Trifoglio Erba - Infuso/Decotto
Origine: Italia
Costituenti chimici: flavonoidi (isoflavoni, genisteina), cumarine, glicosidi azotati.
Nome famiglia: Fabaceae (Leguminosae)
Parte della pianta utilizzata: erba
Conservazione: conservare in luogo fresco ed asciutto, lontano da fonti dirette di luce.
Utilizzo in breve: uso interno, infuso con 5 gr per tazza di acqua; uso esterno, decotto per lavaggi ed impacchi.
Proprietà in breve: fitoestrogenico, antinfiammatorio, antiossidante, fluidificante, spasmolitico, ipocolesterolemizzante, cardioprotettivo, purificante.
Controindicazioni in breve: non utilizzare in caso di allergia, in gravidanza ed in allattamento. Per l’uso esterno praticare un patch test cutaneo.
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Il nome Trifoglio identifica circa 300 specie di vegetali perenni o annuali, con caratteristiche molto simili tra loro, che prendono il nome di Trifolium species, con una presenza percentuale nella miscela maggiore di Trifoglio pratense e di Trifoglio repens. Le due specie sono riconosciute rispettivamente come Trifoglio rosso e Trifoglio bianco e si distinguono per la colorazione dei loro capolini. Una serie di piante che crescono spontanee, che in talune circostanze viene considerata un’erba infestante, spesso coltivata dall’uomo per i suoi usi nel campo dell’allevamento animale. Nonostante queste caratteristiche l’uso antico e la preferenza della fitoterapia pongono l’attenzione su queste piante, che racchiudono in sé una gran quantità di principi attivi utili al benessere dell’organismo.
I principali fitocomponenti del Trifoglio sono dei flavonoidi chiamati isoflavoni, attivi dalle potenzialità molto interessanti, che hanno reso le piante della specie utilizzabile per molteplici disturbi e per la prevenzione di altrettante patologie. Riprendendo l’esperienza popolare negli ultimi decenni, da quando l’interesse per i fitoestrogeni è diventato sempre più diffuso e quindi apprezzato, il Trifoglio viene impiegato per sostenere le donne nella sintomatologia premestruale e nel periodo della menopausa. Con la sua attività antiossidante contrasta i radicali liberi, agisce come antinfiammatorio aiutando come antiartritico.
La medicina popolare impiega questa miscela naturale di erbe per trattare le difficoltà respiratorie, agisce sugli spasmi della tosse, calma l’asma e la bronchite. Efficace per curare i disturbi della pelle, le manifestazioni cutanee, gli stati infiammatori e alterati delle superfici provocati da dermatiti, eczemi e psoriasi.
Agisce come riattivatore della circolazione sanguigna, con le cumarine aiutano l’organismo nel processo di purificazione del sangue, prevengono la formazione di coaguli e di placche sulle pareti dei vasi. Il flusso viene reso più scorrevole con il risultato complessivo di un miglioramento della circolazione.
L’uso comune lo ha visto impiegato per trattare l’osteoporosi, una delle conseguenze più frequenti nella donna in menopausa e anche per prevenire le malattie del cuore. Andando a ritroso nel tempo si ritrova anche un uso antichissimo dell’erba per stimolare la fertilità femminile.
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Fitoestrogenico: La ricchezza di questa erba è rappresentata dagli isoflavoni, dei fitonutrienti con un’attività protettiva efficace. La loro struttura e composizione li rende particolarmente affini agli estrogeni e svolgono all’interno dell’organismo le medesime funzioni. Nel trifoglio rosso sono contenuti ben quattro flavonoidi, con una presenza maggiore di genisteina, a cui si attribuiscono capacità riequilibranti del sistema ormonale. La carenza ormonale che caratterizza il climaterio determina una serie di disturbi che possono essere contrastati riequilibrando tali sostanze nell’organismo. Gli isoflavoni migliorano le vampate di calore, la sudorazione notturna, come lo stato di agitazione con tachicardia e la condizione di instabilità emotiva, anticamera della depressione. Assunti dalla fase antecedente alla stessa menopausa aiutano a mantenere la mobilità delle articolazioni. Un valido alleato nei giorni antecedenti alla comparsa del ciclo, mitiga la sintomatologia che viene identificata come sindrome premestruale.
Antiossidante: Gli isoflavoni della composizione del Trifoglio rosso svolgono un’azione di contrasto all’avanzare dei radicali liberi, molecole aggressive a cui far risalire i maggiori processi degenerativi all’interno dell’organismo. Grazie ai fitormoni agiscono attivamente per la protezione della pelle e rallentano il processo di impoverimento delle ossa conosciuto come osteoporosi, aiutando a mantenere la densità minerale delle ossa. Le applicazioni topiche sul viso proteggono dalla perdita di elasticità, prevenendo la formazione dei segni dell’età, rughe e macchie.
Antinfiammatorio: Le cumarine svolgono un’azione anticoagulante del sangue, in sinergia con i flavonoidi migliorano la consistenza delle pareti dei vasi sanguigni. Aiutano a mantenere la circolazione fluida, prevenendo la formazione di ristagni e coaguli che possono bloccare la circolazione con conseguenze rilevanti. Prevengono lo sviluppo di placche, che rendono ana-elastiche le pareti e sono l’antitesi alla degenerazione dell’arteriosclerosi.
Antisettico: Utile in presenta della sintomatologia nota con il nome di sindrome del colon irritabile e nelle infiammazioni alle vie urinarie, cistiti e coliche renali. Per l’azione purificante ed antinfiammatoria congiunta il Trifoglio agisce sulle irritazioni a livello cutaneo, lenitivo in presenza di rossori, desquamazioni e alterazioni della pelle. Aiuta nelle punture d’insetto e nelle ulcere pruriginose.
Ipocolesterolemizzante: Con le stesse sostanze fin qui considerate l’organismo beneficia anche di un’azione di riequilibrio dei livelli di grasso nel sangue. Studi clinici hanno dimostrato che l’assunzione regolare di isoflavoni aiuta a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.
Spasmolitico: L’estratto di Trifoglio è un alleato nei mesi invernali, aiuta a contrastare la tosse e le affezioni alle vie respiratorie, agisce sul mal di gola e sulle laringiti. Utile anche nelle riniti e nei raffreddori da fieno.
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Uso interno
Infuso al Trifoglio
Dosi: 5 gr di droga per ogni tazza (150 – 200 ml) di acqua.
Preparazione: Portare l’acqua ad ebollizione, versare sulle foglie e lasciare in infusione coperta per 10 minuti. Filtrare e consumare fino a tre tazze al giorno.
Uso alimentare
Le foglie trovano impiego anche in cucina, vengono usate come una spezia per insaporire le pietanze. Il modo migliore per utilizzarlo è di sminuzzare al minimo le foglie e insaporire i soffritti alla base di alcuni piatti di carne o di cereali.
Uso esterno
Decotto al Trifoglio
Dosi: 8 gr per 200 ml di acqua.
Preparazione: Versare le foglie nell’acqua e portare ad ebollizione, lasciar bollire per qualche minuto. Spegnere il fuoco e coprire, lasciare per 15 minuti in infusione, filtrare e attendere che si intiepidisca prima dell’impiego.
Impacchi: Le applicazioni locali dell’estratto liquido, possono essere utilizzate come aggregate attivo di argille ed altre erbe, utile come antinfiammatorio ed antiage.
Maschere: Utilizzare l’estratto per aggregare le polveri e le erbe nei trattamenti cutanei preventivi e non della pelle matura e delle rughe. L’estratto è utile per la preparazione di lozioni e creme antinvecchiamento e tonificanti.
Lavaggi: Per un’azione purificante ed antisettica con l’estratto più carico della droga si possono praticare delle pulizie approfondite del colon. Utili i lavaggi in caso di infezioni alle vie urinarie.
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Non utilizzare in gravidanza ed in allattamento. Non consumare in caso di allergia ai suoi componenti e prestare attenzione alle allergie crociate per l’appartenenza delle piante alla famiglia delle Fabaceae. Negli altri casi prima dell’impiego topico praticare un impacco nella zona interna del braccio, attendere 12/24 ore e verificare la reazione cutanea. Se insorgono rossori ed irritazioni non è opportuno impiegare il prodotto.
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Nella credenza popolare è una pianta bene augurante, in natura accade che le specie di Trifoglio con foglie a tre elementi abbiamo una quarta fogliolina. Queste rappresentano la rarità che diviene un portafortuna da raccogliere per attirare a sé tutto il meglio. Resta comunque interessante sapere che la stessa natura genera delle specie di trifoglio interamente caratterizzate da foglie composte da quattro foglioline ed oltre.
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Le piante di Trifolium species, come suggerisce il nome, hanno delle foglie composte che possono essere seghettate o denticolate. I fiori sono solitamente piccoli, si raccolgono in infiorescenze, capolini a forma circolare o piramidale. Tra i più diffusi il Trifoglio pratense ed il Trifoglio repens, detto anche comunemente Trifoglio bianco.
Il Trifoglio dei prati ha un fusto eretto che raggiunge i 15 centimetri di altezza, con ramificazioni apicali. Le foglie sono composte da elementi ovali di color verde opaco con macule bianche. Viene chiamato anche Trifoglio rosso, con i fiori che possono essere rosa, rossi e violetti, raccolti in capolini raggruppati a cerchio. Il frutto è mono seme.
Il Trifoglio repens, detto anche Trofoglio ladino, è una pianta rizomatosa, con fusto strisciante e ramificato. Le foglie hanno lunghi piccioli, i fiori sono bianchi o giallini, raccolti i capolini a forma circolare.
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Trifolium Species Grass