Tintura Madre di Salice Corteccia
Allergeni: salicilati
Costituenti chimici: glicosidi fenolici (salicina, salicortina, saligenina), fenoli (acido salicilico, acido ferulico), flavonoidi (isoquercetina), tannini, resine, proantocianidoli.
Nome famiglia: Salicaceae
Aspetto: liquido
Colore: limpido
Parte della pianta utilizzata: corteccia
Info prodotto: La Tintura Madre di Salice è un prodotto vegetale, microbiologicamente controllato, con metalli pesanti nella norma, non testato sugli animali né entrato in contatto con materiali di origine animale, privo di OGM e derivati, libero da pesticidi e sostanze dannose.Info packaging: Bottiglia di vetro ambrata per schermare il prodotto dalla luce, tappo a vite e contagocce in plastica. Abbiamo scelto un imballaggio essenziale, riciclabile al 100% in base alle disposizioni del tuo Comune.
Conservazione: conservare in luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce diretta.
Utilizzo in breve: assumere la tintura madre più volte al giorno in base alle esigenze personali; uso esterno, collutorio, nelle preparazioni cosmetiche di creme e impacchi per pelle e capelli.
Proprietà in breve: analgesico, antinfiammatorio, antipiretico, antifebbrile, lenitivo, cicatrizzante, antiacne, antiforfora, seboregolatore, cheratolitico.
Controindicazioni in breve: non utilizzare in gravidanza, in allattamento, in caso di ipersensibilità ai suoi componenti. Prima dell’uso esterno effettuare un patch test per verificare la tollerabilità personale.
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La Tintura madre di Salice è un estratto vegetale realizzato a freddo con la corteccia del Salix alba in soluzione idroalcolica. L’estratto è un liquido limpido, con un grado alcolico di circa 60° ed una concentrazione droga/estratto di 1:10.
La pianta è considerata sin dall’antichità preziosa per il benessere del corpo. Grazia alla sua ampia diffusione, gli utilizzi erano vari e differenziati. I nativi americani la impiegavano per lenire gli stati dolorosi e per abbassare la temperatura, Dioscoride nella Grecia del I sec. d.C., per curare le infiammazioni dolorose.
L’estratto della corteccia del Salice bianco a partire dal XVIII secolo ha ripreso ad essere utilizzato per gli stati infiammatori e per dare sollievo in caso di dolori. La salicina in sinergia con gli altri composti presenti nella pianta, particolarmente concentrati nella sua corteccia, rendono attivo l’estratto di Salice bianco, ricco delle proprietà che verranno analizzate più approfonditamente nella prossima sezione. L’efficacia degli estratti della pianta sarebbe anche più duratura del prodotto chimico che ne copia le qualità, l’acido acetilsalicilico.
Indicata per alleviare spasmi e crampi, nella sintomatologia delle mestruazioni dolorose, nelle contratture muscolari e negli strappi. Aiuta nei reumatismi, nelle nevralgie e negli stati flogistici a carico delle articolazioni. La tintura è utile nelle infiammazioni del tratto respiratorio, attiva sulle vie respiratorie superiori, aiuta in caso di raffreddori, tosse, laringiti e faringiti.
L’uso della tintura è praticato anche con delle applicazioni topiche, utilizzata nelle preparazioni dermocosmetiche, come ingrediente delle formulazioni homemade. Con gli attivi, flavonoidi, tannini e l’efficace salicina si possono aiutare le pelli grasse ed impure a riequilibrare il sebo eccedente. La pelle può essere uniformata con l’azione simil esfoliante grazie alla quale è possibile ridurre la durezza dello strato corneo in caso di verruche e duroni. Sulla pelle acneica aiuta nel trattare l’acne, grazie alla sua attività antisettica ed astringente. La cute matura trova miglioramento con l’effetto tonificante dei tessuti e distensione delle rughe.
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La corteccia del salice bianco è ricca di salicina, la sostanza che anticipa la formazione dell’acido salicilico. La parte esterna dei rami giovani ne è ricca e la tintura madre racchiude nella soluzione idroalcolica i suoi principi attivi, rendendoli disponibili in forma liquida.
La tintura madre di Salice viene impiegata per agire sulle infiammazioni, sugli stati dolorosi, con un effetto calmante, utile anche nella sintomatologia influenzale.
Antinfiammatorio: I principi attivi della salicina con gli altri composti chimici della corteccia sono utili per lenire gli stati infiammatori a carico dell’organismo. Gli approfondimenti sull’azione dell’estratto di salice hanno evidenziato che si realizza un’efficace inibizione del processo enzimatico che scatena infiammazione e dolori ad essa connessi.
Antifebbrile: Riprendendo l’uso già sperimentano nel ‘700 la tintura madre viene impiegata per abbassare la temperatura corporea in caso di febbre. Chiamato anche aspirina erboristica l’estratto dona sollievo e aiuta in caso di sintomatologia influenzale, tosse, raffreddore e dolori diffusi agli arti.
Antisettico: La salicina è attiva anche come agente purificante. La sua struttura, tipica dei glucosidi, una volta ingerita prevede l’assimilazione a livello del tratto intestinale con il rilascio nei reni. In questa area, grazie all’idrolisi la salicina viene scissa, subisce il processo di ossidazione ed aiuta come disinfettante locale interno. Nell’impiego esterno è un utile antiforfora e purificante del cuoio capelluto.
Antidolorifico: Supporto negli stati dolorosi provocati da reumatismi e infiammazioni a carico del sistema muscolo-articolare. L’estratto agisce sui muscoli come un rilassante, lenisce gli spasmi muscolari, aiuta in caso di crampi e dismenorrea, quindi nelle contrazioni uterine dolorose del ciclo mestruale.
Cheratolitico: La tintura aiuta a sciogliere gli ispessimenti cutanei di calli, verruche e duroni. Migliora le cicatrizzazioni cornee dell’acne, grazie all’attività leggermente abrasiva della pianta che migliora l’uniformità della superficie cutanea.
Astringente: I tannini della corteccia insieme alla salicina sono attivi nel ridurre le secrezioni dell’organismo con un’azione cicatrizzante e ricostruttiva. Aiuta per l’acne e la pelle impura, asportando il sebo eccedente e riequilibrando la produzione della pelle grassa o tendente ad esserlo. I pori dilatati possono essere trattati per ridurre la propria dimensione e prevenire la formazione di brufoli e punti neri.
Tonificante: Le potenzialità dell’estratto si riconoscono anche nell’effetto tonificante che realizza sulle superfici cutanee grazie alla sua azione astringente. La pelle appare più tesa con la conseguente riduzione dei segni dell’età ed il tessuto diviene più uniforme e liscio. Il Salice bianco nella forma di estratto idroalcolico trova impiego nella formulazione di creme antiage, dall’effetto tonificante e rigenerante.
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Uso interno
La tintura madre di Salice si utilizza aggiungendo dalle 15 alle 20 gocce in poca acqua, da 2 a 3 assunzioni giornaliere dopo i pasti.
Uso esterno
Collutorio: Il Salice bianco nella forma di estratto idroalcolico viene diluito in poca acqua per praticare degli sciacqui nel cavo orofaringeo in caso di infiammazioni alla bocca e alla gola.
La tintura madre trova impiego nella formulazione di:
• creme antiage, dall’effetto tonificante e rigenerante;
• creme e lozioni per la pelle grassa e impura, per trattare l’acne, dove agisce con la sua attività astringente e antisettica;
• preparazioni dermocosmetiche per lenire le irritazioni da dermatiti, eczemi e psoriasi;
• impacchi dall’azione abrasiva sugli ispessimenti di calli e duroni e sulle verruche;
• pomate e unguenti lenitivi del dolore;
• maschere e prodotti antiforfora insieme a polveri ed erbe attive su capelli e cuoio capelluto.
Nelle formule dermocosmetiche aggiungere la tintura madre nella quantità variabile dall’1 al 5%, quindi da 1 a 5 ml di tintura ogni 100 g di prodotto finale.
Per le preparazioni con finalità antinfiammatoria si consiglia di utilizzare la tintura nella percentuale variabile dal 10 al 20% al massimo.
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Si consiglia di non assumerla in gravidanza ed in allattamento. Non utilizzarla in caso di ipersensibilità ai salicilati ed alle sostanze altre della sua composizione. Consumare solo dietro parere medico in caso disturbi a livello gastrico.
Prima di utilizzarla nelle preparazioni cosmetiche verificare la reazione cutanea applicando una piccola quantità sul braccio interno. Attendere 12/24 ore e osservare la zona, in caso di rossori e irritazioni non è opportuno utilizzare il prodotto.
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Il nome della pianta potrebbe derivare dalla combinazione delle parole sal-lis il cui significato è prossimo all’acqua per connotare la predilezione della pianta delle zone ben fornite di acqua. Altra ipotesi è di far provenire il suo nome da sal come sale per il sapore acido, salato e pungente contenuto nelle sue foglie, mentre alba, il secondo dei due nomi, indica la caratteristica colorazione argentea delle foglie.
L’uso della corteccia, della radice e raramente dei fiori e delle foglie è remoto. Trattato come albero sacro, sono state ritrovate tracce del suo impiego nelle cerimonie propiziatorie, mentre nel Medio Evo i suoi estratti erano usati per calmare i desideri femminili. Dopo un periodo nel quale è stata quasi del tutto dimenticata, fu riscoperta nel 1700 quando un uomo di chiesa somministrò un suo estratto ai fedeli ammalati. La società scientifica venne a conoscenza dell’accaduto ed allora iniziò ad interessarsene con studi che sono durati decenni.
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Salix Alba è un albero diffuso, lo troviamo in Europa, in nord-Africa ed in Asia occidentale. Predilige l’abbondanza di acqua e cresce i terreni umidi ed in prossimità di corsi d’acqua. Con piante maschili e femminili diverse, si sviluppa in altezza fino ai 30 metri, tronco diritto e chioma ricca. Foglie decidue e lanceolate, di colore verde-grigio, tomentose nella pagina inferiore. I fiori femminili sono di colore verde, quelli maschili caratterizzati da due antere gialle. Come frutti produce capsule che racchiudono numerosi semi all’interno.
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Alcohol, Aqua, Salix Alba Bark