Tintura Madre di Elicriso
Costituenti chimici: flavonoidi, tannini, fitosteroli, lattoni, acido caffeico, oli essenziali.
Nome famiglia: Asteraceae
Aspetto: liquido
Colore: arancio giallo
Parte della pianta utilizzata: fiori
Punto d’infiammabilità: 990° C.
Conservazione: conservare nella confezione originale, lontano da fonti dirette di luce e calore.
Utilizzo in breve: uso interno con l’assunzione della tintura madre più volte al giorno.
Proprietà in breve: antistaminica, antisettica, antibatterica, antifungina, antinfiammatoria, espettorante, depurativa.
Controindicazioni in breve: non utilizzare in gravidanza ed in allattamento.
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La Tintura Madre di Elicriso si ottiene dai fiori dell’Helichrysum Italicum. I fiori freschi vengono posti in macerazione a freddo in soluzione idroalcolica. Il prodotto finale presenta un rapporto droga/estratto di 1:10, con un titolo alcolico di 46°.
La pianta cresce spontanea da millenni, apprezzata come medicamento dalla medicina popolare, il suo impiego moderno segue le indicazioni della fitoterapia. Nell’uso interno ha un ampio spettro d’azione, viene utilizzata inoltre come coadiuvante dei medicamenti ad uso topico, nelle allergie e nel trattamento delle infiammazioni a livello circolatorio. Ottimo rimedio per l’azione antiedematosa su vasi, varici, edemi ed emorroidi.
Rimedio principe per trattare le vie respiratorie superiori, utile per le affezioni ai bronchi. Grazie alla sua azione balsamica aiuta ad espellere i muchi, calma la reattività in caso di asma anche di natura allergica. Ritenuta efficace anche per decongestionare le infiammazioni oculari, congiuntiviti e blefariti. L’attività antinfiammatoria la rende utile per il mal di testa e per le forme croniche dell’artrite e dei reumatismi.
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L’Elicriso, utilizzato sin dall’antichità, è stato rivalutato dalla fitoterapia moderna. Gli studi sui suoi effetti hanno dimostrato che agisce come antiossidante, i suoi principi attivi inibiscono la perossidazione lipidica agendo come spazzini dei radicali liberi. A questa funzione è strettamente collegata l’azione antinfiammatoria, a sua volta possibile grazie all’azione simil-cortisonica della pianta che inibisce gli enzimi responsabili dei processi infiammatori ed immunostimolanti.
Antiallergica: La pianta dell’Elicriso è un toccasana per l’apparato respiratorio. I suoi attivi stimolano il fegato nella sua funzione purificante, migliorano l’azione protettiva cortico-surrenalica con la generazione degli ormoni steroidei e inibisce i mastociti che determinano la produzione di istamina. Il suo impiego è apprezzato per alleviare i disturbi delle allergie stagionali, per le bronchiti di natura allergica e nell’asma.
Fluidificante: L’azione balsamica, immediatamente collegata a quella antistaminica, completa il beneficio alle vie respiratorie. L’estratto aiuta ad eliminare il catarro stazionante nei bronchi, con un effetto calmante sugli accessi di tosse e sugli spasmi tipici delle crisi asmatiche.
Disintossicante: Tra le sue potenzialità questa antica pianta è un supporto alla funzione depurativa, sia al livello epatico che renale. Stimola la pulizia dalle tossine, migliorando la salute dell’organismo. La tintura viene utilizzata nelle diete depurative per limitare le infiammazioni che interessano gli organi interni e la cute.
Antinfiammatoria: L’estratto inibisce gli enzimi responsabili dell’infiammazione, attivo sulle flogosi croniche ed acute in caso di reumatismi e di artrosi. Agisce come analgesico, contrasta il dolore nelle emicranie e l’infiammazione nella congestione della mucosa nasale durante le manifestazioni allergiche stagionali. Coadiuvante dei trattamenti locali negli stati infiammatori cutanei, quando viene impiegata in sinergia con l’oleolito di Elicriso. Analogo uso supporta in presenza di eritemi solari, di psoriasi e di dermatiti, aiutando a calmare il prurito e i rossori.
Antisettica: La tintura madre è utilizzata in caso di infezioni batteriche e fungine. Agisce sulla Candida Albicans e quindi è un rimedio per la candidosi vaginale . Gli estratti della pianta si sono dimostrati utili per le infiammazioni alla bocca provocate dallo Streptococcus mutans e per quelle delle vie aeree, grazie all’azione antibatterica specifica sullo Streptococcus aurens.
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Uso interno
Assumere dalle 30 alle 50 gocce, da 1 a 3 somministrazioni lontano dai pasti nell’arco della giornata.
Per lenire l’allergia assumere 30 gocce in acqua per 3 volte al giorno, preferibilmente 15-20 minuti prima dei pasti principali.
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Non utilizzare in gravidanza ed in allattamento, non assumente in caso di allergia ai suoi componenti, verificare le eventuali allergie crociate (Asteraceae).
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Il nome scientifico della pianta deriva dal greco heliochryson composto dalle parole elios e crhysos con il significato di Sole dorato, per descrivere la caratteristica dei fiori che alla luce solare diventano dorati. Il secondo nome, italicum è un omaggio alla penisola italiana dove la pianta cresce da sempre. In alcune zone viene anche chiamata tignamica o perpetuino, mentre per il sapore che la caratterizza ha preso il nome di elicriso liquirizia.
Molti racconti popolari delle terre mediterranee narrano che l’Elicriso rubi in suo colore brillante direttamente dal sole. I fiori anche dopo essere stati recisi continuano a mantenere la colorazione giallo vivida, per questo nell’antica Grecia e presso i Romani venivano intrecciate ghirlande per adornare le statue degli dei.
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L’Elicriso è un arbusto di piccole dimensioni, cresce spontaneamente, preferisce terreni incolti in zone collinari e pianeggianti. Origina nell’Europa meridionale, con una diffusione attuale alquanto estesa. Si sviluppa come un cespuglio sufrutticoso, con rami legnosi nella parte bassa ed erbacei verso l’alto, raggiunge in media 50 cm di altezza. Le foglie filiformi e tomentose sono di colore verde argentato. I fiori sono riuniti in capolini conici di colore giallo dorato, all’interno di brattee. Produce frutti bianchi e cilindrici.
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Alcohol, Aqua, Helichrysum Italicum Flower