Tintura Madre di Boldo
Allergeni: Il prodotto è conservato in uno stabilimento in cui sono utilizzati avena, orzo, mandorla, sedano, senape, sesamo, soia, lupino.
Costituenti chimici: alcaloidi isochinolinici (boldina), flavonoidi , mucillagini, tannini, resina, acido citrico, olio essenziale ricco in monoterpeni (come limonene, 1,8-cineolo, p-cimene, fellandrene, ascaridolo).
Nome famiglia: Monimiaceae
Solvente di estrazione: Etanolo al 56%
Parte della pianta impiegata Foglie
Aspetto: liquido limpido
Rapporto droga/estratto:1:10
Info packaging: Bottiglia di vetro ambrata per schermare il prodotto dalla luce, tappo a vite e contagocce in plastica. Abbiamo scelto un imballaggio essenziale, riciclabile al 100% in base alle disposizioni del tuo Comune.
Conservazione: conservare il flacone in un luogo fresco ed asciutto, tenendolo al riparo da fonti dirette di luce e calore.
Utilizzo in breve: assumere la tintura madre più volte al giorno in base alle esigenze personali.
Proprietà in breve: favorisce i processi digestivi alleviando i sintomi della dispepsia come gonfiore, acidità e flatulenza. Svolge funzioni epatoprotettive, fluidifica la bile e ne aumenta la secrezione. Ha capacità antinfiammatorie e disinfettanti sul sistema genitourinario.
Controindicazioni in breve: Non assumere in gravidanza e allattamento né in caso di occlusioni alle vie biliari, gravi epatopatie o calcolosi biliare.
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La tintura madre di boldo è una preparazione fitoterapica che consente di preservare tutti i principi attivi contenuti nelle foglie della pianta di Peumus boldus, considerata un digestivo e colagogo naturale.
Si tratta infatti di un estratto vegetale ricavato tramite macerazione a freddo delle foglie in una soluzione composta da acqua ed etanolo al 56% che permette appunto di estrarre tutti i principi benefici presenti nella pianta.
Le foglie di boldo sono infatti particolarmente ricche di oli essenziali (composti principalmente da monoterpeni), flavonoidi ed alcaloidi tra i quali spicca la boldina. Quest’ultima è il principio attivo che conferisce al boldo e ai suoi preparati spiccate proprietà digestive, colagoghe (ovvero stimolano il flusso biliare all’interno del duodeno), stomachiche, coleretiche (aumentano la secrezione della bile da parte del fegato) e antispasmodiche.
Ad esso vengono infatti attribuite anche capacità epatoprotettive e diuretiche. L’azione stomachica, dovuta principalmente alla boldina, permette inoltre di favorire la peristalsi e la produzione di succhi gastrici necessari per un corretto processo digestivo.
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La tintura madre di boldo, ricavata dalla foglie della pianta, è un concentrato di oli essenziali, alcaloidi e flavonoidi che svolgono una funzione colagoga ovvero aiutano a fluidificare la bile, rendendola meno densa e viscosa e a favorirne la secrezione.
Per questo motivo il boldo rappresenta un ottimo rimedio digestivo, utile per contrastare la digestione lenta e laboriosa dei grassi e per inibire i sintomi associati come pesantezza, bruciore di stomaco, senso di nausea ed eccessivo gonfiore addominale.
La boldina, di cui sono ricchi sia il boldo che la tintura madre che se ne ricava, agisce sui processi digestivi sia direttamente che indirettamente; da un lato aumenta infatti la produzione di saliva e di acido cloridrico, ovvero il succo dello stomaco, permettendo una più facile digestione sin dalla fase di introduzione del cibo, mentre dall’altro favorisce la produzione di bile che è fondamentale per affrontare le fasi successive della digestione.
Le difficoltà digestive, compresi i sintomi come bruciore, eruttazioni, rigurgiti acidi ed ernia iatale sono infatti spesso dovute ad una carente produzione di succo biliare che oltretutto incide anche sui livelli di colesterolo: un’insufficiente produzione di bile può infatti causare un aumento del colesterolo nel sangue .
La bile è inoltre necessaria anche per stimolare la secrezione di enzimi pancreatici fondamentali per la digestione e per l’assimilazione dei nutrienti presenti nel cibo ingerito, per neutralizzare l’acidità del contenuto gastrico, eliminare in parte le tossine neutralizzate dal fegato ed infine permette di assimilare al meglio le vitamine liposolubili (come la vitamina D), il calcio e gli acidi grassi insaturi tra cui Omega 3 e 6.
La tintura madre di boldo, esercita inoltre una valida azione epatoprotettiva utile in caso di lieve insufficienza biliare ed epatica e per prevenire i danni al fegato; per questo può risultare un ottimo coadiuvante ad azione depurativa da usare nei cambi di stagione.
Presenta inoltre una blanda funzione lassativa in grado di contrastare gli episodi di stitichezza, favorendo il rilassamento della muscolatura liscia.
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Per favorire i processi digestivi e permettere un rapido assorbimento dei principi attivi, si consiglia di assumere la tintura madre di Boldo prima dei pasti, a stomaco vuoto. Gli effetti digestivi si ottengono comunque anche se si assume il preparato dopo i pasti.
In generale è sufficiente assumere 15-30 gocce 1-2 volte al giorno diluendole in poca acqua o versandole su una zolletta di zucchero. Le dosi di assunzione sono variabili e dipendono anche dal tipo e dell’entità del disturbo da trattare.
Come colagogo e digestivo si consiglia l’assunzione di 25 gocce mezz’ora prima dei pasti principali.
Come antinfiammatorio e disinfettante assumere 15-25 gocce due volte al giorno prima dei pasti principali.
Per stimolare l’appetito assumere 20-25 gocce disciolte su una zolletta di zucchero o in poca acqua prima dei pasti.
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L’azione coleretica del boldo lavora in perfetta sinergia con quella del carciofo e del tarassaco. In caso di disturbi epatici la tintura madre di boldo può essere associata a quella di carciofo, dosando 20 gocce per ciascun preparato, da assumersi al mattino e alla sera.
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L’assunzione di preparati a base di boldo sono controindicati in gravidanza ed allattamento.
Non assumere se si soffre di occlusione alle vie biliari, gravi epatopatie o calcolosi biliare oppure se è stata asportata la colecisti.
Il consumo può interferire con l’assunzione di lassativi antrachinonici come senna e rabarbaro. Non assumere in caso di ipersensibilità o allergia ad uno o più componenti, evitare inoltre di fare un uso prolungato del prodotto.
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La pianta di boldo cresce spontaneamente in molte regioni dell’America Latina come Argentina, Ecuador, Bolivia, Cile e Perù e largamente usata in passato dalle popolazioni che abitavano questi territori.
In realtà le notizie sul suo impiego sono piuttosto recenti in quanto la sua scoperta è avvenuta solo intorno al 1500. Si notò in quel periodo che gli animali cileni, in particolare pecore e capre, usavano cibarsi delle foglie di boldo risultando, dopo accurate osservazioni veterinarie, immuni alle affezioni epatiche. Questa tesi fu poi approfondita da alcuni studi ed esperimenti che accertarono i benefici della pianta sul fegato e sulle sue funzioni.
L’utilizzo del boldo era molto diffuso anche tra gli aztechi che usavano un colorante ottenuto dai semi per decorare il corpo in occasione di riti speciali come in caso di nascite o di morti, unendo un estratto anche alla preparazione di una birra sacra.
Ancora oggi alcune popolazioni amazzoniche usano il boldo per decorare il corpo e per allontanare gli spiriti maligni.
La medicina tradizionale impiegava le foglie di boldo come carminativo naturale capace di ridurre la formazione di gas intestinali e per il trattamento di infezioni vescicali o della prostata.
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Il Peumus boldus è un albero sempreverde originario del Cile e che può raggiungere un’altezza massima di 5-6 metri.
Si caratterizza per le sue foglie ovali di colore verde opaco con un picciolo corto e per i suoi fiori, sia maschili che femminili, di colore bianco e riuniti in gruppi di circa 12 fiori a formare delle infiorescenze terminali. I frutti della pianta sono piccole drupe di circa 2 cm di diametro, di colore verde e contraddistinte da un sapore piuttosto dolce dovuto all’alto contenuto di sostanze zuccherine.
La parte della pianta maggiormente utilizzata sono le sue foglie, soprattutto quelle giovani che risultano le più ricche di principi attivi; nelle regioni di origine e in molte località del Sud America, le foglie vengono largamente usate per la preparazione di tè e tisane o di liquori digestivi.
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Alcohol, Aqua, Peumus Boldus Leaf