Trifoglio Rosso Fiore - Tisana/Infuso
Costituenti chimici: isoflavoni, minerali (calcio, cromo, magnesio, fosforo, potassio, rame, selenio, zinco, manganese), vitamine (B1, B3, C, K), tannini, glucosidi, acidi organici, cumarine, saponine.
Nome famiglia: Fabaceae
Parte della pianta utilizzata: fiori
Conservazione: conservare in luogo fresco ed asciutto.
Utilizzo in breve: 3-5 gr per ogni tazza di acqua; uso esterno, cataplasmi con 5 gr per 100 ml di acqua.
Proprietà in breve: purificante, estrogenico, nutriente, rimineralizzante, antinfiammatorio, cardioprotettore, vasoprotettore, espettorante, ipocolesterolemizzante, ipoglicemizzante.
Controindicazioni in breve: non utilizzare in gravidanza ed in allattamento. Non assumere in caso di ipersensibilità ad uno dei componenti.
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Il fiore del Trifoglio rosso è raccolto nel periodo balsamico della pianta Trifolium pratense. Scoperta ed impiegata dei famosi medici della Grecia antica, con i suoi estratti Discoride e Galeno hanno curato ferite e guarito i morsi dei serpenti. L’uso come rimedio per i disturbi femminili inizia nel periodo romano e continua nella medicina popolare, che la impiega come cura della sintomatologia legata alla menopausa.
Continuando il tradizione impiego per i disturbi connessi al termine del ciclo mestruale, la fitoterapia moderna lo impiega per la cura dell’osteoporosi, la cui comparsa spesso è legata alla fine del periodo fertile delle donne. Il Trifoglio rosso è un purificante, aiuta l’organismo a liberarsi di liquidi e tossine, agisce sul fegato, organo centrale nei processi depurativi.
Viene impiegato come antinfiammatorio per trattare l’artrite, si occupa di lenire le irritazioni a carico della pelle causate da eczemi, dermatiti e psoriasi, aiuta la pelle resa secca dalla carenza di estrogeni, sempre nel periodo della menopausa.
Utile per prevenire le malattie cardiache, è un espettorante che aiuta nella cura dei disturbi delle vie respiratorie, come l’asma e la pertosse e si avvale dell’ulteriore capacità di fluidificare ed espellere i muchi in eccesso.
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Riequilibrante ormonale nel climaterio: L’assunzione degli estratti di Trifoglio aiuta nel periodo della menopausa a riequilibrare le carenze di estrogeni. Il fisiologico calo all’inizio del climaterio determina l’insorgere di una sintomatologia complessa, che rende difficile mantenere i ritmi della routine quotidiana. La droga è ricca di isoflavoni, delle sostanze che agiscono nel corpo in maniera simile agli estrogeni. Il Trifoglio insieme alla Soia sono le uniche piante che contengono queste preziose sostanze vegetali e naturali, nel primo sono presenti formononetina e biocanina, i precursori della daidzeina e della genisteina contenuti invece nella seconda pianta. Gli estratti aiutano nelle vampate di calore, che spesso pregiudicano anche il riposo, caratterizzato da sudorazione notturna. A ciò si aggiungono l’osteoporosi, la secchezza vaginale, il nervosismo, l’irritabilità, gli sbalzi dell’umore e la depressione.
Cardioprotettore: Gli isoflavoni agiscono sui livelli di colesterolo nel sangue, diminuendo i valori di quello cattivo LDL ed aumentando la quantità di HDL, il colesterolo cosiddetto buono. Uno studio clinico sulle donne in menopausa ha appurato che gli estratti di Trifoglio svolgono l'attività di vasoprotettore, andando a rinforzare e rendere flessibili le pareti delle arterie, con l’effetto di una circolazione fluida. Le cumarine e le saponine possono aiutare a mantenere libere le arterie, riducendo significativamente il rischio di coaguli.
Ipoglicemizzante: Gli attivi del Trifoglio rosso in base a studi clinici possono aumentare l’azione degli enzimi epatici deputati al controllo della glicemia. Le assunzioni aiutano a ridurre la quantità di zuccheri nel sangue, stabilizzandone i livelli nei valori fisiologici ottimali.
Antinfiammatorio: L'estratto del Trifoglio lenisce le infiammazioni cutanee, usato da sempre per portare sollievo alle pelli sensibili con eruzioni cutanee, rossori, irritazioni, anche quelle causate da dermatiti, eczemi e psoriasi. A livello interno agisce sugli stati infiammatori a carico del sistema osseo ed articolare, aiutando in caso di artrite.
Espettorante: Seguendo l’esperienza antica della medicina cinese l’infusione tratta i disturbi respiratori. Essa viene somministrata per agire sulle infiammazioni delle vie aeree dove è un fluidificante del muco, oltre che per calmare la tosse e sedare gli spasmi della pertosse.
Diuretico: Il Trifoglio rosso è in grado di purificare il sangue, con un’azione di drenaggio dei liquidi in eccesso, muchi e tossine comprese, che vengono espulsi attraverso l’urina.
Per la pelle
Antiossidante: Gli attivi del Trifoglio trattano la pelle con un’azione nutriente e rimineralizzante, sostegno benefico per la cute secca e per la pelle matura. Nel periodo della menopausa la consistenza e la trama della pelle si trasformano, sovente essa diviene secca e pruriginosa, finisce per diventare atonica, fragile e sottile. Questi cambiamenti sono sempre conseguenza dei bassi livelli di estrogeno e possono essere compensati dall’azione dei fitoestrogeni della pianta in sinergia con i suoi nutrienti, minerali e vitamine.
Per i capelli
Rinforzante: L’azione rimineralizzante aiuta nelle applicazioni topiche a dare forza ai bulbi piliferi. L’insieme dei nutrienti sono di sostegno alle fibre capillari che recuperano vitalità e volume.
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Uso interno
Infuso di fiori di Trifoglio rosso
Dosi: 3-5 gr di droga per ogni tazza (150-200 ml) di acqua.
Preparazione: Sistemare i fiori in tazza o in teiera, portare l’acqua ad ebollizione e versarla. Coprire e lasciare in infusione per 10-15 minuti, filtrare e bere da 2 a 3 tazze al giorno.
Uso esterno
Infuso: 5 gr droga per 100 ml di acqua.
Preparazione: Seguire la stessa preparazione dell’infuso da bere.
Cataplasmi: Applicare delle compresse di garza imbevute con l’infuso tiepido o freddo sulle parti del corpo interessate dal disturbo, ripetendo l’applicazione anche più volte nell’arco della giornata.
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Non utilizzare in gravidanza ed in allattamento. Il prodotto potrebbe interagire con la contraccezione orale e con le terapie a base di ormoni, in questi casi richiedere il parere di uno specialista.
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Il nome Trifoglio è la derivazione di tria + folia ad indicare la caratteristiche delle singole foglie della pianta, che sono composte ognuna da tre foglie, la seconda parte proviene da pratensis, cioè dei prati e si riferisce ai luoghi prediletti dalla pianta.
Utilizzata per la coltura foraggiera in molte parti del mondo, la pianta è impiegata per la fertilizzazione dei terreni nelle rotazioni delle colture.
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Il Trifoglio rosso origina nelle zone a clima sub-tropicale e temperato dell’Europa, Asia ed Africa del nord, oggi è cosmopolita e si ritrova nei prati e nelle zone adibite a pascolo. Erbacea perenne o biennale, spontanea, con portamento eretto, raggiunge il mezzo metro in altezza. Le foglie sono composte da tre elementi di forma ovale, i fiori sono delle infiorescenze grandi colorate dal rosa al porpora, il cui raccolto avviene nel momento di massima fioritura.
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Trifolium Pratense Flower