Tintura Madre di Sambuco
Costituenti chimici: flavonoidi, acidi fenolici, mucillagini, acido linoleico, tannini, alcaloidi.
Nome famiglia: Sambucaceae
Parte della pianta utilizzata: fiori
Conservazione: conservare nella confezione originale, al riparo da fonti di luce e calore.
Utilizzo in breve: assumere la tintura madre più volte al giorno in base alle esigenze personali; uso esterno, impacchi.
Proprietà in breve: drenante, diuretica, depurativa, diaforetica, lassativa, antibatterica, immunostimolante, febbrifuga.
Controindicazioni in breve: non impiegare in gravidanza, astenersi durante l’allattamento, non somministrare ai bambini, non assumere in caso di ipersensibilità ai suoi componenti.
torna al menu...
La tintura madre di Sambuco è ottenuta dalla macerazione a freddo in soluzione idroalcolica dei fiori del Sambucus nigra. Il rapporto quantità di droga utilizzata relativamente all’estratto ottenuto è di 1:10.
Impiegato da secoli nella medicina popolare, il Sambuco è una delle erbe apprezzate dalla fitoterapia, tracce del suo uso medicale sono argomento di archeologia, a seguire gli storici raccontano di preparati per curare infiammazioni alle vie aeree, bocca, bronchi e naso e per curare i reni e l’intestino pigro.
Con i fiori di Sambuco si realizzano cure per la stimolazione degli emuntori, la tintura agisce sulla salute di reni e vescica, attiva l’eliminazione delle scorie attraverso l’intestino con un’azione lassativa, elimina tossine e liquidi in eccesso attraverso la diuresi e la sudorazione.
Queste caratteristiche la rendono utile come coadiuvante nell’ipertensione, per alleggerire la pesantezza agli arti interiori, per agire sull’acne con una cura per ingestione ma anche a livello locale, con dei benefici impacchi. Impiegata nei trattamenti cosmetici, essa è in grado di combattere la ritenzione idrica concausa della cellulite e della pelle a buccia di arancia e aiuta a realizzare una cute uniforme e setosa.
Il prodotto è:
- vegan,
- privo di OGM;
- privo di pesticidi.
torna al menu...
Diuretica: La composizione dei fiori del Sambuco è particolarmente indicata per agire contro la ritenzione idrica, contrasta l’azione delle molecole di sodio, responsabili anche dell’aumento della pressione sanguigna. Con l’assunzione si facilita l’espulsione di dette molecole attraverso l’urina, caratteristica che rende il rimedio un ipotensore.
Drenante: L’estratto è un disintossicante, che si occupa del benessere della vescica ed a monte dei reni. L’attività di contrasto alla ritenzione idrica a livello dei tessuti e l’azione appena descritta rendono il rimedio un ottimo coadiuvante nelle diete dimagranti, nelle terapie iposodiche per la gestione del peso e per il benessere complessivo dell’organismo.
Diaforetica: Il processo di attivazione della tintura è principalmente deputato alla pulizia del corpo, essa si occupa della salute dei reni, uno degli organi detti emuntori e anche dell’espulsione attraverso un altro sistema deputato alla stessa funzione, la pelle. Attraverso la sudorazione avviene infatti un’ulteriore pulizia delle scorie, che si completa con l’azione lassativa sull'intestino, ulteriore organo con tale funzionalità.
Fluidificante: Indicata per trattare le vie respiratorie superiori, viene utilizzata nelle malattie da raffreddamento per liberare dal muco in eccesso. Grazie all’azione diaforetica è utile per abbassare la temperatura in caso di febbre.
Immunostimolante: Antiossidanti e mucillagini rilasciano nell’estratto i principi che aiutano l’organismo nel potenziamento del sistema immunitario a discapito dei virus che lo attaccano. Essi incentivano la produzione di citochine che danno una spinta al sistema e svolgono un’attività di protezione delle pareti cellulari.
Antinfiammatorio: La tintura agisce anche sugli stati infiammatori, specie a carico dell’intestino, grazie all’azione congiunta di mucillagini e antiossidanti. Attiva sulle infiammazioni articolari e muscolo-scheletriche.
Astringente: I fiori hanno capacità di curare la pelle acneica e di ridurre la produzione di foruncoli e sedimenti grassi, grazie alla funzione restringente della tintura.
Tonico: L’impiego della tintura, anche a livello topico, è utile nella stimolazione della circolazione sanguigna a livello periferico, con l’attivazione del microcircolo si prende cura delle affezioni localizzate, gonfiore degli arti, agisce sulla cellulite, rafforza le pareti cellulari.
torna al menu...
Uso interno
Assumere 30 gocce, mediamente dalle 2 alle 3 volte al giorno, più volte in caso di manifestazioni acute.
Rimedio per l’influenza: Assumere 30 gocce dalla 5 alle 6 volte al giorno per trattare la febbre e la sintomatologia influenzale, fino a remissione dei sintomi e per periodi limitati.
Uso esterno
Preparare una soluzione con diluizione tra il 10% e il 30% di tintura da aggiungere all’acqua.
Impacchi: Predisporre delle applicazioni locali con bendaggi da intingere in acqua calda e fredda, con l’aggiunta della tintura madre. Alternare applicazioni sulle zone interessate di impacchi caldi, seguiti a quelli freddi. I principi attivi e l’effetto caldo-freddo sono ottimi attivatori del microcircolo con la stimolazione della circolazione sanguigna e linfatica a livello periferico, per trattare il gonfiore degli arti inferiori e la cellulite.
torna al menu...
La tintura madre di Sambuco può essere impiegata in sinergia con:
- tintura madre di Camomilla per un'azione febbrifuga e la tintura madre di Tiglio per un'azione decongestionante negli stati influenzali;
- sommità di Spirea Ulmaria per il trattamento dei reumatismi e la depurazione dagli acidi urici.
torna al menu...
Si consiglia di non assumere la tintura in gravidanza, in allattamento e di non somministrarla ai bambini in età pediatrica. Evitare l’uso in caso di accertata ipersensibilità verso uno o più dei suoi componenti.
In presenza di disturbi importanti consultare uno specialista, che valuti le interazioni con altri principi attivi assunti contemporaneamente, che determini tempi di utilizzo e dosaggi specifici.
torna al menu...
Sambuco, nome ed uso lo legano alla musica, il primo potrebbe derivare da un termine greco sambukè che indicava uno strumento musicale a forma di triangolo realizzato con il suo legno, il secondo relativo all’impiego dei suoi rami, che svuotati vengono usati ancora oggi per creare dei piccoli flauti.
Da protettrice della casa a fata trasformata in tronco, Sambuco è il tredicesimo mese lunare dei Celti, poiché i suoi fiori raggiungono il solstizio d’inverno, a dicembre. Il cattivo odore delle foglie ed il sapore delle bacche hanno ispirato leggende sulla morte per chi si addormenta sotto l’albero e sulla velenosità dei frutti causata dal gesto di Giuda il discepolo, che si sarebbe impiccato appendendosi ai suoi rami.
La tradizione vuole che i fiori di Sambuco vengano raccolti e lasciati fuori nella notte tra il 23 ed il 24 giugno, affinché San Giovanni possa benedirli. Solo dopo essi potranno essere pieni delle virtù terapeutiche che gli vengono ascritte.
Del Sambuco si utilizzano tutte le sue parti, le foglie per preparazioni medicinali destinate alle applicazioni topiche, i fiori freschi consumati per preparare piatti tipici in alcune regioni italiane e macerati per preparare lo sciroppo, dai frutti maturi si realizzano gelatine e confetture e un estratto alcolico.
torna al menu...
La pianta di Sambuco origina nel Caucaso ed in Europa, successivamente si è diffusa ovunque, vegeta nei campi incolti, lungo le strade e le ferrovie. Si sviluppa come un arbusto alto fino a 9-10 metri, ampiamente ramificato, con rami che curvano verso il basso formando una cascata ed una chioma estesa e ricca. Le foglie emanano un odore sgradevole, sono lunghe, decidue, con apice a punta, munite di picciolo e con marginatura seghettata. I fiori, tutti della stessa altezza, bianchi e piccoli, sono riuniti in profumate infiorescenze ad ombrello. La pianta produce drupe globose come frutto, che a maturazione diventano bacche succose, di colore nero-viola.
torna al menu...
Alcohol, Aqua, Sambucus Nigra Flower