Tintura Madre di Timo Volgare
Origine: Italia
Costituenti chimici: timolo, tannini, flavonoidi (apigenina, timonina, luteolina), acido caffeico.
Nome famiglia: Labiateae
Aspetto: liquido
Colore: da marrone chiaro a scuro
Parte della pianta utilizzata: foglie
Punto d’infiammabilità: 23 <= 60° C.
Conservazione: conservare nel contenitore di acquisto, non esporre alla luce diretta e tenere lontano da agenti infiammanti.
Utilizzo in breve: assumere la tintura madre più volte al giorno in base alle esigenze personali; uso esterno, come collutorio, come disinfettante.
Proprietà in breve: mucolitico, espettorante, antisettico, antispasmodico, digestivo, carminativo, coleretico.
Controindicazioni in breve: non utilizzare in gravidanza ed in allattamento, per l’uso esterno effettuare un patch test per verificare la tollerabilità cutanea personale
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La tintura madre di Timo si realizza con le sommità raccolte dalla pianta di Tymus vulgaris. Il procedimento di estrazione dei principi attivi avviene in alcool ed al termine della preparazione le potenzialità della droga sono racchiuse nelle pratiche gocce. Il rapporto droga-estratto è di 1:10, la gradazione alcolica di 62°.
Il Timo è un’erba spontanea conosciuta sin dall’antichità, il suo uso, tra qualità officinali e leggende, da millenni si offre per sostenere il benessere dell’organismo. Impiegata per liberare le prime vie respiratorie con la tintura madre di Timo si aiuta il corpo a espellere le secrezioni eccedenti, migliorando la funzione respiratoria. Attiva su tosse e su disturbi quali asma e malattie virali come la pertosse, agisce aiutando a sedare gli spasmi.
Contrasta la proliferazione dei batteri, viene impiegata per aiutare in caso di ferite e nelle lacerazioni della pelle, per prevenire l’insorgenza di infezioni e sostenere la cute nel suo processo di ricostruzione. Utile per l’igiene del cavo orale, agisce sulle mucose della bocca per migliorare e per prevenire disturbi gengivali, anche gravi e infezioni che si diffondono in tutto il cavo orofaringeo. L’attività antisettica si può realizzare anche all’interno con la protezione delle vie urinarie e il tratto digerente.
Migliora la digestione e stimola il fegato a produrre la bile, favorisce un transito più rapido e previene la formazione di gonfiori intestinali. Agisce sul bruciore di stomaco con un’azione lenitiva in caso di gastrite.
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Con i suoi componenti resi disponibili nella soluzione della tintura il Timo è un valido supporto per il sistema respiratorio e quello digerente, con un’attività depurativa rilevante. Il timolo è la componente delle foglie che, insieme ad altri attivi, caratterizzano l’olio essenziale contenuto nelle foglie di Timo. Questa sostanza è anche la responsabile del particolare odore aromatico della pianta, che si percepisce nelle foglie fresche ed essiccate.
Antisettico: La qualità gli deriva da un suo componente, il timolo, che agirebbe beneficamente sul tratto gastrointestinale. L’azione può anche estendersi alla protezione delle vie urinarie, difese dai batteri che le aggrediscono. La tintura si può impiegare come preventivo della formazione di placca e carie, aiuta a migliorare l’alito agendo sui batteri che proliferano in bocca, causa del cattivo odore. Agisce anche, con un impiego esterno, su infezioni più gravi dei denti e delle gengive, può essere utilizzata per il trattamento della piorrea, provocata dall’attecchimento sulla mucosa gengivale di germi patogeni, attiva sulle stomatiti, infiammazioni che si sviluppano all’interno delle guance, sul palato, sulla lingua o sulle gengive.
Decongestionante: Il Timo sostiene anche la buona funzionalità dell’apparato respiratorio, in presenza di disturbi lievi come la tosse o anche rilevanti, quali l’asma, si può ottenere beneficio grazie all’azione espettorante dell’estratto di questa erba officinale.
Mucolitico: Utile per i ristagni di muco prodotti durante i malesseri stagionali o in caso di affezioni acute e croniche, quali bronchiti e manifestazioni asmatiche, il Timo allevia la congestione delle mucose e può favorire la ripresa di una buona respirazione.
Antispasmodico: Tra le qualità riconosciuta alle foglie si annovera anche l’azione rilassante della muscolatura che può essere utile in caso degli spasmi della pertosse, anche quando la tosse è la conseguenza di una crisi asmatica.
Digestivo: L’azione della tintura madre di Timo è utile nel trattamento del tratto digerente, può migliorare il processo digestivo evitando la formazione di gas intestinali, con un’attività definita carminativa che contrasta i gonfiori addominali. Riferendoci alla sua azione digestiva essa è ascrivibile all’azione coleretica della pianta che può agire come stimolante del fegato nella produzione della bile. Gli attivi della pianta avrebbero anche una benefica azione sulla gastrite, eliminando i disturbi legati a un senso di pienezza non attendibile, piuttosto che il bruciore o il dolore localizzato in corrispondenza dello stomaco.
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Uso interno
Assumere 30 - 40 gocce di tintura madre di Timo in 2 - 3 somministrazioni giornaliere, sciolte in acqua. Possibile l’uso della tintura con la preparazione di un’intera bottiglia di acqua con la dose giornaliera disciolta in essa, da sorseggiare nell’arco della giornata. Per un uso specifico e per trattamenti prolungati seguire il parere di un esperto che stabilisca la personale necessità, con dosi e tempi di impiego della tintura madre.
Uso esterno
Collutorio: Preparare una diluizione al 5% in acqua da utilizzare per l’igiene del cavo orale. Utilizzare per gli sciacqui dopo la pulizia abituale.
Come disinfettante: Diluito al 5% in acqua, con l’uso di una garza imbevuta, si può utilizzare per disinfettare le ferite, per evitare la formazione di infezioni che rallenterebbero la cicatrizzazione. Oltre che sulle ferite da taglio è utile per scottature, abrasioni, piaghe e sui tessuti danneggiati.
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Non impiegare in gravidanza ed in allattamento. Prima dell’uso esterno testare la tollerabilità della tintura madre applicando un paio di gocce sulla parte interna del braccio. Attendere 12/24 ore e verificare l’eventuale presenza di rossori ed irritazioni, nel qual caso è opportuno non utilizzare il prodotto.
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La parola timo si riferisce ad un termine greco thumon, strettamente imparentato con thumos il soffio vitale. Considerata l’erba dell’eroe, qualità che gli viene attribuita perché indurrebbe alla secrezione di adrenalina, un ormone che si attiva quando c’è bisogno di restare attenti e vigili e di produrre risposte veloci ed efficaci. I soldati romani usavano cospargersi di acqua e timo prima di affrontare una battaglia, un rito beneaugurante per migliorare la propria vitalità.
Utilizzata dagli antichi Egizi che ne apprezzavano le qualità durante il processo di imbalsamazione, per un’analoga azione purificante veniva usato nelle fumigazioni nell’antica Grecia. In tempi molto più recenti i ramoscelli erano avvolti intorno ai cibi ed alle carni per profumarli e purificarli. Ancora oggi le foglie fresche ed essiccate sono tra le spezie più usate nella cucina mediterranea.
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Pianta perenne, originaria dell’Asia e del bacino del Mediterraneo, predilige le zone calde ma si adatta anche a temperature rigide. Ha la struttura di un arbusto, portamento eretto, raggiunge i 30-40 centimetri di altezza. Il fusto è legnoso con numerose ramificazioni, le foglie sono lanceolate, margine intero, completamente rivestite di peli, la colorazione è verde -argentea. I fiori sono piccoli e bianco-rosato, raccolti in infiorescenze a spiga. I frutti sono acheni, racchiudono quattro semi e sono rivestiti da un guscio di colore marrone.
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