Biancospino Fiori e Foglie - Tisana/Decotto/Infuso
Costituenti chimici: flavonoidi (vitexina, iperoside, quercetina, rutina, luteolina), proantocianidine, acidi triterpenici.
Nome famiglia: Rosaceae
Parte della pianta utilizzata: foglie e fiori.
Conservazione: conservare in luogo fresco ed asciutto.
Utilizzo in breve: uso interno, infusi e tisane; uso esterno decotti per collutori, gargarismi, bagni caldi ed impacchi.
Proprietà in breve: antiossidante, ipotensiva, ipocolesterolemizzante, anti-aritmie, cardiotonica, cardioprotettiva, spalmolitico, attività angioprotettrice, sedativa e ansiolitica.
Controindicazioni in breve: si sconsiglia l’uso in gravidanza e nei mesi dell’allattamento, non utilizzabile nei bambini.
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La tisana di Biancospino è un estratto acquoso che contiene i principi attivi contenuti nelle foglie e nei fiori della pianta Crategus Oxyacantha.
Il Biancospino è riconosciuto dagli studi e dalla sperimentazione come una pianta ad azione sedativa, poiché agisce sul sistema nervoso centrale ed in particolare sulla sua innervazione simpatica. La sua efficacia si rileva nell’effetto rilassante. La tisana di Biancospino non deve mancare in una casa dove ci sono soggetti che tendono ad essere ansiosi ed agitati, quando si vuole sostenere il cuore di un individuo più avanti negli anni, quando si desidera aiutare a mantenere la lucidità e la calma negli studenti, piccoli e grandi, durante le loro performance e maratone di studio, per sostenere le donne che affrontano il periodo del climaterio e della menopausa.
I fiori e le foglie del Biancospino abbondano di flavonoidi, polifenoli che si trovano copiosi nel mondo vegetale. La vitexina, presente anche nella vite rossa, svolge il compito di sedare, calmare, rilassare ed indurre al sonno. Le proantocianidine migliorano il flusso sanguigno, agiscono come sostanze antispasmodiche, potenziano la tonicità del muscolo cardiaco e lavorano sull’intero sistema cardio-circolatorio, agendo in particolare sulle alterazioni, di cui contrastano la disfunzione con un’azione di riequilibrio. La pianta di Biancospino è specifica per il trattamento naturale di fenomeni e disturbi quali sono la tachicardia, l’extrasistole e le aritmie.
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Fiori e foglie del Biancospino sono le due parti della pianta prescelte per preparare un idrolito, che in maniera semplice ma efficace rilasciano i loro attivi all’acqua. Gli estratti contengono sostanze antiossidanti che l’hanno fatto catalogare il Biancospino come il vegetale del cuore. Rimedio naturale efficace dunque per prevenire le malattie cardiovascolari, per gli ipertesi, ma anche per gli ipotesi. La sua azione si estende anche agli stati di natura più propriamente emotiva e psichica, come vedremo a seguire nel dettaglio.
Cardiotonico: Il muscolo del cuore viene sostenuto dalle componenti del Biancospino, non a caso chiamato la pianta del cuore. L’attività di riequilibrio del battito cardiaco è utile per moderare un cuore soggetto a palpitazioni, siano esse causate da fenomeni e patologie propriamente fisiche, ma anche e spesso provocate da stati di ansia ed agitazione.
Cardioprotettivo: Le proantocianidine migliorano la funzionalità cardiaca, riducono la fibrillazione ventricolare, hanno la capacità di calmare le crisi di tachicardia, riducendo lo spasmo dei tessuti delle arterie.
Calmante: Foglie e fiori di Biancospino calmano gli stati di ansia, aiutano a combattere condizioni di angoscia e di agitazione in generale. L’azione sul sistema nervoso centrale realizza una situazione di calma senza che si perda la condizione di attenzione e di presenza dello stato di veglia, elemento molto importante perché sia possibile continuare a svolgere le proprie attività quotidiane. L’effetto rilassante è benefico nel caso di insonnia.
Ipotensivo: L’effetto salutare del Biancospino si osserva nella capacità di incrementare la circolazione, con una leggera azione di dilatazione dei vasi. Il suo intervento è particolarmente benefico poiché agisce mitigando la pressione alta, riportandola ai livelli fisiologici e giusti, senza andare ad incidere sul valore della diastolica, la cosiddetta pressione minima. In questa ottica possiamo considerare il Biancospino un ottimo rimedio anche per riportare ai giusti livelli chi invece ha una pressione bassa.
Antiossidante: I flavonoidi, validi componenti estratti da foglie e fiori, svolgono un’attività di protezione dei tessuti dall’azione aggressiva e dilagante dei radicali liberi. Questi sono responsabili dei processi degenerativi che conducono all’invecchiamento ed alla degenerazione degli organi, ad essi si ascrivono gran parte delle malattie dell’organismo, come le disfunzioni cardiovascolari, l’insufficienza cardiaca, l’arteriosclerosi, per citarne solo alcune.
Ipocolesterolemizzante: Grazie ai flavonoidi di cui è ricca la droga, l’assunzione aiuta ad arginare i livelli alti di colesterolo. Nello specifico l’efficacia del Biancospino si dimostra capace di ridurre il colesterolo LDL e di equilibrare quello HDL per una salutare compensazione dei livelli di grasso nel sangue, senza causare squilibri a-funzionali.
Spasmolitico: Il flavone chiamato vitexina, presente nel Biancospino svolge un’azione antispasmodica, rilassante della muscolatura. Cuore e stomaco ne beneficiano quando è necessario agire in questa direzione.
Attività angioprotettrice: Tra le altre qualità i flavonoidi agiscono sulle pareti dei vasi sanguigni, che diventando più elastici e vengono preservati dalla possibilità di rotture e lesioni.
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Uso interno
Infuso di foglie e fiori di Biancospino
Dosi: Un cucchiaio raso di droga per ogni tazza di acqua bollente (150 – 200 ml).
Preparazione: Portare l’acqua ad ebollizione e versarla sulla droga, attendere 10 minuti, filtrarla e consumarla in vari momenti della giornata, in base alle esigenze specifiche.
L’assunzione in genere prevede il consumo di tre tazze al giorno. Bere la tisana per aiutare l’organismo nelle specifiche necessità in cui la droga è attiva, utilizzando la stessa anche per un’azione di prevenzione, soprattutto per i disturbi cardiovascolari.
Per calmare tachicardia e palpitazioni: Consumare 2 o 3 tazze al giorno per 15 giorni consecutivi.
Ipnoinducente: Assumere una tazza di infuso la sera poco prima di coricarsi.
Come antispasmodica: Consumare la tisana occasionalmente in caso di contrazioni allo stomaco, in presenza di dolori mestruali.
Contro l’ansia: Bere due piccole tazze di infuso ogni giorno per un periodo di due mesi, assumendolo lontano dai pasti.
Uso esterno
Decotto al Biancospino
Il Decotto di Biancospino è utile per un uso topico della pianta. Esso può essere utilizzato per il trattamento di pelli grasse ed acneiche, per cute danneggiate o afflitte da prurito ed irritazioni.
Dosi: 20 grammi di foglie e fiori di Biancospino, 500ml di acqua.
Preparazione: Riporre in un pentolino acqua e droga e portare ad ebollizione e lasciare bollire per 20 minuti. Filtrare ed utilizzare.
Collutorio: Il decotto agisce sedando le infiammazione delle mucose del cavo orale, bocca e gengive. Raggiungere la gola con dei gargarismi, per calmare l’irritazione tempestivamente.
Per la pelle: L’estratto in acqua di Biancospino può essere applicato sulla pelle attraverso nebulizzazioni, aspersioni o impacchi per trattare gli arrossamenti, per lenire il prurito, per dare sollievo in presenza di geloni.
Bagno caldo: Aggiunto all’acqua del bagno il decotto potrebbe avere un effetto sedativo, laddove necessita, nelle condizioni di irritabilità, di insonnia, di palpitazioni, di vampate di calore.
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Tisana cardioprotettiva
- 70 gr di fiori e foglie di Biancospino
- 30 gr di foglie di Vischio
Aggiungere una tazza di acqua bollente ad 1-2 cucchiaini da te della miscela, lasciare in infusione per 15 minuti e consumarla due volte al giorno.
Tisana rilassante
- 40 gr di fiori e foglie di Biancospino
- 30 gr di foglie di Melissa
- 30 gr di sommità di Passiflora
Mescolare le erbe, utilizzare 4 gr di miscela per ogni 100 ml di acqua. Versare acqua bollente sulle droghe, lasciare 15-20 minuti in infusione, filtrare e bere prima di coricarsi.
Utile in caso di tachicardia, insonnia, nei disturbi della menopausa. Assunta prima dei pasti, circa 30 minuti, aiuta a contrastare la fame nervosa, previene il bruciore di stomaco conseguenza della gastrite e l’insorgenza di coliche di natura nervosa.
Tisana per la circolazione
- 30 gr di fiori e foglie di Biancospino
- 30 gr di foglie di Olivo
- 20 gr di foglie di Vischio
- 30 gr di sommità di Achillea
Miscelare le erbe e prenderne un cucchiaio per una tazza di acqua bollente, da versare sulle erbe. Lasciare infondere per 15 minuti, filtrare e consumare subito dopo i pasti.
Tisana per la pressione alta
- 35 gr di fiori e foglie di Biancospino
- 35 gr di foglie di Olivo
- 30 gr di foglie di Betulla
Preparare una miscela con le erbe, utilizzando 3 gr di questa ogni 100 ml di acqua. Versare acqua bollente sulle droghe, lasciare 15-20 minuti in infusione, filtrare e bere due tazze al giorno, lontano dai pasti.
Per rendere la bevanda ancora più funzionale alla salute cardiovascolare e valida nella prevenzione dei disturbi cardiaci incrementare le sue capacità consumandola in sinergia con la tisana alle bacche di Biancospino che contiene i medesimi attivi, in diverse concentrazioni.
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Si sconsiglia l’uso in gravidanza e nel periodo dell'allattamento al seno, la tisana non è adatta al consumo da parte dei bambini sotto i 12 anni.
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Il nome botanico, Crategues, in latino è riferito al cuore, il cratere del corpo umano.
La pianta di Biancospino prima di essere apprezzata per le sue virtù terapeutiche era prediletta per delimitare le proprietà, per la sua caratteristica di pianta spinosa e dunque pungente. Inoltre nella fioritura è caratterizzata dall’emanazione di un forte odore acre, amaro di gusto, rilasciato dalla trimetilemina contenuta nei fiori.
Nella Mitologia Romana la ninfa Carna agitava un arbusto di Biancospino, col quale era spesso ritratta, per allontanare gli spiriti maligni. I celti la celebravano con una festa dedicata, il giorno del Biancospino. Trattata come una sorta di amuleto è una pianta ben augurante e propiziatoria.
Da un antico libro di medicina, “I discorsi del medico greco”, si apprende che il vino al Biancospino, in uso secoli già tanti secoli fa, ha la capacità di spegnere la sete e l’arsura, proibendo ai vapori maligni di raggiungere il cuore e di occupare il cervello. Con il vino si lavano le gengive, gargarizzato aiuta nelle affezioni della gola. Funziona sulle infiammazioni del fegato, fa ristagnare le lacrime ed i flussi degli occhi.
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Il Crategus Oxyacantha è un albero spinoso di piccole dimensioni che in taluni casi assume le caratteristiche di un arbusto. Cresce spontaneo ai margini dei boschi e nelle macchie. I rami sono spinosi, di consistenza legnosa alla base, le foglie assumono diverse forme e sono sempre caduche, disposte in maniera alterna e con la parte finale dentellata. La fioritura si verifica in primavera, la pianta produce dei fiori di colore bianco, capaci di auto riprodursi. I frutti prodotti sono delle bacche dure di colore rosso porpora, di forma ovoidale.
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Crategus Oxyacantha Leaves/Flowers