Cremor tartaro lievito naturale
Costituenti chimici: C4 H5 O8 K
Aspetto: polvere
Colore: bianca
Odore: leggermente acido
Conservazione: conservare in luogo fresco ed asciutto, lontano da fonti di umidità.
Utilizzo in breve: uso alimentare, in cucina per dolci montati e lievitati, antiacido, antiossidante; uso esterno, smacchiante, antiruggine, scrub di superfici, in miscela per detergenti cosmetici.
Proprietà in breve: lievitante, stabilizzante, antiacido, antiossidante, detergente, smacchiatore.
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Il cremore di tartaro è un sale dell’acido tartarico, definito anche bitartrato di potassio. I cristalli di acido tartarico si formano nelle botti durante la fermentazione del vino, questi poi vengono macinati, purificati ed essiccati ed il cremor tartaro è pronto. Si presenta come una polvere cristallina di colore bianco, inodore o poco acida, con elevata solvibilità in acqua. Utilizzato come agente lievitante completamente vegetale, il prodotto non proviene da organismi geneticamente modificati e non è stato irradiato con sostanze tossiche.
Impiegato in cucina nella preparazione dei lievitati, è l’agente lievitante della tradizione ancora perfettamente utilizzabile per la sua capacità di rendere alti e stabili i composti a cui viene aggiunto, liquidi montati con la frusta, composti che incorporano aria. Il cremore di tartaro è uno degli ingredienti che compongono il lievito secco e in polvere per dolci e pietanze salate lievitate. Per coloro che non amano il sapore del lievito in bustina, che spesso si percepisce in caso di composti dal sapore delicato, rappresenta una validissima alternativa ad esso.
Integratore utile per trattare l’acne e l’acidità di stomaco, un sale che viene impiegato nella pulizia domestica in maniera semplicissima, con l’aggiunta ad altri agenti acidi di uso comune. Pulisce naturalmente le superfici da calcare, da ruggine, i vestiti dalla macchie ed allontana le formiche dagli ambienti domestici.
Il cremor tartaro è:
- adatto ai vegetariani,
- adatto ai vegani,
- privo di zuccheri aggiunti,
- privo di conservanti artificiali.
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Uso interno
Il prodotto contiene 298 Kcal per 100 g, composti principalmente da carboidrati e da potassio.
Agente lievitante: Capace di far lievitare pietanze dolci e salate, dove nella cottura agisce al pari dei lieviti più conosciuti. Con esso si fanno lievitare torte semplici e complesse, soufflé, da sperimentare nella chiffon cake e nell’angel cake, due preparazioni sofficissime ed alte, che mantengono la consistenza anche dopo la cottura.
Stabilizzante: Aggiunto alla preparazioni da montare, che schiumano e vengono addizionate di aria, il cremore di tartaro è ideale nella preparazione di panna montata, albumi a neve e meringhe.
Antiacido: Ingerito il cremore è capace di mitigare e sedare l’acidità gastrica, il conseguente bruciore di stomaco.
Uso esterno: Il prodotto è un agente abrasivo, smacchia i vestiti, rinnova i colori, toglie le macchie di ruggine, deterge i sanitari.
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Il cremore di tartaro è un sale solubile in acqua a 20° C nella quantità di 0,6 gr per 100 ml di acqua, con maggiore possibilità nell’acqua bollente.
Il cremore di tartaro resta inalterato nel tempo e sempre disponibile nella dispensa purché venga ben conservato.
Uso alimentare
Stabilizzante: Aggiunto agli albumi, nella quantità di 1/8 per cucchiaino per ogni albume stabilizza il composto ed aumenta la schiuma, per la realizzazione di torte dolci e salate ancora più alte e spumose. Aggiungere un pizzico di cremor tartaro alla panna montata per aiutarla a restare compatta e stabile, evitando che si smonti.
Brillantante naturaleAggiungere un pizzico di cremor tartaro alle verdure a vapore calde per evitare che il loro colore viri verso l’ossidazione e perdano la brillantezza. Fare altrettanto per quelle bollite con ½ cucchiaino nella pentola.
Antiacido: Mescolare ½ cucchiaino di bicarbonato di sodio a ½ cucchiaino di cremor tartaro sciolto in un bicchiere d’acqua. Della soluzione assumere da uno a due cucchiaini, in base all’intensità del fastidio.
Antiacne: Assumere quotidianamente 1 cucchiaino di cremor tartaro in acqua o bevanda.
Uso esterno
Detergente per sanitari: Mescolare una parte di cremore con una di aceto bianco del tipo distillato e pulire le superfici.
Scrub per oggetti: Mescolare 1 parte di cremor tartaro con 4 di aceto bianco distillato e procedere ad una pulizia completamente atossica e naturale delle superfici di casa che necessitano di una lieve abrasione. Un valido aiuto per lucidare l’acciaio delle pentole, il lavandino in acciaio inossidabile e l’alluminio. Aiuta anche a recuperare le superfici dei piatti e delle porcellane bianche, graffiate e danneggiate dalle abrasioni delle posate.
Smacchiatore: Mescolare 3 cucchiaini di cremor tartaro con glicerina vegetale, applicare sulla macchia prima del lavaggio.
Dissuasore di formiche: Versare della polvere di cremor tartaro nel punto di ingresso delle formiche o di altri insetti striscianti per tenerli lontano in maniera completamente atossica.
Sbiancante: Prelavare i vestiti dei quali si vuole recuperare il colore e la brillantezza, immergendoli in acqua con un cucchiaio di cremor tartaro, per almeno 2 ore.
Antiruggine: Preparare una pasta con il cremor tartaro e l’acqua e applicare sulle macchie di ruggine, lasciar agire per qualche minuto e poi strofinare con un oggetto abrasivo, in base alla superficie.
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Lievito alimentare
Il cremore di tartaro viene combinato con il bicarbonato di sodio, per sostituire il lievito per dolci si può creare una miscela stabile ed efficace. Per circa 500 gr di prodotto da far lievitare, utilizzare il corrispondente di una confezione di lievito in polvere preparandola con:
- 8 gr di cremore di tartaro
- 4 gr di bicarbonato di sodio
- 4 gr di amido di mais o maizena (facoltativo)
Una volta mescolati gli ingredienti la miscela viene aggiunta alle preparazioni dolci e permette di ottenere medesimi se non migliori risultati.
Bombe da bagno
- 40 g di cremor tartaro
- 220 g di bicarbonato di sodio
- 65 g di amido di mais
- 120 g di sale marino
- 2 cucchiaini di oli essenziali a scelta, in base all’aroma che si preferisce
- 1 cucchiaio di olio di Cocco
- 1-2 gocce di colorante alimentare oleoso (facoltativo)
- piccoli stampi in alluminio, silicone o semplici pirottini
Versare gli ingredienti secchi in una ciotola in ceramica o vetro, mescolarli con l’aiuto di una frusta a mano. In un altro contenitore preparare gli oli con il colorante e appena pronti versare nella ciotola dei secchi lavorando l’impasto con la punta delle dita, lentamente per evitare che inizino a produrre schiuma. Se il composto non tende a compattarsi aggiungere poche gocce di acqua fino a che l’impasto resti friabile ma si aggreghi sotto pressione delle mani. Disporlo negli stampi e attendere qualche ora prima dell’impiego nella vasca da bagno.
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Potassium Bitartrate