
torna al menu...
La polvere di carvi, così come i semi, sono perfetti aromatizzanti, usati in cucina per conferire un gusto fresco e pungente alle preparazioni. Il formato in polvere è inoltre molto più comodo da usare rispetto ai semi, in quanto in alcune preparazioni come nel pane, si amalgamano meglio al resto degli ingredienti.
La polvere inoltre ha un gusto più intenso e forte dei semi, in quanto durante la macinazione vengono rilasciati tutti gli oli essenziali, per questo si consiglia di usarne sempre in quantità moderate rispetto ai semi.
Indicativamente per ogni cucchiaio di semi si utilizza ¾ di cucchiaio di polvere.
In cucina
La polvere di carvi può essere utilizzata in moltissime ricette, come una comune spezia. Arricchisce il gusto di formaggi, stufati, arrosti e altri piatti di carne, insalate, minestre, zuppe, verdure alla griglia e anche prodotti da forno. Viene infatti spesso inserita nella preparazione del pane (tradizionalmente è usata nel pane di segale) ma anche di salsicce, burger e polpette.
Risulta inoltre molto utile per rendere alcuni alimenti più digeribili ed evitare il tipico gonfiore come nel caso di preparati a base di verza, crauti e cavoli o nei legumi.
Il suo gusto fresco si sposa benissimo con molte altre spezie come la noce moscata e la cannella, ma anche altre erbe e piante aromatiche come finocchio e coriandolo; per questo può essere inserita nella preparazione di mix speziati da usare come condimento.
È anche ottima da inserire nella preparazione dei dolci e per dare un tocco speziato alle mele o alle pere al forno, usandone pochissima insieme alla cannella.
I carvi sono inoltre un ingrediente dell’harissa, una pasta a base di peperoncini rossi affumicati, tipica della Tunisia; si può preparare anche sotto forma di polvere per conferire un gusto piccante a tanti piatti come cous cous, kebab, minestre ed insalate.
Infine può essere inserita anche nelle marinature o per insaporire ceci e legumi in umido o in insalata.
Infuso di carvi
Per realizzare l’infuso di carvi sarebbe preferibile usare i semi, ma se si ha a disposizione la polvere, basta semplicemente ridurre le dosi. Questo infuso può aiutare la digestione, eliminare il gonfiore addominali, calmare i dolori del ciclo e donare sollievo da tosse e raffreddore. Per prepararlo occorrono:
- 1 cucchiaino di polvere di carvi
- 1 tazza di acqua
Preparazione: Portare una tazza di acqua ad ebollizione e versare la polvere, mescolare bene e lasciare in infusione, con fiamma spenta, per 10-20 minuti. Infine filtrare se necessario.
Usi: bere l’infuso dopo i pasti per favorire la digestione o prima dei pasti se si vuole stimolare l’appetito. Non consumare più di 3 tazze al giorno. In caso di sintomi influenzali, si può aggiungere anche un cucchiaino di miele.
Gargarismi
Usare l’infuso di carvi come gargarismi per disinfettare il cavo orale e profumare l’alito, effettuando degli sciacqui più volte al giorno.
torna al menu...
Mix di spezie per condimento
- 2 cucchiai di semi di coriandolo
- 1 cucchiaio di semi di cumino
- Mezzo cucchiaino di polvere di carvi
- 1 cucchiaino di semi di finocchio
- 1 cucchiaino di pepe nero
- 2 cucchiai di curcuma in polvere
- 1 cucchiaino di zenzero in polvere
- 1 pizzico di peperoncino in polvere (facoltativo)
Tostare i semi di coriandolo, cumino, finocchio e pepe nero, facendo attenzione a non farli cuocere troppo in quanto diventerebbero amari. Trasferirli in un macinacaffè o un mixer e polverizzare finemente. Aggiungere quindi le altre spezie in polvere, mescolare bene e conservare in un barattolo con chiusura ermetica. Utilizzare la miscela di spezie per condire le pietanze.
torna al menu...
I carvi, usati come spezia aromatizzante non hanno particolari controindicazioni. Non assumere in caso di gravi epatopatie e non somministrare ai bambini al di sotto dei tre anni. Consumare con molta moderazione in gravidanza. In caso di allergia possono verificarsi bruciori ed infiammazioni alla lingua accompagnati da pruriti diffusi, interrompere in questi casi il consumo.
torna al menu...
La parola Carvi deriva probabilmente dal termine arabo Karwaia con cui le popolazioni indicavano proprio la pianta, usata soprattutto nella preparazione del curry. L’uso dei carvi nel tempo è rimasto invariato, in quanto i suoi semi sono stati per secoli usati per le loro capacità digestive, carminative ed antifermentative. In Grecia il medico Dioscoride li somministrava nel trattamento della dispepsia e delle coliche nei neonati. Il loro utilizzo risale però a tempi ben più remoti, infatti alcuni semi di carvi sono stati rinvenuti nei resti di alimenti preistorici fatti risalire al 3500 a.C. I carvi erano molto apprezzati anche dagli Egizi, tanto da essere menzionati nel Papiro Erbes risalente al 1500 a.C, ovvero uno dei testi medici più antichi al mondo, dove venivano indicati come rimedio per i disturbi gastro-intestinali.
torna al menu...
Il Carum carvi è una pianta erbacea biennale che può raggiungere un’altezza massima di un metro. Si caratterizza per le sue foglie laciniate che somigliano a quelle della pianta di carote ovvero simili a piume, e per i piccoli fiorellini bianchi che fioriscono all’inizio dell’estate.
Si tratta di una pianta biennale, per cui i semi vengono prodotti durante il secondo anno vegetativo e raccolti appena maturi quando sono ancora freschi. La pianta si sviluppa in territori soleggiati e in terreni ricchi, ben drenati.
torna al menu...
Carum Carvi powder