Tintura Madre di Calendula Fiori
Costituenti chimici: triterpenoidi, steroli, carotenoidi, tannini, mucillagini, licopene, quercetina.
Nome famiglia: Asteraceae
Aspetto: liquido
Colore: marrone
Odore: caratteristico
Parte della pianta utilizzata: fiori
Punto d’infiammabilità: 10° C.
Conservazione: conservare nella confezione originale, al riparo da fonti di luce e calore.
Utilizzo in breve: assumere la tintura madre più volte al giorno in base alle esigenze personali.; uso esterno, lavaggi, impacchi, lozioni con applicazioni topiche in diluizione dal 10 al 30%.
Proprietà in breve: antisettica, riepitelizzante, vulneraria, cicatrizzante, antiossidante, antinfiammatoria, protettiva, immunostimolante, ipocolesterolemizzante, emolliente, calmante, spalmolitica, lenitiva.
Controindicazioni in breve: prestare attenzione alle reazioni di tipo allergico incrociate alle piante appartenenti alle Asteraceae.
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La tintura madre di Calendula è il risultato della macerazione in una soluzione di tipo idroalcolico dei fiori della Calendula officinalis. L’antichissima sapienza racchiusa nella scienza medica del passato riconosceva alla Calendula la funzione di curare il fegato secondo un principio logico ed immediato che assimilava il colore dei suoi pigmenti gialli alla colorazione cutanea di un organismo affetto da disturbi di natura biliare e dunque epatica. La medicina monastica del 1800 la usava come cicatrizzante, per trovare cura alle ulcere, ai geloni, alle ferite della pelle in generale.
I fiori di Calendula sono eliotropici, seguono durante l’arco della giornata la direzione dei raggi del sole ed a sera, al tramonto, i suoi tanti capolini si richiudono su se stessi. Una giornata uggiosa viene preannunciata ai contadini con i capolini che non si aprono.
Molte delle funzioni del passato sono state comprovate da una ricerca scientifica recente, che ne ha confermato la straordinaria capacità di azione su una grandissima quantità di disturbi del corpo. La Calendula e la tintura madre in particolare sono un rimedio da non far mancare nel proprio armadietto dei rimedi efficaci, da portare con sé quando si organizza un semplice ma efficace cofanetto di cure per le vacanze al mare ed in montagna, quando si viaggia con dei bambini, anche in età pediatrica.
La tintura madre di Calendula è impiegata indistintamente e per un uso molto variegato di impieghi sia per applicazioni interne, assunta con dell’acqua, che per applicazioni topiche, che ricordano molto gli impieghi tradizionali e popolari di una medicina fatta di rimedi potenti e semplici dall’efficacia comprovata nel tempo.
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Riepitelizzante: L’agire della Calendula, primo sugli altri effetti benefici, lo riscontriamo nella funzione rigenerante dei suoi flavonoidi e carotenoidi. I suoi attivi stimolano la produzione di fibrina, la proteina prodotta dal sangue a cui si ascrive l’azione di chiusura delle ferite prima, con l’attività di natura squisitamente vulneraria, a cui segue la rigenerazione efficiente dell’intero tessuto danneggiato. Trova un ottimo impiego negli stati infiammatori, nelle scottature, nelle irritazioni, nei rossori, nelle condizioni cutanee in cui la pelle necessita di un rinnovo profondo della sua struttura.
Protettiva: I carotenoidi sono deputati dal mondo vegetale ad interagire con la luce diretta del sole, essi assorbono la parte cosiddetta eccedente, quella che la pelle non è in grado di trasformare in maniera positiva e di agire da agenti fotoprotettivi. Gli stessi carotenoidi sono precursori della vitamina A, vale a dire che nell’organismo lavorano come antiossidanti attivi nella prevenzione e nella cura del sistema osseo e della vista.
Immunostimolante: Le difese immunitarie dell’organismo vengono stimolate e rinforzate al livello di colon intestinale, dove alcun batteri utili ripopolano il microbiota intestinale, con i polisaccaridi che attivano i macrofagi.
Ipocolesterolemizzante: Grazie ai saponosidi della sua composizione chimica la tintura madre di Calendula svolge un’attività di controllo dei livelli di colesterolo e di trigliceridi e le loro concentrazioni nel sangue.
Antisettica: L’attività dei fenoli contenuti nella droga della pianta è responsabile della depurazione profonda a livello cellulare, con le saponine ed i flavonoidi che agiscono da agenti antimicrobici.
Vulneraria: La Calendula agisce sulla pelle della quale ne cura tagli e ferite, andando a svolgere, grazie ai tannini della sua composizione, un effetto cicatrizzante sulle lesioni cutanee.
Emolliente: Le capacità della pianta di rigenerare i tessuti e di dare loro un’efficacia lenitiva rendono la Calendula ed i suoi derivati dei calmanti del tessuto epidermico.
Spasmolitica: L’attività della Calendula è nota da secoli come rimedio capace di dare sollievo alle contrazioni della muscolatura involontaria, impiegata per i dolori mestruali della dismenorrea e per le contrazioni del tratto digerente.
Lenitiva: Gli stati di irritazione interna delle mucose trovano sollievo grazie alla componente delle mucillagini della pianta, che agiscono con efficacia sulle irritazioni conosciute come gastriti a carico dello stomaco, coliti che interessano il tratto del colon e delle ulcere a carico dei tessuti interni del corpo.
Calmante: La tintura madre di Calendula svolge una blanda azione riducente del battito cardiaco ed in generale della frequenza del cuore e del suo ritmo.
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Uso interno
Assumere 30 - 40 gocce dalle 2 alle 3 volte al giorno nell’arco della giornata. L’uso interno della tintura madre di Calendula trova impiego nella sintomatologia epatica, gastrica, intestinale e mestruale. Capace di agire nella riduzione del colesterolo, di sedare il sistema nervoso afflitto da stati di ansia, da palpitazioni e il sistema circolatorio, del quale è un riduttore della pressione arteriosa elevata. Agisce sulle pareti dei vasi sanguigni con un’azione di rafforzamento delle loro pareti. Tratta le infezioni delle vie urinarie, agisce come blando lassativo che facilita la peristalsi intestinale.
La tintura madre di Calendula ha una spiccata capacità decongestionante, agisce sui raffreddori e nella sintomatologia degli stati influenzali, con particolare riferimento alla gola e alle infiammazioni oro-faringee.
Uso esterno
Diluire la tintura madre in una proporzione del 10 – 30% in acqua sterile per applicazioni topiche e locali. Mescolare altresì anche in olio specifico o con addensanti naturali.
Gargarismi: Impiegare un paio di gocce di tintura madre all’interno di un bicchiere di acqua e praticare uno sciacquo nel cavo oro-faringeo, quando questo e interessato da infiammazioni delle gengive, afte e mal di gola.
Antiacne: Imbibire della garza sterile nel rapporto di 1:10, con una goccia di tintura madre ogni 10 di acqua. Applicare sulla zona interessata dall’eruzione cutanea e lasciar agire per una decina di muniti.
Lozioni: Applicare delle garze in tessuto naturale sulle zone del corpo interessate da scottature. Fare altrettanto in caso di piccoli tagli, anche del post rasatura o a seguito di abrasioni e lacerazioni varie.
Per le dermatiti: Il rimedio anche per i più piccoli che sono affetti da fastidiosa dermatite provocata dal pannolino e dal suo fregamento sulla pelle delicata. Applicare una diluizione di 1:10, sulla pelle detersa e praticare degli impacchi lenitivi.
Come cicatrizzante: Il rimedio della donna anche durante il periodo dell’allattamento, utile per trattare le ragadi che si formano intorno al seno, con un’applicazione opportunamente diluita della tintura sulla zona interessata dall’infiammazione.
Come disinfettante: Praticare la pulizia del cordone ombelicale dei neonati, nella fase dal parto alla naturale caduta.
Come lavanda vaginale: Applicare una diluizione della tintura sulla zona della vagina dopo il parto, per provvedere a tenere pulita la zona, particolarmente sollecitata dall’esperienza del parto.
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Pomata alla Calendula
- 50 gr di oleolito di Calendula
- 10 gr di cera di api
- 1 cucchiaino di tintura madre di Calendula
Sciogliere la cera d’api a bagnomaria, mescolare fino a formare una miscela unica con l’oleolito, togliere dal fuoco, aggiungere il cucchiaino di tintura madre e riprendere a mescolare per 30 secondi all’incirca. Togliere definitivamente dal fuoco e versare in un barattolo con chiusura ermetica, attendere che si rapprenda ed utilizzare all’occorrenza.
Unguento disinfiammante
- 1 cucchiaino di oleolito di Iperico
- 5 gocce di tintura madre di Calendula
Mescolare i due ingredienti e ripetere l’applicazione anche fino a 3-5 volte nell’arco della giornata, non prima di aver verificato la tollerabilità cutanea dell’oleolito sulla pelle.
Applicazioni cicatrizzanti
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Preparazione della zona: Lavare la parte interessata dal taglio con una soluzione di 2-3 gocce di olio essenziale di Malaleuca in 100 ml di acqua, imbibire ed applicate con una garza sterile sulla ferita.
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Impacchi topici: Procedere diluendo 4 ml di tintura madre di Calendula in 250 ml di acqua, impiegare delle garze sterili bagnate e strizzate nel composto.
La tintura madre di Calendula viene impiegata, con risultati eccellenti, in sinergia con:
gel di Aloe vera per trattare scottature, punture d’insetto, eritema solare, eruzioni topiche, acne.
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Si sconsiglia l'assunzione interna della tintura madre di Calendula in gravidanza ed in allattamento.
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La Calendula è una pianta spontanea, disponibile per molti mesi all’anno nei campi, dove mensilmente ripeta il ciclo della fioritura. Conosciuta dai popoli dell’antichità anche remota era impiegata dagli antichi egizi per ridare vigore al corpo, dai greci per uso alimentare e dai romani per le sue capacità tintorie.
Simbolo dell’amore tra la dea Afrodite ed il giovane e sfortunato Adone, ucciso da un cinghiale durante la caccia, il dolore dell’amore finito veniva rievocato nelle Adonie, con vasi ricolmi di fiori a ricordare il terribile epilogo sentimentale.
Nell’America del sud la Calendula è la simbolica rappresentazione dei giorno dei morti, i fiori vengono offerti ai defunti che in questo giorno speciale fanno ritorno tra i vivi per non cadere nell’oblio della dimenticanza.
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La Calendula officinalis è un tipo di pianta dal ciclo annuale o biennale, origina in Europa mediterranea, raggiunge oltre il mezzo metro di altezza, ma arriva anche al metro. Interamente ricoperta di una fitta peluria, ricca di rami, le foglie sono spesse ed alterne, con la marginatura dentata. I fiori, raccolti in capolini dalla colorazione giallo-arancione, fioriscono ciclicamente ogni mese dalla primavera inoltrata all’autunno. L’intera pianta, se strofinata tra le dita, emette un tipico odore caratteristico del suo olio essenziale.
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Alcohol, Aqua, Calendula Officinalis Flower