Tintura Madre di Propoli
Costituenti chimici: flavonoidi (apigenina, pinocembrina, galangina), polifenoli, acido benzoico e derivati, acido caffeico, acido ferulico, terpeni (olio essenziale, eudesmolo), polisaccaridi, oligoelementi, vitamine (A, C e del gruppo B), minerali, aldeidi aromatiche (tra cui vanillina).
Aspetto: liquido marrone
Rapporto droga/estratto: 1:10
Info packaging: Bottiglia di vetro ambrata per schermare il prodotto dalla luce, tappo a vite e contagocce in plastica. Abbiamo scelto un imballaggio essenziale, riciclabile al 100% in base alle disposizioni del tuo Comune.
Conservazione: conservare il prodotto nel contenitore originale, riponendolo in un luogo fresco ed asciutto, al riparo da fonti di luce e di calore
Utilizzo in breve: assumere la tintura madre più volte al giorno in base alle esigenze personali; per uso esterno aggiungere in creme, unguenti e preparati da applicare sulla zona interessata, sulla pelle irritata, acne, ferite o micosi; utilizzare diluita per gargarismi.
Proprietà in breve: immunostimolante, antibatterico, antibiotico, antimicrobico, antivirale, antiossidante, cicatrizzante, antifungino. Favorisce la cicatrizzazione dei tessuti, rinforza le difese immunitarie, allevia infiammazioni ed affezioni del cavo orale, dell’apparato respiratorio ed urogenitale nonché i sintomi influenzali e le malattie da raffreddamento.
Controindicazioni in breve: non utilizzare in caso di allergie al polline e ai derivati delle api. Rispettare i dosaggi raccomandati.
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La tintura madre di propoli è una soluzione idroalcolica ottenuta tramite macerazione a freddo della propoli in acqua ed etanolo (80%).
In particolare la propoli è una sostanza resinosa che le api raccolgono da germogli di foglie e cortecce di alcuni alberi come betulle, pioppi ed abeti, mescolandola con polline, secrezioni digestive (saliva) e cera. Questa sorta di pasta viene utilizzata dalle api per rivestire l’interno degli alveari in modo da proteggerli dagli attacchi degli insetti predatori e da muffe, funghi e batteri.
Questa particolare sostanza ha dimostrato importanti proprietà medicinali, dovute principalmente al suo ricco contenuto di nutrienti come oli essenziali, balsami, polifenoli, flavonoidi (galangina e pinocembrina) polline, cere, acidi (acido clorogenico e caffeico), vitamine (soprattutto vitamina A, C e del gruppo B) e minerali come calcio e ferro.
La sinergia di tali sostanze conferisce alla tintura madre di propoli spiccate capacità immunostimolanti, antimicrobiche, antivirali, antinfiammatorie, cicatrizzanti ed antiossidanti, fungendo così da utile rimedio contro una serie di affezioni e disturbi che colpiscono prevalentemente l’apparato respiratorio, la pelle ed il cavo orale.
Viene infatti impiegata con successo nel trattamento di infezioni ed infiammazioni della bocca come afte, tonsilliti, mal di gola e di denti, gengive infiammate e herpes ma anche come rimedio immunostimolante per potenziare le difese immunitarie nei periodi invernali o per alleviare i disturbi respiratori come tosse e bronchite.
Il suo utilizzo esterno apporta inoltre numerosi benefici anche sulla pelle, soprattutto per la sua azione cicatrizzante, disinfettante e sfiammante che la rende utile in caso di pelle irritata, acne, eczemi, micosi o punture di insetti.
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Come detto, la tintura madre di propoli risulta un ottimo alleato per preparare l’organismo all’arrivo dei primi freddi, in quanto offre un ottimo supporto al sistema immunitario, contrastando anche i sintomi di influenza e raffreddore.
La sua azione antibatterica, antivirale e antimicotica consente di alleviare infiammazioni ed infezioni a carico del cavo orale, delle vie respiratorie e della pelle, agendo così su più fronti.
Più nel dettaglio, la tintura madre di propoli presenta le seguenti proprietà:
Rinforza le difese immunitarie: la propoli è nota per la sua azione immunostimolante ovvero capace di rinforzare ed attivare le difese dell’organismo contro gli agenti patogeni, favorendo la produzione di macrofagi, anticorpi e delle cosiddette cellule “natural killer”. Per questo un trattamento preventivo a base di propoli (sotto forma di tintura madre, da associare anche ad altri derivati come polline e pappa reale) è sempre raccomandato all’arrivo dei primi freddi, in modo da preparare l’organismo all’attacco di agenti infettivi come virus e batteri.
Contrasta virus, funghi e batteri: i composti contenuti nella propoli, soprattutto l’acido caffeico, clorogenico e benzoico, associati alla ricchezza di flavonoidi, galangina e di olio essenziale, attribuiscono alla propoli un’importante funzione antimicrobica, mentre la pinocembrina e la pinobankina esercitano un’attività antimicotica (fungicida) capace di contrastare alcuni tipi di infezioni come la Candida Alibicans o le micosi della pelle. Al contempo le sue proprietà antivirali, aiutano ad inibire diversi tipi di virus soprattutto l’Herpes Simplex e virus influenzali nonché infezioni alle vie respiratorie di origine mista, virale o batterica. Per queste funzioni, l’estratto idroalcolico di propoli può essere impiegato nei seguenti casi:
- Disturbi del cavo orale: sotto forma di gargarismi risulta utile in caso di afte, herpes, gola infiammata, stomatite, faringite, gengive infiammate, mal di denti, alitosi.
- Raffreddore e influenza: grazie all’azione antibiotica contrasta gli agenti patogeni causa di tosse (sia secca che grassa), mal di gola, tonsilliti, bronchiti, riniti allergiche e disturbi respiratori
- Problemi della pelle e delle mucose: irritazioni, eczemi, funghi della pelle, micosi delle unghie (onicomicosi), punture di insetti, psoriasi e verruche.
- Infiammazioni urogenitali: da usarsi in caso di cistite, uretriti, infiammazioni della prostata, vaginiti
- Disturbi dell’apparato digestivo: oltre che a ristabilire l’equilibrio della mucosa gastrica, la propoli agisce anche come antibatterico contro le infezioni causate dall’Helicobacter Pylori, causa di ulcere e gastriti.
Antinfiammatorio e cicatrizzante: preparati a base di propoli risultano utili contro molti tipi di infiammazione, sia del cavo orale che della pelle essendo capaci di agire sul metabolismo delle cellule. Per questo può essere impiegata anche nel trattamento di dermatiti, irritazioni, arrossamenti ed eczemi. L’azione cicatrizzante, capace ovvero di accelerare la riepitelizzazione e la rigenerazione dei tessuti risulta invece efficace in caso di ferite, acne, brufoli, ustioni, piaghe da decubito ed afte della bocca sulle quali svolge anche azione disinfettante.
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Uso Interno
Le dosi consigliate sono generalmente di 30 - 40 gocce da assumere 2-3 volte al giorno.
In caso di influenza e raffreddore utilizzare da 20 a 30 gocce 2-3 volte al giorno.
Per un trattamento d’urto in caso di placche e mal di gola, ingerire al naturale 2 gocce al mattino e 2 alla sera di tintura madre.
La tintura può essere disciolta in acqua oppure in una bevanda come tè, tisane o latte caldo agitando bene la soluzione prima di ingerirla. In alternativa può essere assunta con un cucchiaino di miele o con una zolletta di zucchero per mitigare un po’ il suo gusto amaro.
Uso esterno
Nei preparati cosmetici: si inserisce a freddo in percentuali tra lo 0,5 e l’1%. Può essere aggiunta a creme cicatrizzanti, dopobarba, gel o unguenti lenitivi, dentifrici e collutori dall’azione antibatterica, creme e prodotti per pelli problematiche e acneiche, detergenti e igienizzanti per le mani.
Disinfettare e cicatrizzare: versare qualche goccia su una garza sterile da tamponare direttamente su ferite o piaghe per accelerare il processo di guarigione e per disinfettare la lesione. L’alcool in questo caso potrebbe causare un lieve bruciore, per questo si consiglia in alternativa di utilizzare preparati più delicati come l’estratto molle di propoli (realizzato facendo evaporare l’alcool dalla tintura madre).
Candidosi effettuare dei lavaggi versando qualche goccia di T.M. in acqua tiepida.
Infiammazioni del cavo orale: in caso di afte, gengiviti, faringite, mal di gola e in genere in tutte le infiammazioni del cavo orale basta diluire 30 gocce di tintura in un bicchiere di acqua ed effettuare dei gargarismi 3 volte al giorno.
Mal di gola: per donare sollievo alla gola diluire 30 gocce in mezzo bicchiere di acqua e trasferire il composto in un contenitore spray; nebulizzare direttamente in gola 2-3 volte al giorno.
Otiti: in caso di infiammazioni e infezioni batteriche al condotto uditivo, si possono versare un paio di gocce di estratto idroalcolico all’interno dell’orecchio, ripetendo l’operazione 3-4 volte al giorno.
Mal di denti e gengiviti: oltre che nei gargarismi, per alleviare il dolore ai denti e alle gengive potrebbe risultare utile unire la tintura al consueto dentifricio, in percentuali dell’1-2%.
Acne: per trattare la pelle colpita da acne si può applicare una goccia di tintura madre su un batuffolo di cotone o un cotton fioc da tamponare sulla zona interessata; in alternativa usare due gocce di T.M. di propoli all’interno di maschere per il viso, associandola all’argilla e all’olio essenziale di tea tree.
Afte: versare una goccia di tintura su un cotton fioc ed applicarla direttamente sull’afta per alleviare il dolore ed accelerarne la guarigione.
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Trattamenti a base di tintura madre di propoli possono essere associati all’utilizzo concomitante di altri preparati come:
- Per supportare le difese immunitarie: associare la T.M. di propoli con la tintura madre di echinacea
- Nelle affezioni respiratorie: olio essenziale di ravensara (sotto forma di inalazioni) e vitamina C (assunzione interna)
- In caso di funghi e micosi: procedere con applicazioni topiche di olio essenziale di tea tree opportunamente diluito.
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L’assunzione di tintura madre di propoli nelle dosi consigliate non causa effetti collaterali; i soggetti ipersensibili potrebbero riscontrare disturbi gastrici, secchezza della bocca o diarrea in caso di utilizzo interno.
Evitare la somministrazione nei bambini di età inferiore ai 3 anni.
Non assumere assolutamente in caso di allergie o intolleranze al polline, al veleno d’api o ai prodotti derivati dalle api.
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L’utilizzo della propoli sia in ambito terapeutico che come componente di profumi è stato documentato sin dall’antichità da parte di popoli e culture diverse.
Sembra che gli antichi Egizi utilizzavano questa resina insieme ad altri composti nelle pratiche di mummificazione e nella produzione di profumi, apprezzandone la sua fragranza dolce, balsamica e mielosa.
I romani invece la utilizzavano soprattutto in ambito medico; in alcuni trattati il naturalista Plinio il Vecchio la indicava come rimedio per estrarre aculei e spine dalla pelle e per alleviare i dolori ed i gonfiori articolari mentre Dioscoride la consigliava nel trattamento della tosse.
In un antico trattato russo, risalente al XIII secolo, veniva invece indicata come cura della carie. Fu proprio l’ex Unione Sovietica a dare maggiore risalto alle proprietà medicinali della propoli, anche se il suo impiego nel corso degli anni fu quasi del tutto abbandonato.
Solo di recente, a partire dagli anni ’70, grazie a numerosi studi e ricerche scientifiche, il suo utilizzo nelle cure naturali è tornato alla ribalta.
Curiosità:
- il termine propoli deriva dalle parole greche pro ovvero davanti e polis, città. Viene infatti tradotto come “davanti alla città” o “in difesa della città”, proprio perché le api utilizzano tale mistura e protezione dell’alveare.
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Alcohol, Aqua, Propolis