Salvia Foglie – Infuso/Tisana
Origine: Italia
Costituenti chimici: tannini, flavonoidi, saponine, acidi fenolici e acidi aromatici, triterpeni, vitamine B e C, oli essenziali.
Nome famiglia: Labiateae
Parte della pianta utilizzata: foglie
Conservazione: conservare in luogo fresco ed asciutto, al riparo da fonti dirette di luce.
Utilizzo in breve: uso interno, infuso con un cucchiaio per tazza d’acqua; uso esterno decotto per maschere, impacchi per capelli, come tonico e collutorio.
Proprietà in breve: spasmolitica, digestiva, coleretica e colagoga, antisettica, purificante e depurativa, simil-estrogenica, assorbente, ipoglicemizzante, tonica e stimolante.
Controindicazioni in breve: non usare in gravidanza ed in allattamento, non usare in caso di ipersensibilità ai suoi componenti.
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Le Foglie di Salvia si raccolgono dalla pianta della Salvia Officinalis durante il tempo balsamico che si estende da aprile a luglio e fatte essiccare. L’aroma intenso e l’odore lievemente canforato resiste a lungo anche nelle foglie secche, che vanno conservate in un contenitore ermetico ben chiuso per mantenere le loro caratteristiche.
Utilizzata diffusamente anche nell’antichità la Salvia era considerata l’erba per tutti i mali, raccolta semplicemente nei giardini era usata per curare una gran quantità di disturbi comuni e più importanti. I cinesi la usavano come erba della longevità e le diedero il nome di ginseng rosso per l’azione simile al tonico oltre che per il colore delle radici. Greci e romani apprezzavano la capacità cicatrizzante per le ferite, la utilizzavano come antitussivo e febbrifugo. Nel Medioevo veniva in soccorso per stimolare il parto nei casi più difficili. Nelle case europee intorno al XVI secolo veniva consumato abitualmente un infuso di Salvia che prese il nome di te di Francia.
Erba aromatica molto diffusa per la preparazione di piatti nazionali, accompagna le carni, le minestre ed i sughi elaborati Secondo un recente approfondimento sulle qualità della droga sembra che l’aroma che le foglie sprigionano durante l’infusione rafforzerebbe la memoria già mentre la bevanda viene consumata.
In fitoterapia ha un uso come digestivo per sostenere l’organismo in caso di digestione lenta, ha un’azione rinfrescante e purificante del cavo orale. Tra le sue potenzialità la possibilità di ridurre la sudorazione eccessiva, ha un’azione rilassante in caso di spasmi e contrazioni dolorose e protegge i tessuti dallo stress ossidativo. Nella medicina ayurvedica la Salvia è utilizzata localmente per trattare le infezioni dell’occhio, le infiammazioni vaginali e le emorroidi.
L’uso cosmetico nelle creme per la pelle impura e negli shampoo per il cuoio capelluto grasso è molto frequente, l’estratto può essere utilizzato quotidianamente come antinfiammatorio e cicatrizzante, indicata per l’igiene personale e la prevenzione dei cattivi odori.
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Le foglie di Salvia proteggono dall’azione dannosa dei radicali liberi, i suoi fitocomponenti agiscono come antiossidanti protettivi per l’organismo. Tra le sue azioni la possibilità di alleviare i disturbi mestruali e della menopausa, di aiutare nella digestione, di lenire le infiammazioni a livello interno ed esterno. Adatta all’uso topico con sciacqui e lavaggi e nelle maschere per viso ed impacchi per il cuoio capelluto, utilizzato sulle chiome scure ne ravviva i riflessi e ne migliora la luminosità.
Stomachico: L’estratto di Salvia assunto prima dei pasti stimola l’appetito, dopo il pasto è molto utile per trattare in maniera naturale la pesantezza di stomaco, il reflusso gastroesofageo ed in generale i disturbi digestivi. I suoi principi attivi stimolano la produzione di bile e grazie all’azione coleretica induce la fluidificazione della stessa per facilitare il travaso dallo stomaco al fegato.
Azione simil-estrogenica: Gli attivi delle foglie di Salvia rappresentano un valido alleato per le donne, aiutano in molti dei disturbi legati alla sfera riproduttiva nelle varie fasi femminili. Agiscono con risultati simili all’estrogeno, in maniera naturale e senza gli effetti collaterali delle cure farmacologiche sostitutive. Favoriscono la regolarizzazione del flusso mestruale in caso di amenorrea e di squilibri ormonali. Con la sua azione spasmolitica è indicata per trattare la dismenorrea con i dolori mestruali, dona sollievo nella sindrome pre-mestruale, compreso lo stato di agitazione e di irritabilità provocato dagli sbalzi ormonali. Utile per calmare la sintomatologia legata alla menopausa, per dare sollievo e miglioramento in presenza di vampate di calore, nella ritenzione idrica e nella sudorazione eccessiva tipica di questo periodo.
Purificante: L’estratto delle foglie di Salvia è indicato per trattare la pelle impura e grassa e per il cuoio capelluto grasso. Con l’olio essenziale contenuto nelle foglie si contrastano gli agenti patogeni per la pelle e per l’organismo. L’azione leggermente diuretica dell’estratto di Salvia aiuta a contrastare la ritenzione dei liquidi e ad eliminare scorie e tossine per un effetto benefico sull’intero organismo.
Deodorante: L’azione antisettica sui batteri e sui funghi a livello cutaneo rende la Salvia un ottimo attivo per migliorare l’igiene e la profumazione della pelle. A questa azione specifica si associano l’azione antisudore dell’estratto e quella rinfrescante che rendono le foglie di Salvia un ingrediente ideale per contrastare l’eccesso di sudorazione e prevenire irritazioni, infezioni e cattivi odori.
Antinfiammatorio locale: L’estratto della Salvia agisce sugli stati infiammatori, con la sua azione astringente aiuta nelle gengive arrossate e nel contrastare i sanguinanti. Attivo nel cavo orale grazie alla sua azione rinfrescante ed antisettica è indicato per l’alito cattivo, utile per trattare le infiammazioni della gola.
Cicatrizzante: La Salvia ed i suoi fitocomposti svolgono un’azione ricostruttiva sui tessuti, stimola la risoluzione di ferite e tagli riducendo i tempi di rimarginazione, grazie anche all’azione purificante ed antisettica che previene l’insorgenza di infezioni ed irritazioni.
Tonico: L’estratto di foglie di Salvia è utilizzato per ridare vigore in caso di stanchezza, nella debolezza causata da una lunga convalescenza, negli stati di astenia e di affaticamento.
Rilassante: L’estratto delle foglie di Salvia è stato usato nei secoli per rilassare, l’infuso consumato la sera dopo la cena può aiutare a contrastare le forme lievi di insonnia, favorendo un buon sonno.
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Uso interno
Infuso di foglie di Salvia officinalis
Dosi: Un cucchiaio di droga per una tazza (150 – 200 ml) di acqua.
Preparazione: Portare l’acqua ad ebollizione, versarla sulle foglie preparate in tazza, coprire e lasciare per 10 minuti in infusione. Filtrare e bere dalle 2 alle 3 tazze al giorno. Da assumere a fine pasto per alleviare i disturbi di natura digestiva, dopo i due pasti principali.
Uso esterno
Decotto di foglie di Salvia
Dosi: 2-3 cucchiai di droga in 1 litro di acqua.
Preparazione: Aggiungere le foglie di Salvia all’acqua, portare ad ebollizione e lasciar sobbollire per 10 minuti, tenere coperto a fuoco spento per altri 10 minuti, poi filtrare e lasciar intiepidire.
Collutorio: Utilizzare il decotto per praticare degli sciacqui per l’igiene orale e per tutte le infiammazioni delle gengive e dei denti. Il decotto viene usato per fare gargarismi che agiscono sulla gola e le sue infiammazioni.
Riflessante: Il decotto di Salvia può essere utilizzato per amalgamare le erbe tintorie naturali per colorazioni scure, castane e nere.
Tonico: Utilizzato sulla pelle del viso come astringente il decotto può essere applicato con del cotone imbevuto, usato dopo la detersione per favorire la chiusura dei pori.
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Tisana emmenagoga
• 35 gr di foglie di Rosmarino officinale
• 30 gr di foglie di Salvia officinale
• 35 gr di fiori di Calendula officinale
La miscela è adatta per regolarizzare e stimolare la comparsa del ciclo mestruale. Miscelare le erbe e utilizzare 3 grammi da preparare sul fondo di una tazza. Versarvi sopra l’acqua bollente, coprire e lasciare per 10 minuti in infusione. Filtrare e bere dalle 3 alle 4 tazze al giorno.
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L’estratto non va assunto durante la gravidanza e nel periodo dell’allattamento. Evitare l’uso in caso di ipersensibilità ai suoi componenti.
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Nella tradizione popolare la salvia era considerata un’erba divinatoria, protettrice e salvifica. I romani la trattavano come erba sacra, il privilegio di raccoglierla seguendo un rito ben preciso e a mani nude era di pochi eletti. Secondo una leggenda è la pianta che offrì riparo a Maria, Giuseppe e Gesù appena nato quando fuggivano dai soldati di Erode mentre cercavano i bambini per ucciderli. La pianta li nascose tra i suoi rami e Maria per ricambiare le donò tutte le virtù terapeutiche conosciute, così da essere cura e rimedio per ogni malattia degli uomini.
Il nome salvia potrebbe derivare da salus, la parola latina che indica salute o altrimenti da salvus che vuol dire salvo, nel senso di guarito.
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La Salvia officinalis è un arbusto che arriva a circa 70 centimetri in altezza, di tipo perenne e sempreverde. Origina in Europa sud-orientale, nelle zone del Mediterraneo, attualmente si diffonde spontaneamente e viene coltivata nelle zone a clima temperato. Munita di un fusto legnoso alla base ed erbaceo in cima, con numerose ramificazioni, le foglie hanno un color grigio verde, rugose in superficie, carnose e picciolate, i fiori sono piccoli e color blu-viola.
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Salvia Officinalis Leaf