Tarassaco Radice – Tisana/Decotto
Origine: Asia orientale
Costituenti chimici: glicosidi amari (tarassacina, tarassacerina), triterpeni, taraxasterolo, fitosteroli, polisaccaridi, mucillagini, flavonoidi (apigenina), acido nitrico e caffeico, carotenoidi, vitamine A, B, C, sali minerali.
Nome famiglia: Asteraceae
Parte della pianta utilizzata: radice
Conservazione: conservare al riparo da fonti di luce e di umidità.
Utilizzo in breve: preparare un decotto con 6 gr per tazza d’acqua, da bere tre volte al giorno.
Proprietà in breve: depurativo, epatoprotettore, coleretico, colagogo, ipocolesterolemizzante, ipoglicemizzante, diuretico, drenante, anticellulite, antiedemigeno, blandamente lassativo, vasocostrittore, decongestionante, antinfiammatorio, immunostimolante, probiotico.
Controindicazioni in breve: non utilizzare in gravidanza ed in allattamento. Non assumere in caso di intolleranza ai componenti.
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La radice di Tarassaco è la parte interna al terreno della pianta denominata Taraxacum officinalis. La radice essiccata si presenta in legnetti di circa un centimetro, nell’estratto acquoso rilascia un sapore amaro per la presenza nella sua composizione di glicosidi amari. Prende il nome popolare di Dente di Leone per la particolare forma dei margini delle foglie, che ricordano i denti di questi felidi.
Il Tarassaco è un’erbacea selvatica che si sviluppa nei campi strisciando sul terreno, con i suoi fiori gialli che seguono il movimento del sole nell’arco della giornata fornisce ha millenni rimedi per la cura del corpo. Considerata dalla medicina popolare un ottimo digestivo, grazie ai principi amari che racchiude nelle sue parti, ha anche grandi potenzialità toniche. Nonostante l’uso millenario, solo nel XVI secolo entrò nell’uso della medicina ufficiale, divenendo una delle piante officinali. Impiegata da sempre in fitoterapia, che ha sperimentato le sue tante applicazioni e successi nella cura di molteplici disturbi.
Un’erba amara che, come da riconosciuta capacità risalente ai primi usi medicali, è indicata per i disturbi digestivi. Stimola la produzione dei succhi e ne agevola la fluidità attraverso il loro percorso funzionale e fisiologico. Si caratterizza per l’azione tonica e protettiva del fegato, agisce depurando l’organo deputato alla purificazione dall’organismo. Compie un’azione drenante, contrastando l’accumulo dei liquidi nei tessuti, aiuta a depurare l’organismo anche delle tossine attraverso la diuresi. Indicata per i trattamenti coadiuvanti degli edemi e della cellulite.
Tratta gli stati infiammatori con un’attività decongestionante, molto apprezzata per le irritazioni a livello cutaneo e la terapia dell’artrite. Regolarizza i livelli di glucidi e di glucosio nel sangue, svolgendo una funzione di protezione del cuore e abbassando il rischio di insorgenze di malattie cardiache.
Molto utile nella preparazione dell’organismo alla stagione calda, con una disintossicazione primaverile, grazie al decotto della sola radice o di una bevanda disintossicante, di cui si riporta la ricetta nella sezione dedicata. Nei mesi invernali invece è un attimo stimolatore del sistema immunitario, durante tutto l'anno si occupa della salute dell'intestino, mantenendo l'equilibrio del microbiota intestinale.
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Amaro tonica: I principi amari, la tarassacina in primis, stimolano le ghiandole del sistema gastrointestinale a secernere gli acidi digestivi. L’estratto di Tarassaco è coleretico, stimolante epatico, induce alla produzione di bile. Come agente colagogo favorisce il passaggio della stessa sostanza fluidificata dal fegato all’intestino. Previene la litiasi biliare, riducendo la formazione di calcoli che cristallizzandosi restano nella cistifellea ed occludono i dotti delegati al passaggio della sostanza.
Depurativa: Gli estratti della pianta vengono impiegati per purificare l’organismo dalle tossine, con un’attività antiossidante che si traduce nella protezione del fegato. Da questo organo dipende lo stato di salute generale dell’intero organismo, la digestione e la funzionalità intestinale. Rimedio antico per disintossicare l’organismo dopo gli eccessi alimentari, dopo aver bevuto alcolici. Il Tarassaco viene scelto nelle purificazioni stagionali praticate principalmente prima dell’inizio della primavera per aiutare l’organismo a nuovi ritmi e funzionalità della stagione calda.
Drenante: I liquidi e le tossine drenate dai tessuti dell’organismo vengono aiutati a confluire verso i reni per essere espulsi. Con l’estratto si previene la formazione dei ristagni e la ritenzione idrica, l’aumentata capacità diuretica consente di liberarsi delle sostanze indesiderate per un’azione depurativa completa ed efficace.
Anticellulite: Il drenaggio dei liquidi dai tessuti, l’aumentata diuresi e l’effetto decongestionante sui tessuti infiammati rendono il Tarassaco un ottimo rimedio antiedematoso. Esso agisce sugli edemi da trauma e sui pannicoli adiposi come coadiuvante nelle terapie anticellulite.
Epatoprotettore: Il fegato compie un’importante processo depurativo, indispensabile per il benessere dell’intero organismo, quello di filtrare le tossine prodotte dall’intestino che riceve attraverso il sangue. I carotenoidi e la vitamina C, potenti antiossidanti contenuti nell’estratto della pianta, proteggono il fegato dallo stress provocato dai radicali liberi nel processo di neutralizzazione delle tossine. La riduzione dei grassi in eccesso realizzata dai principi amari della pianta sono utili per mantenere nella norma i livelli della bilirubina, indicatore dello stato di salute dell’organo.
Antinfiammatorio: La depurazione dei tessuti e l’effetto vasocostrittore dei componenti della pianta aiutano nel riequilibrio funzionale del flusso circolatorio. I tessuti e gli organi vengono aiutati con un’azione decongestionante, tra questi la pelle con tutte le manifestazioni a suo carico, irritazioni, rossori e pruriti. L’estratto del Tarassaco è efficace nel lenire gli stati infiammatori a carico del sistema osseo e quello articolare, rendendo la pianta un ottimo rimedio per combattere l’artrite.
Riequilibrante: Gli estratti del Tarassaco proteggono la salute del cuore e prevengono l’insorgenza di malattie a carico del sistema cardiaco. Essi svolgono un’azione ipocolesterolemizzante, ristabilendo i livelli funzionali di colesterolo nel sangue. Hanno infine capacità ipoglicemizzante poiché stimolano il pancreas nella produzione di insulina e regolano l’assorbimento dei glucidi nei tessuti e la circolazione nel sangue.
Azione probiotica: La radice di Tarassaco è ricca di inulina, un prebiotico, fibra solubile in acqua, efficace nella ripopolazione della flora batterica intestinale, che svolge un'intervento atto a generare il mantenimento del microbiota intestinale.
Immunostimolante: L’estratto di Tarassaco è un potenziatore del sistema immunitario la cui buona funzionalità ha radici in un intestino attivo ed efficiente. L’ossido nitrico è responsabile della regolazione dei processi di difesa del sistema immunitario, attivo stimolatore della funzione fagocitaria delle cellule atte alla difesa dell’organismo.
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Uso interno
Decotto di radice di Tarassaco
Dosi: 6 gr per ogni tazza (150 – 200 ml) di acqua.
Preparazione: Aggiungere la radice all’acqua in un pentolino, portare ad ebollizione e mantenere sul fuoco lento per 15-20 minuti, filtrare e consumare tre tazze al giorno.
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Tè detox
- 2 cucchiai di radice di Tarassaco
- 2 cucchiai di radice di Bardana
- 2 cucchiai di foglie di Tarassaco
- 2 cucchiai di foglie di Ortica
- 2 cucchiai di erba di Trifoglio rosso
- 4 l di acqua filtrata
Preparare un decotto con le radici del Tarassaco e della Bardana in due litri di acqua. Portare ad ebollizione, abbassare la fiamma e lasciar bollire per 20 minuti, poi togliete dal fuoco ed aggiungere le erbe rimanenti. Coprire e lasciar riposare per una notte. Al mattino filtrare ed aggiungere l’acqua filtrata.
Conservare in frigorifero e bere 2 bicchieri al giorno.
La radice di Tarassaco viene usata in sinergia con:
- la radice di Gentiana come eupeptico e digestivo;
- la Gramigna comune, le sommità di Biancospino, le foglie di Betulla per un'azione diuretica.
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Evitare l’uso durante la gravidanza e l’allattamento. Non impiegare in caso di occlusioni delle vie biliari, in caso di patologie di media e grave entità legate al tratto digerente consultare il parere di uno specialista per valutare l’assunzione.
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Pianta molto diffusa, la si trova nei prati e nei giardini, ricca di nomi popolari come il soffione, sullo stelo si raccoglie una sfera di acheni che vengono dispersi nell’aria con un soffio. Secondo la mitologia la pianta sarebbe nata dalla polvere rilasciata dal carro di Elios, il dio del Sole.
Con le radice torrefatte e macinate finemente si ottiene una polvere che può essere utilizzata al posto del caffè.
Il nome scientifico deriva dalle parole taraxis e akas, con il significato di rimedio per lo squilibrio. Il Tarassaco infatti era ed è considerata la pianta della guarigione, capace di riportare l’equilibrio nell’organismo e quindi lo stato di salute nel corpo.
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Il Tarassaco è una pianta erbacea, spontanea ed infestante, molto diffusa in varie parti del pianeta, predilige i terreni incolti. Appartiene alla famiglia delle Asteraceae ed è eliotropica. L'altezza è di circa 40 centimetri, con un comportamento strisciante. Le foglie hanno un margine dentato molto pronunciato, i fiori sono tipici della specie, infiorescenze composte da molti fiorellini nella parte centrale e ligule a raggiera, di colore giallo. La radice della pianta è sviluppata, raggiunge i 20 cm, grassa e alquanto tenera, protetta da una corteccia spessa, la parte interna è legnosa, giallognola e porosa.
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Taraxacum Officinalis Root